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giovedì 21 novembre 2024

"Tornare, mangiare, raccontare", mostra alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze

22-01-2020
Mercoledì 22 gennaio 2020, alle ore 17.00, in occasione delle iniziative per la Giornata della Memoria 2020, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (Piazza dei Cavalleggeri, 1) insieme all'Istituto storico della Resistenza e dell'Età contemporanea inaugura la Mostra Bibliografica "Tornare, mangiare, raccontare. I primi scritti della deportazione italiana 1944-1947", a cura di Marta Baiardi.

La mostra, fino al 31 gennaio 2020, espone le opere della deportazione razziale e politica italiana del primo dopoguerra e: poche decine di testi che ebbero all'epoca scarsa circolazione e ancor meno fortuna, editi da case editrici effimere e del tutto periferiche nel panorama culturale italiano degli anni 40, come De Silva che nel 1947 pubblica Se questo è un uomo di Primo Levi, rifiutato dalla Einaudi, o la romana OET che pubblica nel 1945 16 ottobre 1943 di Giacomo Debenedetti.

Le voci dei deportati sono molto diverse per sensibilità e registri stilistici, diversi del resto i loro percorsi biografici, politici e culturali, ma tutte sono accomunate dalla necessità impellente di affidare alla scrittura l'esperienza traumatica patita.

Giovedì 23 gennaio alle ore 17 in Sala Michelangelo è in programma la presentazione del volume "Il coraggio di una scelta. Diario di prigionia di un soldato in Germania (1943-1945)" di Franco Ingenito.

La vicenda degli Imi (Internati Militari Italiani), i soldati che dopo l’8 settembre furono deportati dal fronte di guerra nei lager tedeschi del Terzo Reich, è stata per tanto tempo dimenticata e ha avuto solo negli ultimi anni un effettivo riconoscimento storiografico e finalmente l’attenzione è stata rivolta anche verso “l’altra resistenza”, condotta da giovani soldati che opposero un deciso rifiuto alle richieste di tornare in Italia per combattere con la Repubblica Sociale, preferendo la prigionia e il lavoro forzato. Un ruolo importante per dare luce a queste vicende è stato offerto dalla memorialistica riguardante la deportazione e la prigionia, lasciataci dagli ex internati, che nei loro diari, superando finalmente un riserbo a lungo celato, ci hanno raccontato come riuscirono a sopravvivere alle privazioni e alle sofferenze materiali e morali. Un evento bellico, unico ed importante, non fosse altro per il numero dei coinvolti, oltre 650.000, che l’hanno vissuto, e ancora più, sofferto e pagato. Ed è per questo che va ancora di più apprezzato che Franco Ingenito, giovanissimo soldato di Napoli (1923) che all’età di 20 anni fu catturato ad Atene l’8 settembre 1943, e deportato in vari lager tedeschi, da Wietzendorf a Schneverdingen, abbia finalmente deciso di pubblicare i suoi ricordi.

Per maggiori informazioni: www.bncf.firenze.sbn.it