Mercoledì 20 novembre 2019, alle ore 20.30, all
’Institut français Firenze (Piazza Ognissanti, 2) si terrà la
conversazione-concerto "
Francis Poulenc e i suoi poeti" con la partecipazione di Michela Landi, docente di Letteratura francese all’Università di Firenze, Luca Berni, musicologo e direttore di Rete Toscana Classica, Valentina Coladonato, soprano e Claudio Proietti, pianista.
La recentissima pubblicazione di un disco, intitolato Poulenc et ses Poètes, è occasione per un incontro dedicato a uno dei compositori più importanti (e amati) del Novecento europeo. Michela Landi, docente di Letteratura francese all’Università di Firenze, entrerà nel cuore della parola poetica, mentre
Luca Berni, musicologo e direttore di Rete Toscana Classica, racconterà i peculiari modi di relazione fra testo letterario e creazione musicale che contraddistinguono l’arte di Poulenc. Entrambi converseranno poi, avvicinando lo specifico dei problemi esecutivi ed interpretativi, con il soprano
Valentina Coladonato e il pianista
Claudio Proietti, interpreti del repertorio registrato nel disco e dei brani eseguiti dal vivo durante la serata.
Si ascolteranno
melodie vocali da camera, che costituiscono non solo il capitolo più ampio nel catalogo di Poulenc ma anche una delle
testimonianze più alte della sua arte compositiva: specchio fedele della sua personalità multiforme, tanto ricca di contrasti e contraddizioni da spingere lui stesso a definirsi «Poulenc-Janus», mentre Claude Rostand lo dipingeva come un essere bifronte: «moine» et «voyou» (monaco e mascalzone). Ne deriva, nelle mélodies, una pirotecnica varietà stilistica che però miracolosamente non impedisce il riconoscimento, in ogni frammento, della cifra stilistica del suo autore.
Del tutto peculiare, e pressoché unico nel panorama musicale coevo, fu poi il rapporto fra il compositore, i suoi amici poeti e i loro versi. Un rapporto intimo, coltivato per tutta la vita, che in alcuni casi divenne quasi totalizzante. È celebre la frase del 1945: «Si l’on mettait sur ma tombe: Ci-gît Francis Poulenc, le musicien d’Apollinaire et d’Eluard, il me semble que ce serait mon plus beau titre de gloire».
E proprio su alcune delle raccolte basate su versi di Apollinaire (Calligrammes) e Éluard (La fraîcheur et le feu, Le travail du peintre) si concentrerà l’attenzione dei protagonisti della conversazione-concerto.
Per maggiori informazioni:
www.institutfrancais.it AC