A Firenze torna a risplendere la passione per il collezionismo di arte contemporanea. Nella città dei Medici, nasce Rinascimento+, un riconoscimento internazionale che il Museo Novecento in collaborazione con MUS.E consegnerà a eminenti personalità del collezionismo e del mecenatismo per il loro sostegno all’arte e agli artisti. La cerimonia si svolgerà alle ore 11.00 di domenica 23 febbraio nella Sala dei Gigli in Palazzo Vecchio, alla presenza dell’assessore alla cultura Tommaso Sacchi.
Per questa prima edizione il premio sarà conferito a Laurent Asscher, Paolo Fresco, Ursula Hauser e Rosella Nesi per la visionarietà, generosità e dedizione con cui si sono prodigati nel tempo in varie forme di mecenatismo e nel collezionismo, per incrementare benessere culturale, formazione e sperimentazione artistica. I premiati riceveranno il gioiello Crisalide Sole, ideato e realizzato da Maria Sole Ferragamo, giovane designer che ha ereditato dal nonno Salvatore Ferragamo il senso della bellezza e dell’innovazione nelle forme e nei materiali.
“Sono onorato di contribuire a dare vita alla prima edizione di RINASCIMENTO +.” dichiara Tommaso Sacchi “Premiare quattro figure che si sono distinte per l’attenzione nei confronti delle nuove traiettorie dell’arte contemporanea attraverso un collezionismo accurato e di alto livello è per me motivo di grande orgoglio. Questo premio nasce anche nella speranza di poter sensibilizzare i collezionisti di tutto il mondo sul grande investimento che Firenze ha fatto negli ultimi anni nei confronti dell’arte contemporanea e con ambizione di poter creare legami sempre più virtuosi tra il mondo dei collezionisti d’arte e la nostra città”.
“MUS.E e il Museo Novecento – afferma Matteo Spanò, Presidente MUS.E - sostengono questo importante riconoscimento internazionale dedicato a coloro che hanno contribuito alla produzione e alla divulgazione dell'arte anche nelle sue espressioni più audaci e innovative. Ogni giorno, MUS.E impegna tutte le sue forze nella valorizzazione dei beni culturali e nella crescita dell'amore per il bello, alimentando interesse per la sperimentazione nei linguaggi artistici. E se lo può fare è grazie anche a coloro che hanno dedicato la propria vita all'importante ‘missione’ di sostenere gli artisti nella loro libera ricerca, perché da questa libertà e intraprendenza dipende la continua rinascita del desiderio di bellezza”.
“Il nome scelto, RINASCIMENTO +, fa riferimento alla magnificenza dell’arte passata in una visione non statica ma di continuità e di trasformazione.” spiega Sergio Risaliti, direttore artistico del Museo Novecento, ideatore dell’iniziativa “RINASCIMENTO + parla dell’arte e degli artisti, dei collezionisti e dei mecenati, del gusto per la bellezza, del suo rigenerarsi e travalicare le epoche, della rinascita sempre continua dell’amore per l’arte e del perpetuarsi di una creatività innovativa di generazione in generazione. Firenze è ‘destinata storicamente’ a consegnare un riconoscimento internazionale come questo, restituendo un’immagine di sé come città creativa oggi, in cui la magnifica stagione del Rinascimento non è conclusa, e dove la passione per l’arte e il gusto della sperimentazione non si sono esauriti. Un riconoscimento che trova le sue ragioni di essere nella storia e nell’arte del Rinascimento, ma vive delle nuove ambizioni del presente. E Palazzo Vecchio e Museo Novecento sono luoghi ideali per ricucire il legame tra antichità e contemporaneità”.
Non c’è dubbio che Firenze sia stata la culla del collezionismo e del mecenatismo moderno, fenomeni culturali, sociali ed economici necessari all’evoluzione artistica occidentale e al successo di ogni avanguardia. Il Rinascimento, infatti, non si sarebbe affermato senza i Medici, i Sassetti, i Tornabuoni, i Gondi e i Rucellai, solo per citare alcuni dei più grandi sostenitori dell’arte e della cultura in quel tempo glorioso. “Un desiderio di bellezza – prosegue il direttore artistico del Museo Novecento - non pomposamente sfoggiato, ma coltivato ambiziosamente come fruttuoso e duraturo beneficio nell’orizzonte della gloria e della memoria future, e soprattutto come anelito alla trascendenza cercando di bilanciare il lato angoscioso e doloroso dell’esistenza terrena, il trauma della violenza e della malattia, che in quell’epoca erano all’ordine del giorno. Dalle passioni dei singoli illuminati, dal loro gusto, dai loro raffinati pensieri, sono nati i musei moderni, a partire dagli Uffizi. La dimensione del privato si è estesa a quella pubblica, per una condivisione allargata di un privilegio originariamente vissuto nella sfera privata”.
Da quell’epoca, Firenze ha esercitato un preciso mandato nei secoli, una funzione necessaria alla strutturazione del sistema dell’arte moderna. La città nei secoli è stata luogo del fare arte, della critica d’arte e dell’investimento in arte: una vocazione, quest’ultima, ininterrotta anche nell’Ottocento e nel Novecento, quando le grandi famiglie borghesi e industriali hanno perseverato in questa logica collezionando e investendo in bellezza e cultura. Firenze è sopravvissuta al suo glorioso passato come crocevia d’artisti, filosofi, poeti, architetti e poi di mecenati italiani e stranieri che nella città di Lorenzo il Magnifico e di Botticelli hanno coltivato affari, relazioni diplomatiche, alleanze politiche ed economiche attratti tutti dall’aura del Rinascimento. Tra questi si ricordano Stefano Bardini, dal cui gusto e capacità imprenditoriale come mercante d’arte è scaturito quel gioiello museale che è il Museo Stefano Bardini. L’eclettico Frederick Stibbert e lo storico dell’arte Herbert Percy-Horne, le cui collezioni sono un pezzo importantissimo della storia fiorentina. Senza dimenticare il lascito effettuato dallo storico dell’arte Charles Alexander Loeser, con straordinarie opere del Rinascimento oggi conservate in Palazzo Vecchio.
Anche il Museo Novecento è testimone di questa passione per la bellezza e il suo perpetuarsi nelle epoche storiche. L’istituzione museale è nata grazie alla presenza in città di una straordinaria collezione privata donata nel 1970 al Comune di Firenze. La Raccolta Alberto Della Ragione - ricca di 240 opere dei maggiori esponenti dell’arte moderna italiana - rappresenta il vero e proprio pilastro del Museo Novecento. Questo patrimonio di opere d’arte è stato donato alla città all’indomani dell’alluvione del 1966, come ricorda Della Ragione, “quale frutto di una vita d’intensa passione e come un atto di adesione agli sforzi che si fanno per restituire alla città il ruolo di viva capitale dell'arte”. Un patrimonio ingente di sculture e dipinti, che è prova del gusto del collezionista capace di affacciarsi da profondo intenditore nel mondo dell’arte italiana della prima metà del Novecento, con una sua particolare inclinazione e logica critica. Nelle parole del collezionista si leggeva allora un preciso messaggio, valido ancora oggi: ricucire la distanza tra passato e presente, poter colmare lacune e contribuire a un ruolo di Firenze nella contemporaneità.
Sono queste le premesse storiche e critiche all’origine di Rinascimento+. Parte allora dal Museo Novecento l’idea di questo premio internazionale che è anche un riconoscimento alla storia nobile del collezionismo e a un’idea del rinascimento come categoria aperta, come narrazione non compiuta definitivamente. Un omaggio alla continua progressione delle arti, dell’amore per le arti e della passione del collezionare.
Rinascimento+ è stato ideato da Sergio Risaliti, direttore artistico del Museo Novecento, che nella selezione si è avvalso della collaborazione di Giovanni Iovane, critico d’arte e curatore, direttore dell’Accademia di Brera, Laura Lombardi, critico d’arte, corrispondente de Il Giornale dell’Arte, docente di Fenomenologia della Arti Contemporanee all’Accademia di Brera e di Giorgio Verzotti, critico d’arte, curatore al Castello di Rivoli Museo d’arte Contemporanea, direttore di Arte Fiera dal 2012 al 2016.
Per ulteriori informazioni: www.museonovecento.it