Città di Firenze
Home > Webzine > "Il mediano di Mauthausen" di Francesco Veltri all'Istituto storico Toscano della Resistenza
martedì 03 dicembre 2024

"Il mediano di Mauthausen" di Francesco Veltri all'Istituto storico Toscano della Resistenza

31-01-2020
Venerdì 31 gennaio 2020, ore 17.00, in occasione delle celebrazioni per il Giorno della memoria, presso l'Istituto storico Toscano della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Firenze (Via Giosuè Carducci, 5/37) è in programma la presentazione del libro “Il mediano di Mauthausen” di Francesco Veltri. Una storia dimenticata. O comunque sconosciuta ai più. E’ quella di Vittorio Staccione, calciatore del Torino che a undici anni entra nelle giovanili della squadra granata e da lì farà la trafila che lo porterà a vincere lo scudetto in prima squadra insieme a compagni del calibro di Libonati, Baloncieri e Rossetti. “Il mediano di Mauthausen” (2019, Diarkos) del giornalista e scrittore cosentino Francesco Veltri la racconta benissimo, con un tratto delicato e appassionato. Perché la storia di Staccione non è quella di un giocatore qualsiasi. Spinto dal fratello Francesco, infatti, Vittorio abbraccia presto la militanza politica, condotta dalla parte degli operai, degli sfruttati e di tutti coloro che sono assetati di giustizia.

Una scelta che, in un periodo in cui la prepotenza del regime fascista inizia a perseguitare chi non si allinea alle regole di Mussolini, pagherà molto cara, ma sempre a testa alta. Interverranno alla serata il Vice Presidente del Museo Fiorentina, Massimo Cervelli, l'autore Francesco Veltri e Federico Molinario, pronipote di Staccione e amico del Museo Fiorentina.

Vittorio Staccione è membro della Hall of Fame Viola dalla prima edizione e a Torino è stata collocata una pietra d'inciampo di fronte alla sua ultima abitazione, quella dove fu arrestato e deportato a Mauthausen.

Vittorio Staccione (Torino, 9 aprile 1904 - Gusen, 13 febbraio 1945). 94 presenze nella Fiorentina dal 1927 al 1931, è tra coloro che per primi hanno indossato la maglia viola nel 1929. Dopo la carriera da calciatore torna a Torino lavorando come operaio alla FIAT. Da sempre attivo nei circoli socialisti torinesi viene più volte segnalato e arrestato dall'OVRA, e, in seguito agli scioperi del 1 marzo 1944, viene deportato a Mauthausen. Nel 2012 entra a far parte della Hall of Fame viola. Nel 2015 è stata posta una targa in sua memoria allo stadio Zini di Cremona. Nel 2019 a Torino è stata posta una pietra d'inciampo di fronte alla sua abitazione.

Evento realizzato in collaborazione con il Museo della Fiorentina.

(fonte: MET - Città Metropolitana di Firenze)