Da camorrista ad educatore di bambini, in mezzo una vita fatta di errori ma anche di riscatto. Raccontare Scampia e la malavita è difficile se non l'hai vissuto e a Davide Cerullo, che da lì proviene, viene bene soprattutto perché conosce quello che di buono esiste nelle famose Vele. Oggi è un autore di successo, ma soprattutto un educatore che vuole aiutare i bambini a non fare i suoi stessi errori e a schivare le sirene della camorra attraverso la creatività e la cultura. Eda Servizi, la cooperativa aderente al Consorzio Co&So, occupandosi di cultura è entrata in contatto con Davide e ha creduto fosse una grande opportunità poterlo conoscere meglio. Giovedì 20 febbraio 2020, alle ore 21.00, al Chiostro (via delle Panche 79 - Firenze) si terrà un incontro, moderato dal giornalista Stefano Fabbri, per conoscere lui e la sua straordinaria esperienza di vita attraverso il libro "Diario di un buono a nulla" (Società Editrice Fiorentina, 2016).
"Un incontro a cui teniamo particolarmente per il forte messaggio di umanità che porta con sé. Esperienze di vita come quella di Cerullo valorizzano il lavoro di educatore da ogni punto di vista, lo rende patrimonio comune e dalla forte valenza sociale. Lavorare in luoghi di frontiera, con un passato pesante sulle spalle, investendo sui bambini è il segno di speranza più bello per il futuro. La sua capacità di raccontare, rende la narrazione un potente strumento comunicativo e al tempo stesso educativo".
Francesca Caderni - presidente di Eda Servizi
"Davide non scrive per istinto, per dote avuta in sorte, ma per conquistato titolo di autore. Le sue storie fanno alzare gli occhi dalla pagina e danno a chi legge un lancio nei suoi propri ricordi. Le sue storie suggeriscono al lettore quello che ha di sé dimenticato. Così questa lettura è doppia, il diario di Davide rimanda a quello mai tentato del lettore. Succede a me la mescola improvvisa dei giorni suoi coi miei".
Erri De Luca - scrittore che ha curato l'introduzione del libro
"Se un giorno Scampia non ci fosse più, o, meglio, non ci fosse più quella Scampia delle Vele, della camorra, dei senza speranza, il luogo maledetto del degrado sociale, e magari avesse prevalso la Scampia onesta e dignitosa, che pure silenziosamente esiste, molti non saprebbero né più scrivere né più parlare di una Scampia diversa. Troppe volte in questi anni, soprattutto da Gomorra in poi, ci si è avvicinati a Scampia sperando di replicare con successo la denuncia-racconto di Saviano: non per cercare di capire questo complicato e difficile territorio, ma per sfruttare questo nuovo immaginario collettivo su Scampia come unica sede della camorra. A Scampia c’è un’umanità forte e silenziosa là dove gli ipocriti hanno costruito pregiudizi che separano dalla vita reale, dal cuore delle cose".
Davide Cerullo - autore
Dopo un'infanzia difficile ed essere stato arruolato giovanissimo dai camorristi, oggi Davide Cerullo ha una vita nuova: non ha lasciato Scampia e qui ha fondato l'associazione "L'Albero delle storie" che promuove progetti educativi per bambini e le loro famiglie.
Per maggiori informazioni: www.edaservizi.it