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mercoledì 25 dicembre 2024

Chille de la balanza: "Dialoghi di profughi" di Bertolt Brecht in scena a San Salvi

28-02-2020
Penultimo appuntamento della fortunata rassegna “Il Teatro dei Chille”, inaugurata con “Napule ‘70” due settimane fa. Dopo una lunga tournée in tutt’Italia, con unanimi consensi di pubblico e critica, i Chille de la balanza riportano a San Salvi venerdì 28 e sabato 29 febbraio 2020 alle ore 21.00 "Dialoghi di profughi", liberamente tratti dall’omonimo testo incompiuto di Bertolt Brecht.

Questa è un’opera autobiografica del 1940, oggi di sconcertante attualità: “Sempre mi è parso erroneo il nome che ci han dato: emigranti. Questo significa: espatriati. Ma noi non siamo espatriati volontariamente altro paese scegliendo. E nemmeno siamo espatriati in un paese, per restarvi, possibilmente per sempre. Siamo fuggiti, invece. Espulsi noi siamo, banditi. E non casa, ma esilio dev’essere il paese che ci ha accolti”.

Lo spettacolo si apre con Brecht (interpretato da Claudio Ascoli) che, in esilio in Finlandia, porta con sé solo i suoi unici e contrastati amori: Helene, Ruth e Margarete, sue collaboratrici artistiche e rispettivamente anche moglie ed amanti; e soprattutto il suo baule, pieno zeppo di manoscritti. Nel ristorante della stazione ad Helsinki lo trovano due giovani attori, interpretati da Matteo Pecorini e Rosario Terrone, lì arrivati per chiedergli un testo da mettere in scena: “La prima cosa che dovete imparare è l’arte dell’osservazione”, dice Brecht. D’un tratto, lo spazio si trasforma: il locale diventa un teatro dove Brecht è regista mentre i due attori, in prova, si interrogano, dialogando, sulle controversie della società. Così su Hystrio il critico Michele Pascarella presenta lo spettacolo: “Dialoghi di profughi andrebbe mostrato in ogni scuola, non solo di teatro, come esempio pulsante di un artigianato scenico rigoroso e lieto, pienamente leggibile e fortemente politico, in quanto teso a produrre conoscenza attraverso la stimolazione nello spettatore di una posizione critica (non solo mediante il contenuto, come accadeva nel teatro di propaganda). Il dispositivo costruito con visionaria sapienza da Claudio Ascoli e Sissi Abbondanza vede lo stesso fondatore di Chille de la balanza nel ruolo del drammaturgo e regista tedesco, a dirigere con asciutti gesti, come fosse un’orchestra, le due dedite Figure e la loro relazione con il collettaneo di testi brechtiani e con il pubblico. Uomo-teatro dalla lunghissima esperienza, Ascoli letteralmente modifica, con puntuali inserzioni a bordo scena, il significato linguistico di ciò che vi accade: se per lunghi frammenti si è portati ad immedesimarsi in quello che è dato a vedere, ogni emersione dalla penombra del regista-demiurgo trasforma quelle parole e quei gesti in puri segni. Forme in movimento: dalla rappresentazione alla presentazione. Un’ultima parola va spesa sulla semplicità di questo spettacolo profondamente popolare, sulla sua piena intelligibilità: i cambi netti di luce, la linearità delle coreografie, l’adamantina contrapposizione delle due Figure, l’umorismo elementare. Bellissimo”.

L’ingresso, come sempre a San Salvi, costa 12 €, ridotto coop/arci 10 €, carta studente della Toscana € 8.
I posti sono limitati: si consiglia una tempestiva prenotazione.

Informazioni ulteriori e prenotazioni: tel. 055 6236195 o whatsapp 335 6270739, mail a info@chille.it , sito www.chille.it