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giovedì 25 aprile 2024

"Fondo Scolopi" della Biblioteca delle Oblate: nascita, storia e studio di una collezione

25-11-2019
Dal 25 novembre al 28 dicembre 2019 si terrà la mostra espositiva di alcuni volumi del fondo delle Scuole Pie Fiorentine appartenente alla Biblioteca delle Oblate (via dell'Oriuolo 24).

La storia del “Fondo Scolopi” si intreccia con quella della biblioteca a partire dall’anno 1870, quando il Comune entrò in possesso dei libri dell’ormai soppressa Biblioteca degli Scolopi.

Nel 1912 il bibliotecario Giuseppe Conti, insieme all’acquisto di volumi per la Biblioteca Comunale Centrale, decise di occuparsi del patrimonio proveniente dalla Biblioteca degli Scolopi, da tempo giacente in un deposito. Il 4 Marzo 1912 Conti scrisse all’Assessore per la Pubblica Istruzione Orazio Bacci: “Col riordinameno della Biblioteca Comunale, crederei opportuno di dare una sistemazione a quegli ottomila volumi circa, provenienti dalla soppressa Biblioteca degli Scolopi in San Giovannino, i quali volumi vennero trasportati e lasciati in deposito in una stanza terrena del R° Istituti Superiore di Magistero femminile, in occasione dei lavori d’ampliamento del Liceo Galileo”.

Non tutti gli ottomila volumi furono considerati adatti per le collezioni della Biblioteca e si decise quindi di procedere con un’accurata scelta, conservando in biblioteca solo le opere in linea con le caratteristiche delle collezioni che passo dopo passo si andavano formando. La proposta di Giuseppe Conti venne accettata e resa operativa con delibera di Giunta dell’8 Marzo 1912; inoltre fu deciso di dare all’Assessore la facoltà di intavolare trattative con librai o con altri enti “al fine di procedere al cambio di quelle opere che non saranno ritenute adatte alla Biblioteca Comunale con altre da acquistarsi e delle quali la Biblioteca è attualmente mancante(...)”.

In quel periodo Giuseppe Conti si avvalse della collaborazione di un impiegato, Vittorio Venturi, che dopo aver riordinato la biblioteca e l’archivio si occupò -per quasi tre mesi- di procedere con la scelta dei volumi e delle miscellanee provenienti dalla ex Biblioteca degli Scolopi. La scelta venne effettuata esaminando uno per uno tutti i volumi e gli opuscoli, rimettendo insieme le opere e classificando il patrimonio per materia. Le trattative per i volumi che non entrarono a far parte del patrimonio della biblioteca non vennero però concluse, anche se la questione continuò ad essere ripetutamente discussa negli anni successivi.

Nel 1918 Ugo Giusti (successore di Giuseppe Conti alla guida della biblioteca) ripropose la vendita delle opere scartate, prevalentemente di argomento teologico e matematico, ma la Commissione di Vigilanza per la Biblioteca e l’Archivio Storico -riunitasi il 4 Ottobre 1918- decise di soprassedere circa la vendita dei volumi, temendo che l’alienazione del patrimonio potesse urtare qualche suscettibilità; si decise invece la cessione alla Biblioteca Nazionale di una parte delle opere. I libri non scelti dalla Nazionale rimasero invece al Comune, tanto che nel 1922 l’Assessore Valeggia chiederà di dare una conclusione all’annosa questione dei libri provenienti dagli Scolopi, liberandosi dei materiali non adatti alle collezioni della biblioteca e riproponendone la vendita.

Durante il lungo progetto di recupero catalografico informatizzato del patrimonio storico e antico della Sezione di Conservazione e Storia Locale -cominciato sul finire degli anni ‘90- i bibliotecari adottarono la denominazione “Fondo Scolopi” notando un certo numero di documenti recanti l’ex libris delle Scuole Pie di Firenze (“Bibliothecae Florentinae Domus Professae Scholarum Piarum”). Con la ricognizione e il recupero catalografico del patrimonio del Settecento furono trovati altri volumi recanti l’ex libris delle Scuole Pie di Firenze.

La biblioteca ha iniziato -a partire dal 2017- un lavoro di ricostruzione e revisione sui materiali provenienti dalle Scuole Pie, partendo dai vecchi elenchi che riportavano i titoli dei volumi alienati ed esaminando uno per uno i volumi collocati nelle librerie della Sala Storica “Dino Campana” della Sala “Ernesto Balducci”. Attualmente il lavoro di ricognizione -ancora in corso, ma ormai in via di conclusione- ha permesso di accertare l’appartenenza al Fondo Scolopi di molte opere, contrassegnate con la dicitura “Fondo Scolopi” nel catalogo informatizzato della biblioteca.

Le opere appartenenti al fondo, di argomento scientifico, teologico e letterario, sono state state stampate in un arco temporale che va dal 1600 agli inizi del 1800. Quasi tutti i volumi sono in buono stato di conservazione, fatta eccezione per alcuni volumi interessati dall’alluvione del 1966 e attualmente in restauro. Nell’ambito dell’attività di studio del fondo e della valorizzazione del patrimonio, la Sezione di Conservazione e Storia Locale ha inoltre digitalizzato alcuni frontespizi e immagini dei volumi collocati nel “Fondo Scolopi”; le digitalizzazioni sono visibili direttamente dal catalogo della biblioteca.

In attesa della fine delle attività di studio e di ricognizione sul fondo, i volumi delle Scuole Pie Fiorentine conservati dalla biblioteca sono disponibili per la consultazione presso la Sezione di Conservazione.

La mostra, ad ingresso gratuito, è visitabile negli orari di apertura delle sale della Sezione Contemporanea (I piano).

Per maggiori informazioni: https://cultura.comune.fi.it/