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mercoledì 25 dicembre 2024

Richard Powers vince la XIV edizione del Premio Gregor von Rezzori - Città di Firenze

29-05-2020
Il vincitore della XIV edizione del Premio Gregor von Rezzori - Città di Firenze è Richard Powers con "Il sussurro del mondo", traduzione di Licia Vighi (Edizioni La nave di Teseo).

Questa la motivazione con cui la giuria - composta da Beatrice Monti della Corte, Ernesto Ferrero (presidente), Andrea Bajani, Alberto Manguel, Maylis de Kerangal e Edmund White - ha assegnato il Premio a Richard Powers:

Il romanzo di Richard Powers, "The Overstory", pubblicato da La nave di Teseo con il titolo "Il sussurro del mondo", è un’opera monumentale per la sua architettura complessa che ricorda quella di una cattedrale o di una sinfonia, si potrebbe anche definire Omerica.
Margaret Atwood si è chiesta chi sarebbe stato Powers se fosse stato uno scrittore dell’Ottocento e non ha avuto dubbi. Sarebbe stato Herman Melville e avrebbe scritto Moby Dick. Qui al posto del mare c’è il mondo della natura, il popolo degli alberi, una comunità evoluta e intelligente, saggia ed equilibrata, che è alla pari con gli esseri umani anche perché ha la capacità di costruire un linguaggio e di scambiare messaggi. Per questo le storie dei nove protagonisti del romanzo si intrecciano a quella degli alberi in mezzo ai quali vivono. I boschi e le foreste d’America non sono una semplice cornice, uno sfondo di grande bellezza su cui commuoversi, ma veri protagonisti che affascinano il lettore.
In questo sorprendente romanzo le radici dei vari personaggi sono sparse per l’intero pianeta, dalla Cina alla Norvegia e all’India, fanno parte di una storia che ci riguarda tutti, tocca l’intero universo, assume un respiro cosmico.
Quest’opera sembra destinata a segnare una data nella storia della letteratura americana, ma fa anche pensare ad Omero per la vastità e diversità delle civiltà toccate nel suo viaggio: sia uomini che alberi, entrambi preoccupati dal quasi impossibile compito di salvare il mondo.

"Il sussurro del mondo" di Richard Powers
Patricia Westerford – detta Patty-la-Pianta– comincia a parlare all’età di tre anni. Quando finalmente le parole iniziano a fluire, assomigliano piuttosto a un farfugliare incomprensibile. L’unico che sembra capire il mondo di Patricia, sin da piccola innamorata di qualsiasi cosa avesse dei ramoscelli, è suo padre – “la sua aria e la sua acqua” – che la porta con sé nei viaggi attraverso i boschi e le foreste d’America, a scoprire la misteriosa e stupefacente varietà degli alberi. Cresciuta, dottorata ribelle in botanica, Patty-la-Pianta fa una scoperta sensazionale che potrebbe rappresentare il disvelamento del mistero del mondo, il compimento di una vita spesa a guardare e ascoltare la natura: le piante comunicano fra loro tramite un codice segreto.
Ma questo è solo l’inizio di una storia che si dipana come per anelli concentrici: intorno a Patty- la-Pianta si intrecciano infatti i destini di nove indimenticabili personaggi che a poco a poco convergono in California, dove una sequoia gigante rischia di essere abbattuta.
 "Il sussurro del mondo" è un’opera immensa, un appassionato atto di resistenza e impegno, un inno d’amore alla letteratura, al potere delle storie, alla grandiosità della natura.
Dalla motivazione del Premio Pulitzer 2019 per la Narrativa: “Un romanzo dalla costruzione geniale, rigoglioso e ramificato come gli alberi di cui racconta: la meraviglia della loro interazione evoca quella degli uomini che vi vivono accanto.”

Richard Powers è autore di dodici romanzi, ha ricevuto numerosi premi tra cui il MacArthur Fellowship e il National Book Award; vive ai piedi delle Great Smoky Mountains. "Il sussurro del mondo" (in originale "The Overstory") è in via di pubblicazione in 19 paesi. Per La nave di Teseo è in corso la nuova edizione delle sue opere.

Il Premio per la migliore traduzione in italiano è stato assegnato da Andrea Landolfi a Monica Pareschi per la traduzione di "Cime Tempestose" ("Wuthering Heights") di Emily Brontë, Einaudi.
Monica Pareschi è traduttrice letteraria e collabora con le principali case editrici italiane. Ha curato e tradotto tra gli altri testi di Charlotte Brontë, Edith Wharton, M.me de Lafayette, Doris Lessing, Willa Cather, James Ballard, Bernard Malamud, Paul Auster, Alice McDermott, Shirley Jackson, Mark Haddon, Jesmyn Ward. Nel 2019, per Einaudi, è uscita la sua traduzione di Cime Tempestose di Emily Brontë. Suoi racconti e interventi sono apparsi su blog, antologie e riviste. Nel 2014, per Italic Pequod, è uscita la sua raccolta di racconti È di vetro quest’aria (Premio Renato Fucini 2014, menzione speciale al Premio Arturo Loria 2014, finalista al Premio Bergamo 2015 e al Premio Letterario Internazionale Ceppo Pistoia 2016). È tra gli autori dell’antologia Vinyl, Morellini 2017. È docente a contratto all’Università Cattolica dove insegna traduzione letteraria. Vive a Milano, con suo figlio.

Per maggiori informazioni: www.premiovonrezzori.org  - www.santamaddalena.org