Il Conservatorio di Musica Luigi Cherubini di Firenze ha annunciato la sospensione dei concerti previsti in calendario.
Per ulteriori informazioni: www.conservatorio.firenze.it
Lunedì 9 marzo 2020, alle ore 17.00, presso la
Sala del Buonumore del Conservatorio di Musica Luigi Cherubini di Firenze (Piazza delle Belle Arti, 2) per il
progetto "Farulli 100" è in programma il concerto del
Quartetto di Fiesole: Alina Company, Simone Ferrari violini, Flaminia Zanelli viola, Sandra Bacci violoncello e Tiziano Mealli pianoforte, Fabrizio Merlini viola, Andrea Nannoni violoncello, con le musiche A. Webern "Langsamer Satz", J. Brahms "Sestetto per archi in Sib maggiore op. 18", A. Dvorak "Quintetto in La maggiore op. 81".
"Piero Farulli, un grande artista, oltre che a un grande maestro, per noi tutti era prima di tutto un grande esempio, dato che aveva compiuto missioni grandiose: il Quartetto Italiano e dopo la Scuola di Musica di Fiesole. Energia, generosità, passione, amore per la musica, concentrazione, sintesi, intensità, fiducia: una miscela unica che ha creato il “Miracolo Farulli”. Possedeva un’energia che sembrava non esaurirsi mai. Era come se la musica lo ricaricasse e, con generosità e trasporto incredibili, instillava l’amore per la musica agli allievi, al pubblico…a tutti! La sua passione trasudava da tutta la sua persona e aveva un grande potere di contagio che si poteva percepire non solo dalle sue parole, ma da un linguaggio paraverbale ricchissimo. La sua figura imponente era di grande carisma: aveva uno sguardo che poteva accarezzarti, come scuoterti, scavarti in profondità fino a farti male; il suo tono di voce da pacato, in un attimo debordava, poteva anche diventare un urlo spaventoso! Abbiamo sempre percepito un’intensità e una capacità di concentrazione eccezionali, che facevano sì che anche noi, durante le sue lezioni, dessimo tutto il meglio. Lui ci guidava durante le esecuzioni, cantava, parlava, urlava, muoveva le sue grandi mani, ci faceva cogliere al volo dei messaggi puramente emotivi: il risultato era fortissimo, immediato. Ed era questa la parte più bella e preziosa del suo insegnamento: rendere viva, vibrante la pagina scritta, nel rispetto più profondo della volontà dell’autore. Questo era lo scopo ultimo dell’esecutore e, grazie a lui, lo percepivamo come un traguardo raggiungibile! E poi la fiducia. Amava i suoi allievi e aveva fiducia nelle loro possibilità. Severissimo, intransigente, sentivamo però che faceva davvero il tifo per noi, che credeva in noi. Questa emotività così accesa gli regalava attimi d’ira, come momenti di grande tenerezza verso di noi, i suoi allievi. Come non buttarsi a capofitto nella costruzione della nostra personalità di musicisti, se un uomo così straordinario, un artista, un grande maestro, aveva così tanta fiducia in noi? Alla fine non si poteva fare a meno di crederci! Capita spesso, quasi ogni giorno di sentirsi ancora contagiati da questa sua forza straripante, sia in ambito concertistico, che didattico. E’ un esempio irripetibile che incredibilmente, continua a scuoterci, ispirarci, a farci pensare, evolvere, migliorare, anche dopo tanti anni. Cosa desiderare di più da un maestro? In questo giorno così particolare, in cui noi suoi allievi proponiamo pagine affrontate insieme a lui, ci fa piacere dirgli ancora una volta, con infinita gratitudine: Grazie Maestro Farulli!". Alina Company
Il progetto “Farulli 100” ha ottenuto il patrocinio di MiBACT, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, Comune di Fiesole, Università degli Studi di Firenze e LENS Laboratorio Europeo di Spettroscopia Non Lineare. È realizzato con il contributo di MiBACT, Fondazione CR Firenze, Fondazione Alimondo Ciampi e con il sostegno di Unipol, Terna, Enel, Intesa Sanpaolo, Poste Italiane, Erasmus + Agenzia Nazionale Indire e Unicoop Firenze, in collaborazione con Giunti Scuola, media partner Il Giornale della Musica e con l'adesione di Fondazione Ospedale Pediatrico Meyer.Per ulteriori informazioni:
www.conservatorio.firenze.it -
www.farulli100.com