Venerdì 8 Novembre, alle ore 18.00, è in programma l'incontro con
Franco Cardini e
Antonio Musarra in occasione dell’uscita del loro libro "
Il grande racconto delle crociate" alla
Libreria IBS+Libraccio Firenze (via de' Cerretani, 16r).
All’inizio ci sono i pellegrini, i crucesignati diretti a Gerusalemme che recano cucita o ricamata sulla spalla, sul petto, o sulla bisaccia, una croce. La crociata è stata iter, peregrinatio, passagium: spedizione militare, viaggio religioso, itinerario marittimo. Se ai tempi della prima spedizione (1096-99) la volontà di liberare dall’occupazione musulmana le terre in cui era vissuto Gesù si accompagnò a un grande fervore religioso, in seguito altri fattori decisivi motivarono le campagne militari in Terrasanta. Per le repubbliche marinare, la possibilità di ottenere il controllo strategico di rotte e porti mediterranei; per il papato, di aumentare il proprio prestigio; per i sovrani laici, di liberarsi di folle insofferenti e aristocratici riottosi; senza contare il desiderio di avventura, molto sentito nella società feudale, e il richiamo dei tesori d’oriente. Fede, interesse economico, attrazione per l’ignoto spingono dunque l’Europa cristiana in Oltremare. Più tardi la crociata diventerà lotta all’eresia, strumento di controllo politico, atto di difesa dell’antemurale balcanico e mediterraneo-orientale contro le offensive ottomane, custodia maris contro i corsari barbareschi, impegno di cristianizzazione del Nuovo Mondo. Un potente affresco che tesse in un’ampia narrazione una storia della crociata che, come idea e fatto, giunge fino ai giorni nostri.
«
Mi raccontò l’emiro Husām al-Dīn: il re di Francia era un uomo savio e assai intelligente; e in una delle mie conversazioni io gli dissi: “Come è mai venuto in mente a Vostra Maestà, con tutta la virtù e il senno e il buon senso che vedo in lui, di montare su di un legno, cavalcare il dorso di questo mare, e venire in questo paese così popolato di musulmani e di truppe, nella convinzione di poterlo conquistare e farsene signore?”. Quest’impresa è il maggior rischio cui poteva esporre se stesso e i suoi sudditi. Il Re sorrise e non rispose. “Nella nostra legge – aggiunsi – per chi percorre più volte questo mare, mettendo a repentaglio la sua persona e il suo avere, non è accolta come valida la sua testimonianza in giudizio”. “E perché?”, domandò il re. “Perché da quel modo d’agire noi deduciamo che sia deficiente di senno, e di chi è deficiente di senno non si conviene accogliere la testimonianza”. E il re, di rimando, con un sorriso: “Perdio, bene ha detto chi ha detto così, e non ha errato chi così ha giudicato”.» Ibn Wāṣil, metà XIII sec.
Franco Cardini, professore emerito di Storia medievale, con il Mulino ha tra l’altro pubblicato «Gerusalemme» (2012), «Istanbul» (2014), «Andare per le Gerusalemme d’Italia» (2015), «Samarcanda» (2016), «La via della seta» (con A. Vanoli, 2017), «Andalusia» (2018).
Antonio Musarrra insegna Storia medievale alla Sapienza Università di Roma. Con il Mulino ha pubblicato «Genova e il mare nel Medioevo» (2015), «Acri 1291. La caduta degli stati crociati» (2017), «Il crepuscolo della crociata» (2018).
Per maggiori informazioni:
https://negozi.libraccio.it/ -
www.ibs.it AC