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mercoledì 25 dicembre 2024

Ferruccio de Bortoli racconta la parola Europa per il ciclo di incontri #VieusseuxDieciParole

08-02-2020
Si è da poco dato il via alle celebrazioni sui duecento anni del luogo dove Giacomo Leopardi e Alessandro Manzoni si sono incontrati: il Gabinetto Scientifico Letterario Vieusseux. È nata infatti il 25 gennaio del 1820, in Palazzo Buondelmonti a Firenze, l’istituzione che ha cambiato il passo della cultura italiana ed europea, formando generazioni di lettori e attirando letterati da tutto il mondo, da Stendhal, a Gide e Dostoevskij. Un centro di ricerca e di studio che – diretto da personalità come il suo fondatore, Giovan Pietro Vieusseux, e più avanti da Eugenio Montale, Alessandro Bonsanti, Enzo Siciliano – ha costruito, e continua ad arricchire, un archivio di fondi in cui sono presenti opere autografe, lettere, documenti di autori come Cristina Campo, Pier Paolo Pasolini, Federigo Tozzi, Alberto Savinio, Giuseppe Ungaretti, Giorgio Caproni, Vasco Pratolini. Un materiale che è a disposizione di studiosi, scrittori, insegnanti e che alimenta la conoscenza della letteratura italiana nel mondo. Il centro è oggi presieduto da Alba Donati e diretto da Gloria Manghetti ed è la prima volta nella storia dell’istituto che due donne ricoprono questi ruoli.

L’articolato programma di incontri per la celebrazione del bicentenario - di recente insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica - si svolgerà nei prossimi due anni a conferma della vitalità e contemporaneità di questo importante centro culturale dedito alla promozione della lettura e del progresso civile. Il primo appuntamento è previsto per sabato 8 febbraio con Ferruccio de Bortoli chiamato a inaugurare il ciclo di conferenze #VieusseuxDieciParole: leggere il nostro tempo attraverso 10 parole che provengono dalla storia più autentica del Gabinetto Vieusseux, e con un intervento di Dario Franceschini, Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo.

Ogni conferenza del ciclo sarà dedicata a una illustrazione attualizzata di quanto espresso da ogni parola, con lo scopo di mostrare il percorso compiuto in quegli ambiti della vita civile dove la modernità della visione culturale di Giovan Pietro Vieusseux aveva inteso operare. Non tanto un contributo di ricerca storica, ma una dissertazione agile e comunicativa sul significato attivo di quelle parole nella società contemporanea, con esempi e riferimenti dettati dalla specifica identità del relatore e dei suoi interessi.

Le prime cinque parole raccontate nel 2020 saranno:

Europa con Ferruccio de Bortoli - 8 Febbraio 2020

Giovan Pietro Vieusseux, con l’impresa culturale del suo Gabinetto, seppe attuare una visione europea di progresso in una città già all’epoca cosmopolita, ma nel cuore di un’Italia ancora frazionata e lontana dall’essere una nazione moderna. È questo lo spunto dal quale si svilupperà l’incontro, in un momento storico in cui l’idea stessa di un’Europa unitaria sembra aver perso il suo slancio progressivo.

Comunicazione con Michela Murgia - 7 Marzo 2020
Giovan Pietro Vieusseux, fondando il Gabinetto Scientifico Letterario, investe in una impresa culturale l’ingente capitale accumulato in anni di commercio internazionale. La modernità della scelta di Vieusseux ha la sua ulteriore attuazione nel fornire agli stranieri di una Firenze cosmopolita libri e riviste nella loro lingua, nel fondare lui stesso riviste come l’“Antologia”, nel favorire in ogni modo la circolazione di conoscenze essenziali per il progresso culturale e civile. Questo è giusto lo sfondo intorno al quale si svolgerà la conferenza: su come può intendersi nella nostra complessa attualità una operazione come quella di Vieusseux, e quali esperienze contemporanee possono o potrebbero essere in analogia con questo precedente storico così speciale.

Terra con Stefano Mancuso - 18 Aprile 2020
Giovan Pietro Vieusseux fu editore del celebre “Giornale agrario toscano”, pubblicato dal 1927 al 1865. Nel Granducato di Toscana, dove già i Lorena intendevano a illuminate riforme per lo sviluppo delle campagne, la rivista contribuì sensibilmente alla modernizzazione dell’agricoltura, con importanti ripercussioni nazionali una volta realizzata l’unità d’Italia. Questo è solo lo spunto da partirà una riflessione sulle problematiche attuali dell’agricoltura, secondo peculiari idee e motivazioni etico-scientifiche.

Viaggio con Paolo Rumiz - 30 Maggio 2020
Quando nel luglio 1819 Giovan Pietro Vieusseux, nato a Oneglia nel 1779 ma di origini ginevrine, giunge a Firenze ha alle spalle un ventennio circa di viaggi mercantili per l’Europa, fino alla Russia, Odessa e Costantinopoli. L’intensa attività commerciale gli ha consentito di osservare da vicino uomini e cose, di cui fa esperienza diretta, partendo dalla sua stessa ammissione: “poco avevo letto, ma visto e osservato di molto”. Eppure la lettura è per lui, e lo è ancora dopo due secoli grazie al Gabinetto da lui fondato, un ponte che permette di legare popoli e viaggiatori in un clima di aperta e stimolante condivisione. L’incontro sul tema del viaggio trarrà il suo spunto proprio da queste premesse “illuministe”.

Migrazione con Francesca Mannocchi - 6 Giugno 2020
Prima di stabilirsi a Firenze, Giovan Pietro Vieusseux viaggiò per i suoi commerci nell’Europa del Nord e in Tunisia, e al suo innato cosmopolitismo e alla sua idea di progresso appariva ben chiaro quanto le relazioni mercantili avessero implicazione nella cultura e nella specifica antropologia dei popoli. Su questi temi restano scritti e appunti di un certo interesse, specialmente riguardo all’area mediterranea (La peste de Tunis, Les barbaresques et les chrétiens), ma è solo lo spunto per dare il via a una conferenza sul fenomeno contemporaneo delle migrazioni, col supporto peculiare di quella cultura classica condivisa che ci aiuta a comprendere, in modo originale e profondo, il nostro tempo,

Nel 2021 ospiti italiani e internazionali affronteranno altre parole: Educazione – Progresso – Scienza - Economia – Libro.
Le conferenze si tengono sempre il sabato nella Sala Ferri di Palazzo Strozzi alle ore 11.00
Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Per ulteriori informazioni: www.vieusseux.it