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giovedì 21 novembre 2024

"Corpo di donna", le foto di Letizia Battaglia in mostra alla Crumb Gallery di Firenze

28-05-2020
Da giovedì 28 maggio 2020, Crumb Gallery (Via San Gallo, 191 r) sarà riaperta al pubblico, nel rispetto delle norme di sicurezza. Prosegue la mostra "Corpo di donna" di Letizia Battaglia, visitabile, con ingresso libero, nelle giornate di giovedì, venerdì e sabato, preferibilmente su appuntamento, chiamando il numero 347 3681894 o prenotandosi via mail crumbgalleryfi@gmail.com.

Letizia Battaglia (Palermo 1935), non ha certo bisogno di presentazioni, nel 2017 il New York Times l’ha citata come una delle undici donne straordinarie dell’anno. È riconosciuta come una delle figure più importanti della fotografia contemporanea non solo per i suoi scatti saldamente presenti nell’immaginario collettivo, ma anche per il valore civile ed etico da lei attribuito al fare fotografia.

A Firenze, espongo foto di nudi” dice Letizia Battaglia in una recente intervista. “Racconto la grandiosità, la bellezza e la dolcezza del corpo femminile. Non sexy o in pose da modella. Una ventina di foto fatte dagli anni Settanta al 2019. C'è la ragazza così come la donna di 70 anni che mentre scatto dice sono bella così come sono. Le ho fotografate con solidarietà e rispetto. A un fotografo si deve sempre chiedere rispetto, lui deve nobilitare la verità. La fotografia è un atto meraviglioso, come fare l'amore. Ma con rigore e senza vanità”.

"Corpo di donna", la sua prima mostra fotografica a Firenze, raccoglie ventitré opere fotografiche di formato diverso, tra cui molte inedite che toccano temi noti ma anche più intimi del suo percorso artistico.

Capelli rosa, occhi che brillano come quelli di una sedicenne, il sorriso di chi è davvero interessato alla vita e a chi le sta di fronte. Questa è Letizia Battaglia, la più nota fotografa di mafia, impegnata in un racconto senza fine che ha avuto inizio in maniera quasi casuale, come dice lei stessa, negli anni Settanta e Ottanta con gli scatti che l’hanno resa celebre, quelli dei morti ammazzati per le strade di Palermo, burattini con i fili tagliati, un rivolo di sangue che cola dalla bocca o dagli occhi, immagini crude ma che come nessun’altra sanno restituite il sapore di quegli anni amari.

Ma oltre a questi durissimi reportage, ha sempre documentato la vita della gente comune, per la strada, in case miserissime, in luoghi di lavoro, nei mercati, cogliendo, delle situazioni, soprattutto il movimento umano, l’espressione degli occhi, l’atteggiamento della bocca, in particolare delle donne e delle bambine. In questa mostra organizzata alla Crumb Gallery, i ventitré scatti esposti raccontano proprio questo aspetto della sua ricerca: le donne con immagini che le ritraggono nude, e ancora donne con scatti che alzano il velo per permettere allo sguardo di vedere proprio là dove altrimenti non si coglierebbe nulla. È questo l’occhio, dice Battaglia. Non la tecnica. Non la conoscenza. Ma la capacità di vedere davvero, stando alla distanza “di un pugno o una carezza”.

Letizia Battaglia ha da subito fortemente creduto nel progetto Crumb – una galleria per donne artiste diretta da donne – e ha scelto proprio questo luogo per la sua prima volta nel capoluogo toscano, offrendo con generosità i propri scatti a una realtà così nuova.

Letizia Battaglia inizia la sua carriera nel 1969 collaborando con il quotidiano comunista “L’ORA” di Palermo di cui, dal 1974 al 1991, dirige il team fotografico e fonda l’agenzia “Informazione Fotografica”. Fondatrice nel 1991 della rivista “Mezzocielo”, bimestrale realizzato da sole donne, è nella lista delle 1000 donne segnalate per il Nobel per la pace, nominata dal Peace Women Across the Globe.

Letizia Battaglia non è solo una fotografa: è stata anche regista, ambientalista, assessore dei Verdi con la giunta di Leoluca Orlando negli anni della Primavera Siciliana, deputata all'Assemblea Regionale Siciliana, editore delle Edizioni della Battaglia, cofondatrice del centro di documentazione “Giuseppe Impastato”.

È la prima donna europea ad avere ricevuto il Premio Eugene Smith per la fotografia sociale a New York (1985) e The Mother Johnson Achievement for Life a San Francisco (1999). Nel maggio 2009 a New York viene premiata con il “Cornell Capa Infinity Award”. The New York Times la nomina (unica italiana) tra le 11 donne più rappresentative del 2017.

Dal 2017 realizza il suo sogno inaugurando il Centro Internazionale di Fotografia, presso i Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, dove dirige e cura la selezione di mostre e incontri dedicati alla fotografia storica e contemporanea.

Per maggiori informazioni: www.crumbgallery.com