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giovedì 21 novembre 2024

"Ritratti", la mostra fotografica di Derno Ricci al Museo Marini di Firenze

11-11-2019
Una selezione di scatti di personaggi che hanno lasciato il segno nella Firenze e nell’Italia degli anni '80. Fino a lunedì 2 Dicembre 2019, il Museo Marino Marini (piazza San Pancrazio - Firenze) ospita "Ritratti", la mostra dedicata alle fotografie di Derno Ricci, artista toscano scomparso a Firenze nell'ottobre del 2009.

La mostra, a cura di Bruno Casini e Betty Barsantini, in collaborazione con Annamaria Ricci e Silvia Orlandi, è un omaggio al fotografo e al personaggio Derno Ricci, uomo poliedrico, un grande viaggiatore, sempre affascinato dalle persone che ha incontrato nei vari paesi e fedele al suo scatto in bianco nero. L’artista ha saputo immortalare in uno scatto quei personaggi e quei momenti, fermando il tempo con naturalezza e maestria, tocchi magici che caratterizzano tutte le sue collezioni fotografiche. Questa collezione mette anche in luce come il ritrattista toscano sia riuscito a fermare, in ogni occasione, l’aspetto più intimo e segreto delle persone ritratte, offrendoci la possibilità di osservare volti e storie ancora molto attuali e moderne, ma nello stesso tempo frammenti meravigliosi dell’essenza più profonda di Derno, immutabile nel passare del tempo.

Il progetto "Ritratti" è una delle quattro collezioni principali dell’artista, insieme a "Necropolitanie", "L’isola delle anime" e "Animali". Il ritratto è uno dei temi più significativi dell’attività di Derno Ricci. La sua passione per il ritratto fotografico si conferma nelle sue preferenze artistiche grazie anche all'incontro con il catalogo di una mostra di Irving Penn, allestita prima a Londra e poi a Torino. Ma ad ispirare il nostro soprattutto maestri della fotografia quali il francese Nadar, pioniere indiscusso della fotografia di posa, Richard Avedon e Robert Mapplethorpe, veri punti di riferimento per il suo lavoro.

Come emerge in una delle sue ultime interviste, "Conversazione con Derno Ricci", a cura di Stefano Curone, l’artista, come Penn, ricercava attraverso la posa qualcosa che unisse in un atto quasi mistico il fotografo e il soggetto della fotografia, esaltando l’enorme intimità che deve crearsi tra le persone ritratte e l’autore. Derno Ricci sosteneva che senza una complicità tra chi sta dietro la macchina fotografica e chi sta davanti, non si potesseraggiungere un prodotto artistico che contenesse sia la bellezza dell’immagine sia la sua spiritualità.
 Molte delle opere esposte sono state realizzate con una tecnica che si avvale dell’utilizzo di lampade a luce continua e di una fotocamera Mamiya RB67, che consente, grazie al dorso girevole, di muovere l’atmosfera, e di ottenere quel genere di immagine.

Derno Ricci, nasce a Sansepolcro nel 1949.Per più di trent’anni ha vissuto a Firenze,  base per i suoi frequenti viaggi e reportage in India, Congo, Mali, Afghanistan, Giappone e Stati Uniti. È attratto dal mondo in genere ma soprattutto  dalle persone; per questo motivo il suo  terreno preferito è il ritratto. Per due anni è inviato speciale per il mensile “Frigidaire”, per cui pubblica un’importante documentazione sui Pigmei Babinga  della Lobaye. Collabora con riviste e case editrici  con i suoi tanti reportage dal Mali all’India,  dal Congo alla Siria, da Tokyo a New York. È stato uno dei fondatori di “Westuff”. Fotografo ufficiale di Linea Verde (Rai 1) con Sandro Vannucci e GUSTIBUS (Rai 3).  Per sei anni gira per un’Italia sconosciuta e fantastica. Pubblica un lavoro a quattro mani con Fosco Maraini. La sua vita professionale si ferma in Egitto, nella capitale Il Cairo,  dove sceglie di trasferirsi. Lì Derno Ricci lavora a contatto con l’Istituto Italiano di Cultura ed anche con agenzie pubblicitarie e per il cinema, trascorrendo serenamente gli ultimi anni della sua breve vita.

Orari
Sabato, Domenica e Lunedì, 10.00 – 19.00. Ingresso: 6 Euro.

Per maggiori informazioni: www.museomarinomarini.it 

VSA