Sabato 16 Novembre, alle ore 21.15,
Breathing Theater porta in scena "
Le Ovariche" con
Gila Manetti, Barbara Maestrelli e Maria Francesca Masia al
Teatro L'Affratellamento di Firenze (Via Giampaolo Orsini, 73).
Flò, Nel, Liù, sono tre donne che si incontrano dopo un tempo molto lungo di separazione; amiche d’infanzia si sono lasciate un giorno, di netto, dopo qualcosa che le ha sparpagliate per il mondo a sperimentare vie diverse.
Da uno spazio in cui molto si può rischiare perché poco c’è da perdere. La costruzione drammaturgica alterna una sorta di resoconto, condivisione, delle proprie esperienze, a uno scioglimento fisico ed emotivo delle tre e del nodo che le ha viste lontane e che ora le riporta insieme.
L’ambiente è un salottino “sospeso” fra gli anni 50 del millenovecento e un tempo siderale assoluto, entra nelle intimità delle tre attraverso una composizione misurata del corpo e del linguaggio e via via perde i connotati del periodo.
Il racconto narra di relazione con il corpo, con il mondo, con i mestieri, i ruoli e gli archetipi del femminile, in un gioco di esposizione della propria esperienza di personaggio, una narrazione che confina con il giallo, senza diventarlo.
Lo spettacolo nasce da un progetto di studio/laboratorio annuale, come quasi tutti i progetti di Breathing Theater, ovvero andando ad esplorare in verticale un tema, cercando di togliere ogni idea preconcetta per comprendere qualcosa di più ampio di una semplice o complessa serie di nozioni che si possono ricevere senza averle esperite.
Il laboratorio si è svolto su due piani, il primo di studio e lavoro in un ristretto gruppo di sole donne, il secondo con incontri mensili a tema dedicato in cui poteva partecipare chiunque e che facevano da base di lavoro per il gruppo di donne.
I temi in cui ci siamo esplorate abitano nell’ampia gamma dei condizionamenti femminili: sessualità, sex work, ruoli lavorativi, maternità, violenza di genere, pari opportunità, schemi mentali, differenze fisiche e psicologiche, cultura etc.
La scrittura arriva alla fine del percorso e cerca di riportare in una storia quotidiana, un po’ bizzarra, e, ci auguriamo, anche divertente e di senso, parte dell’enorme mole di materiale scaturito dal lavoro.
Per maggiori informazioni:
www.affratellamento.it