La programmazione degli spettacoli è sospesa! Da venerdì 13 a domenica 15 marzo 2020 al
Teatro Verdi di Firenze (via Ghibellina, 99) sarà in scena lo spettacolo
"Se devi dire una bugia dilla grossa" con Antonio Catania e Gianluca Ramazzotti. Dopo l'ultima edizione del 2000 con Jannuzzo, Quattrini, Testi, sempre per la regia di Garinei, per festeggiare i cento anni dalla nascita di un grande uomo di teatro come Pietro Garinei, viene riproposto un nuovo allestimento che sarà ispirato a quello originale firmato dalla ditta G&G con il famoso girevole che rappresenta di volta in volta la hall dell’albergo e le due camere da letto.
La versione attualizzata da Iaia Fiastri vede protagonisti Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti e la partecipazione di Paola Quattrini che per la terza volta interpreta il ruolo di Natalia, moglie dell'onorevole.
Com'è difficile tradire la moglie quando si è personaggi in vista, quando il tradimento si deve consumare in un albergo affollato e frequentatissimo e quando ci si mettono le coincidenze e gli intrecci: questa in sintesi la trama di "Se devi dire una bugia dilla grossa".
La commedia è ambientata in un albergo di lusso, dove il gioco delle porte ha facile presa, e dove l’incalzare della trama, densa d’equivoci e colpi di scena sempre più fitti, rende la vicenda ricca di divertimento e situazioni paradossali che stimolano la risata del pubblico.
Cooney ha scritto questa farsa usando tutti i trucchi, i colpi di scena, le gags, gli effetti speciali, gli equivoci, i battibecchi, i rossori, gli spaventi, gli armadi, i letti e le vestaglie del teatro nato per far ridere pur specchiandosi nei vizi e nelle ipocrisie della società che ci circonda.
Com’è oramai tradizione non raccontiamo la trama che si svolge – prendendo a prestito Feydeau – in un albergo del libero scambio. Basta la premessa: il sottosegretario De Mitri (Antonio Catania) convince, nonostante la presenza della moglie Natalia (Paola Quattrini), il suo segretario Girini (Gianluca Ramazzotti) ad organizzargli un incontro galante con Susanna (Paola Barale), segretaria della FAO.
E poiché proprio all’inizio il portaborse commette un errore di identità ne consegue una girandola di situazioni tutte legate dal filo doppio della risata.
Per ulteriori informazioni:
www.teatroverdifirenze.it