"
Quale è stata la tua àncora durante il lockdown?". È nato con questa domanda sui social network il progetto "
Storie di Àncore" del fotografo fiorentino
Antonio Viscido, professionista apprezzato da anni soprattutto nei settori spettacolo e cultura. L'intento è quello di raccontare il dopo emergenza, elementi e storie che ci hanno aiutato ad attraversare l'uragano e che ci stanno aiutando a ripartire.
Nel giro di pochi giorni hanno risposto in tantissimi, da ogni angolo d'Italia. E così dal progetto si è passati al viaggio: Antonio Viscido ha iniziato a girare lo Stivale – continuerà fino ad autunno - per ascoltare e fotografare chi ha voluto raccontargli la sua storia.
Il blog www.storiediancore.it che documenta il tutto è diventato un caso web, in centinaia leggono, commentano e chiedono di rivelare le proprie storie, alimentando la voglia di raccontarsi.
Sul sito sono pubblicati i “backstage” degli incontri, vengono svelati indizi per comprendere le storie, le àncore, senza mai esplicitarle realmente.
Spiega Antonio Viscido: “
Oggetti, persone, luoghi, azioni, idee, sogni… Ognuno di noi ha avuto la sua ‘àncora di salvataggio’ durante il lockdown. Da qui sono nate piccole/grandi storie che cerco di raccontare attraverso le immagini. L’isolamento prolungato può portare a perdere l'equilibrio, o ad avere paura di perderlo. L’àncora è un appiglio a cui aggrapparsi”.
“Storie di Àncore” diventerà una mostra itinerante e un libro.
Fotografo professionista e grafico editoriale,
Antonio Viscido si è formato da autodidatta seguendo soprattutto la grande passione per la musica. I suoi punti di riferimento, sin da piccolo, sono stati Armando Gallo, fotografo dei Genesis, e Guido Harari. Poi con Kevin Cummins e Anton Corbijn, i testimoni principali della scena inglese degli anni ‘80, è iniziata la sua predilezione per il bianco e nero. Ha collaborato a lungo con Rolling Stone Italia, adesso le sue foto sono pubblicate da Classic Rock Italia. Tra le tante esposizioni, spiccano il neverending project “
Ritratti senza posa”, dedicato al mondo dello spettacolo e della cultura, e “
There is a Light That Never Goes Out”, volti e figure illuminati da piccole sorgenti luminose, come i loro smartphone, computer o accendini.
Per maggiori informazioni:
www.storiediancore.it