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mercoledì 25 dicembre 2024

"La Democrazia del corpo", due mesi di performance di danza con spettacoli e pratiche

16-02-2020

La Democrazia del corpo 2020 si avvia domenica 16 febbraio con Kevin Jerome Everson, importante artista americano dalla multidisciplinare personalità (cinema, pittura, scultura e fotografia), ampiamente riconosciuto nei principali festival e istituzioni artistiche internazionali. A Cango (via Santa Maria) viene presentata la videoinstallazione We was up there, we was waiting on them, proiezione in loop di un corto sull’eclissi totale in Cile, che mostra il volgere della natura dalla luce all’oscurità. Al termine l’artista incontra il pubblico. A cura di BHMF Black History Month Florence.

Novissimi è una rassegna a cura di Virgilio Sieni dedicata a coreografi italiani under 35 che ha l'obiettivo di innescare confronti e dialoghi tra giovani artisti del panorama nazionale della danza contemporanea. Un modo per valorizzare la creatività emergente dando voce e spazio alle nuove generazioni e alle loro poetiche. Il progetto - con il sostegno di MiBACT e di SIAE, nell'ambito del programma "Per Chi Crea" - prevede 5 appuntamenti: Marta Bellu presenta in prima assoluta Where else? su musica dal vivo di Donato Epiro. Il corpo partendo da uno stato primordiale si mostra alla continua ricerca di una nuova forma e di un luogo altro da abitare (22 febbraio).
Cosa accade quando due individui entrano in contatto e intrecciano sguardi e corpi? Sexy movers, in prima assoluta, di Aurelio Di Virgilio rintraccia le vibrazioni, gli stati d’animo e le dinamiche che precedono e fondano l’incontro con l’altro (28 febbraio). Camilla Monga e Filippo Vignato presentano Duetto in ascolto. Golden variations, una polifonia di corpi e suoni in cui la coreografa e il trombonista esplorano i processi di composizione istantanea che accomunano i loro due mondi, la danza e la musica (1° marzo). In prima assoluta anche Dia - Fantasie ritmiche, performance in cui le coreografe Maria Focaraccio e Mariagiulia Serantoni, insieme al compositore Andrea Parolin, indagano la natura umana traducendo in gesti e suoni alcuni dialoghi delle Operette Morali di Leopardi (5 marzo). Marco D’Agostinè protagonista di Everything is ok, un dispositivo coreografico che genera una sovrapproduzione di stimoli, una catena ininterrotta di movimenti e parole che si pone come esperimento sulla stanchezza del guardare (7 marzo). 

Come le ali (2° meditazione su Caino e Abele) di Roberto Zappalà è un’esplorazione utopica della convivenza ottimale, legata all’intesa e all’intima unità, che dovrebbe esistere tra gli ‘organismi animali e vegetali’. Cosa c’è di più forte della simbiosi di due corpi danzanti che diventano quasi un nuovo organismo biologico? Le ali sono quelle degli uccelli e degli angeli, strumenti biologici e fantastici che evidenziano la metafora dell’unisono (14 e 15 marzo). Di Zappalà (direttore Centro nazionale di produzione della danza di Catania) è anche la creazione site specific Il silenzio dell’innocenza, esito del laboratorio per danzatori tenuto dal coreografo a Cango (15 marzo).

Di Virgilio Sieni e Giulia Mureddu è Chiasmo / Rituali urbani, creazione site specific in due parti che vede protagonisti Gruppo Porta Romana e Gruppo Cango, due nuove esperienze del Centro nazionale di produzione rivolte a giovanissimi danzatori (in collaborazione con Opus Ballet). Una raccolta di brevi danze che si susseguono, dove ogni corpo è un chiasmo di eventi che si intrecciano e ogni gesto è un esercizio sulla condivisione di ritmi e rituali urbani (17 e 18 marzo).

Nel 2007 Jurij Konjar vide “The Goldberg Variations by J.S. Bach, played by Glen Gould, improvised by Steve Paxton”, video di Walter Verdin; nel 2009 iniziò a esercitarsi danzando l’intera coreografia ogni giorno e per tutto l’anno successivo, debuttando infine a Vienna nell’ottobre 2010.
Jurij Konjar porta per la prima volta a Firenze Goldberg Variations, lospettacolo originato dall’iconica performance di Steve Paxton del 1986 sulla musica di J.S. Bach (20 e 21 marzo).
Konjar presenta anche la creazione site specific Dancing the Goldberg variations, esito del laboratorio per danzatori tenuto dal coreografo sloveno in residenza a Cango (22 marzo).
Nello stesso giorno viene proiettato Looking for Steve Paxton, video con la regia di Fabiana Sargentini dedicato al grande coreografo statunitense, Leone d'oro alla carriera alla Biennale Danza di Venezia 2014. Al termine della proiezione la regista incontra il pubblico (22 marzo).

Reverse del coreografo e danzatore Giuseppe Muscarello (direttore del Festival ConFormazioni di Palermo), su musica dal vivo di Pierfrancesco Mucari (marranzani e sax soprano live electronic), nasce come perfetto connubio tra la musica e una danza capace di evocare un pupo siciliano o un pinocchio al contrario, nell’eterno conflitto tra corpo e anima, tra visibile e invisibile (27 marzo).

Michele Rizzo presenta Higher, performance per tre interpreti su musica originale di Lorenzo Senni, che trae ispirazione dall’esperienza del clubbing. È la danza rituale, quella collettiva ed estatica che sfocia nella vera e propria trance fisica e mentale, a essere al centro della ricerca espressiva del coreografo e performer italo-olandese (2 aprile).

Virgilio Sieni e Giulia Mureddu firmano Mother #1 e Mother #2 / sulla poesia di Roberto Carifi, creazione site specific in due parti esito di un percorso di trasmissione rivolto a cittadini, per un omaggio al grande poeta contemporaneo. Partendo dalla lettura di alcune poesie di Roberto Carifi, vengono costruite azioni coreografiche che creano uno spazio tattile tra le cose e le persone. Un’esperienza sulla complessità dei semplici gesti e sulla mappa emozionale che si rispecchia nei dettagli del movimento (8 e 9 aprile).

Virgilio Sieni e il danzatore non vedente Giuseppe Comuniello sono protagonisti di Danza cieca, un duetto sulla tattilità che trasforma il corpo in un atlante inesauribile di luoghi democratici. La performance - su musica elettronica dal vivo di Spartaco Cortesi - si fonda sullo spazio aptico tra i due interpreti e sull’energia che si crea intorno a loro attraverso i movimenti. Prima di ogni replica Virgilio Sieni tiene una Lezione sul gesto aperta a chiunque voglia avvicinarsi al linguaggio del corpo; domenica prima dello spettacolo va in scena anche Haptikos #3, creazionesite specific esito del laboratorio per danzatori condotto da Sieni (17>19 aprile).

Progetto Veretti: le coreografe Agnese Lanza ed Elena Sgarbossa presentano le creazioni site specific Prima materia e Something to say interpretate dai giovanissimi danzatori di Gruppo Cango e Gruppo Porta Romana (in collaborazione con Centro coreografico Opus Ballet) su musiche composte da Francesco Sottile e Andrea Gerratana della Scuola di Musica di Fiesole. Nell’ambito del progetto Farulli100 dedicato al M° Piero Farulli nel centenario della nascita(29 e 30 aprile).

Per ulteriori informazioni: www.virgiliosieni.it