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martedì 03 dicembre 2024

"Beethoven - La sonata a Kreutzer e altre meraviglie" con Uto Ughi al Teatro Verdi

29-01-2020
Mercoledì 29 Gennaio 2020, alle ore 20.45, al Teatro Verdi di Firenze è in programma il concerto "Beethoven - La sonata a Kreutzer e altre meraviglie" con Uto Ughi (violino) e Michael Lifitz (pianoforte).

Uto Ughi è uno dei massimi esponenti della tradizione violinistica italiana e più grandi violinisti in assoluto dei nostri giorni. Ha suonato in tutto il mondo, nei principali festival, con le più rinomate orchestre sinfoniche, sotto la direzione dei più importanti direttori d’orchestra tra cui Celibidache, Gatti, Gergiev, Giulini, Maazel, Mehta, Pretre, Rostropovich, Sawallisch, Sinopoli, Temirkanov. Ha inciso le più importanti opere del repertorio violinistico e pubblicato il libro “Quel Diavolo di un Trillo – note della mia vita”. Suona un Guarneri del Gesù del 1744 dal suono caldo e dal timbro scuro, forse uno dei più bei “Guarneri” esistenti, e uno Stradivari del 1701 denominato “Kreutzer” perché appartenuto all’omonimo violinista a cui Beethoven aveva dedicato la famosa Sonata che è appunto parte centrale del programma che suoneranno il 29 gennaio al Teatro Verdi. Insieme a Uto Ughi ci sarà Michail Lifits, non un semplice “accompagnatore” ma un pianista di primo piano, vincitore nel 2011 del “Ferruccio Busoni” di Bolzano, uno dei più selettivi e prestigiosi concorsi pianistici in campo internazionale. Questo sodalizio artistico nasce in occasione di un concerto speciale per i sessant’anni della IUC a Roma, l’intesa tra il M°Ughi e Lifits è stata tale da voler proseguire a suonare assieme nei migliori teatri italiani.
Ughi apre il concerto con la Ciaccona in sol minore di Tommaso Antonio Vitali, vissuto tra Seicento e Settecento e oggi noto per quest’unica ma celeberrima composizione, che è nel repertorio dei più grandi virtuosi e viene preferibilmente eseguita nella revisione ottocentesca di Ferdinand David. Si passa poi al gioiello beethoveniano “Sonata a Kreutzer” il cui linguaggio è composito e innovativo e lasciò a bocca aperta il pubblico di allora, di fatti la tempestosa novità dello stile brillante e molto concertante della Sonata a Kreutzer aprì una nuova via a Beethoven.
La seconda parte del concerto è dedicata a tre celebri e brillanti pezzi di bravura della fine dell’Ottocento e dell’inizio del Novecento che flirtano con i colori e i ritmi della musica spagnola. È di Manuel De Falla, il maggior rappresentante della scuola nazionale iberica, la Suite Popular Española, fortunata versione per violino e pianoforte delle sue Canciones Populares Españolas del 1914. Dedicato al violinista spagnolo Pablo De Sarasate, il Rondò capriccioso op. 28 di Camille Saint-Saëns era fatto per mettere in mostra la prodigiosa bravura di quel celebre virtuoso e nel contempo era un omaggio alla sua patria, perché vi compaiono melodie e ritmi dall’inconfondibile colore spagnolo. Questo brano divenne talmente celebre che due grandi compositori come Bizet e Debussy ne hanno fatto delle proprie versioni. Il concerto si conclude con la pirotecnica Tzigane di Maurice Ravel, una musica dal virtuosismo satanico e smagliante, un vero tour de force con cui solo i più grandi violinisti possono cimentarsi.

Per ulteriori informazioni: www.bitconcerti.it