Celebri opere d’arte conservate a Firenze affiancate ad alcune delle storiche botteghe artigiane fiorentine. Un originale accostamento dal quale prende vita "
AMA Firenze" progetto promosso dall’
Associazione OMA - Osservatorio dei Mestieri d’Arte.
Cinque video, disponibili sul canale YouTube di OMA (
https://www.youtube.com/channel/UCetGOwe_e0oZTL4g6cXyn4g ),
approfondiscono l’opera d’arte e il lavoro artigiano che si ispira al repertorio storico artistico più famoso. Le pillole video sono state realizzate a cura di
Alessandra Bernabei, storica dell’arte e guida turistica da sempre appassionata di artigianato artistico che porta a conoscenza anche del proprio pubblico attraverso percorsi turistici dedicati alla visita delle botteghe artigiane fiorentine.
Nel dettaglio i video raccontano la storia, la tecnica, gli aneddoti dell'opera d'arte e la bottega artigiana fiorentina per mantenere viva l’attenzione nei confronti del patrimonio artigianale, offrendo un valido strumento per la conoscenza e valorizzazione del comparto artigianale quale patrimonio da salvaguardare e proteggere, soprattutto in un momento di grande crisi come quello attuale. L’opera ‘Ritratto di Eleonora di Toledo col figlio Giovanni’, di Agnolo Bronzino, è collegata all’orafo Paolo Penko che nella creazione del suo Pendente Melograna si è ispirato al frutto più popolare nell’arte tessile rinascimentale: la melograna dipinta nel vestito di Eleonora. Il dipinto di ‘Penelope al telaio’ di Giorgio Vasari, che si trova nel soffitto di una delle sale del Quartiere di Eleonora a Palazzo Vecchio, evoca il prezioso operato dell’Antico Setificio che dal 1786 muove telai con la medesima precisione e dedizione. È un dettaglio dell’ “Annunciazione Martelli” di Filippo Lippi, a richiamare invece la Moleria Locchi: in basso nel dipinto custodito nella Basilica di San Lorenzo troviamo un’ampolla, la cui tecnica di realizzazione, la mola su cristallo, è oggi mantenuta viva dalla storica bottega. Il dipinto di ‘San Girolamo nello studio’ del Ghirlandaio offre un collegamento con Giulio Giannini e Figlio. Alcuni elementi raffigurati, come i libri, gli inchiostri e lo scrittoio, ricordano infatti l’antica arte della scrittura e la carta marmorizzata, tecnica in uso ancora oggi nella bottega in piazza Pitti. Infine un’opera in commesso fiorentino all’Opificio delle Pietre Dure non poteva che associarsi a Scarpelli Mosaici, tra i pochissimi al mondo a portare avanti le tecniche del commesso di pietre dure.
“Proprio sulla scia del momento di difficoltà causato dal Covid-19 – afferma Luciano Barsotti, Presidente dell’Associazione OMA – Osservatorio dei Mestieri d’Arte – OMA intende rafforzare il suo messaggio di speranza e di aiuto agli operatori turistici, alle botteghe artigiane e agli esercizi storici”.
Per maggiori informazioni:
https://www.osservatoriomestieridarte.it