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mercoledì 25 dicembre 2024

Leggere per non dimenticare: "Besprizornye" di Luciano Mecacci alle Oblate

06-12-2019
Venerdì 6 dicembre 2019, alle ore 17.30, alla Biblioteca delle Oblate di Firenze (via dell'Oriuolo, 26) per la rassegna "Leggere per non dimenticare" è in programma la presentazione del libro "Besprizornye. Bambini randagi nella Russia sovietica (1917-1935)" di Luciano Mecacci (Adelphi, 2019). Presenta l'evento: Alessandro Pagnini.

Tra gli orrori di cui la storia del Novecento è stata prodiga, pochi sono paragonabili alla condizione dei besprizornye, come venivano chiamati nella Russia postrivoluzionaria gli innumerevoli bambini e ragazzini rimasti orfani in seguito alla guerra, alla guerra civile o alla carestia. Stimati tra i sei e i sette milioni nel 1922, sporchi, vestiti di stracci, vagavano da soli o in gruppi per le città e le campagne in cerca di cibo, spostandosi nel paese aggrappati alle balestre sotto i vagoni dei treni, trovando riparo dal gelo negli scantinati delle stazioni o dentro i cassonetti, spinti dalla fame a un crescendo di aggressività e violenza che arrivava fino al cannibalismo. Né potevano offrire un’alternativa a quella vita gli orfanotrofi pubblici: strutture, in tutto simili ai lager dove bambini scheletrici giacevano ammassati in condizioni spaventose. E se negli anni Venti il problema viene studiato sul piano sociale, politico, giudiziario, psicologico ed educativo, in seguito saranno imposti il silenzio e la censura da parte di uno Stato che non può certo ammettere un simile sfacelo nel ‘paradiso' della società sovietica. Negli ultimi trent'anni il fenomeno è tornato oggetto di analisi e rigorose ricerche storiche. Ma solo Luciano Mecacci è riuscito, grazie a testimonianze dirette e documenti dell'epoca spesso trascurati, a offrirne una ricostruzione completa anche dall'interno, calandosi – e calandoci – nell'abisso umano dei protagonisti di vicende che possono sembrare, oggi, semplicemente inverosimili.

L’autore, scegliendo un periodo storico che va dal 1917 al 1935 e affidandosi a fonti autorevoli, ricostruisce il dramma di molte infanzie negate: storie di figli perduti al tempo di Lenin e Stalin. Un fenomeno che raggiunse dimensioni impressionanti, con un picco di sette milioni di vagabondi minorenni che morivano sfiniti dalla fame, tormentati dalle infezioni, mangiati dai parassiti.

Per ulteriori informazioni: www.leggerepernondimenticare.it