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sabato 20 aprile 2024

"Mi chiamo Mouhamed Ali", incontro con il pugile Mouhamed Ali Ndaye a Palazzo Strozzi Sacrati

17-01-2020
Venerdì 17 gennaio 2020, alle ore 17.00, la Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati (piazza Duomo 10 - Firenze) ospiterà la presentazione del libro "Mi chiamo Mouhamed Ali", che racconta la storia del ragazzo senegalese diventato campione di pugilato a Pontedera, la comunità che lo ha accolto in Italia, con il protagonista Mouhamed Ali Ndaye e la giornalista Rita Coruzzi.
Interverranno il presidente della Regione Enrico Rossi, il sindaco di Pontedera Matteo Franconi, la consigliera regionale Alessandra Nardini e Alberto Brasca, ex presidente della Federazione pugilistica italiana.

All'inizio è solo un bambino come tanti, nato in Senegal da un padre pugile che vive nel mito di Muhammad Ali e che sogna per il figlio un futuro importante. Poi quel bambino, il nome dato in onore del campione che per ben due volte riesce a incontrare, un pugile lo diventa davvero, costretto dal padre a durissimi allenamenti a ogni ora del giorno e della notte, chiuso in una palestra, piegato dai colpi quando tutti i suoi amici sono per strada a giocare. Ma come Ali comprende ben presto la via che gli ha aperto il padre è l'unica alternativa possibile a una vita segnata dalla criminalità e dalla droga. In breve tempo il ragazzo, ormai campione del Senegal, vede crescere in sé il desiderio di superare i confini di un Paese sempre sull'orlo del baratro. Da qui il viaggio verso la salvezza, la terra promessa. Dopo qualche mese in Francia, il visto che sta per scadere, Ali decide di andare in Italia e di provare a cercare lì la realizzazione di quel sogno che insegue da sempre. Non è facile, in un Paese di cui non conosce la lingua, senza il permesso di soggiorno, né una casa in cui stare, guadagnando qualche spicciolo per sopravvivere facendo l'ambulante sulle spiagge. Ma la sua tenacia e il desiderio inarrestabile di tornare sul ring lo guidano attraverso un percorso di crescita e lo portano dove voleva. Grazie all'incontro con Federica, una donna italiana conosciuta in treno e divenuta poi sua moglie, e agli amici di Pontedera, la piccola città che lo ha accolto, Ali potrà ricominciare a combattere e a vincere, e si troverà esattamente dove suo padre lo immaginava fin da bambino: sul tetto del mondo.

Per maggiori informazioni: www.regione.toscana.it