Venerdì 6 dicembre 2019 a Firenze, presso l’
Educatorio di Fuligno (via Faenza 48), alle 10:30 si svolgerà la
presentazione del libro “Un volgo disperso - Contadini d’Italia nell’Ottocento” del prof. Adriano Prosperi, alla presenza dell’autore che poi farà sul tema una Lectio Magistralis. Saranno presenti Dalida Angelini (Segretaria Gen.le Cgil Toscana), Gianluca Giussani (Segretario Gen.le Flai Cgil Toscana), Maurizio Brotini (Segretario CGIL Toscana)
Quali erano le condizioni di vita dei lavoratori della terra nelle campagne italiane dell'Ottocento? Pierre Bourdieu ha coniato per i contadini la definizione di «classe oggetto», che inevitabilmente si affaccia in questo libro. Essa esprime la loro subalternità nella storia europea dei secoli scorsi: individui rappresentati da altri, oggetto di commiserazione o paura per ribadirne la condizione subalterna. Quella classe fu cancellata dalla cultura dominante anche perché priva dei mezzi per farsi conoscere. Nel secolo XIX inchieste, statistiche e topografie sanitarie misero davanti all'opinione pubblica rappresentazioni della realtà contadina che aprirono un conflitto interno agli schieramenti politici. Tornare sui contadini dell'Ottocento costringe a varcare un tempo tanto breve nel computo delle generazioni quanto remoto.
Adriano Prosperi è uno dei massimi storici italiani. Si è formato presso l'Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore, dove è stato allievo di Armando Saitta e Delio Cantimori. Ha insegnato Storia moderna presso l'Università della Calabria, l'Università di Bologna, l'Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore. È membro dell'Accademia Nazionale dei Lincei. I suoi principali interessi di studio hanno riguardato la storia dell'Inquisizione romana, la storia dei movimenti ereticali nell'Italia del Cinquecento, la storia delle culture e delle mentalità tra Medioevo ed età moderna.