A partire dal 31 luglio e per i mesi di agosto e settembre sarà possibile tornare a visitare su prenotazione, dopo la chiusura per l’emergenza sanitaria, il percorso espositivo “Natura Collecta, Natura Exhibita”, ospitato nel Salone Donatello della Basilica di San Lorenzo (piazza San Lorenzo, 9).
L’iniziativa, inaugurata lo scorso dicembre, offre una panoramica suggestiva sulla storia del collezionismo scientifico dal tempo dei Medici ai giorni nostri, attraverso l’esposizione di cento pezzi straordinari che offrono, ciascuno, una conoscenza nuova dell'uomo e della natura. Il percorso nasce dalla collaborazione tra l’Università di Firenze, l'Opera Medicea Laurenziana e la Parrocchia di San Lorenzo ed è stato promosso in concomitanza della chiusura temporanea per lavori del Museo “La Specola”.
L’accesso sarà organizzato tramite visite guidate su prenotazione, della durata di un’ora, programmate in quattro turni il venerdì e il sabato e in due turni la domenica ( tel. 055/2756444 edumsn@unifi.it ). Ulteriori visite potranno essere prenotate da gruppi precostituiti, in conformità con gli attuali orari del Complesso Mediceo Laurenziano. Le visite saranno svolte dagli operatori dei Servizi Didattici del Sistema Museale di Ateneo nel rispetto delle prescrizioni previste per l'emergenza Covid 19. Non sono previste visite il 9 agosto e nel fine settimana di Ferragosto (dal 14 al 16 agosto).
“Natura collecta, Natura exhibita” offre una selezione significativa di reperti del ricchissimo patrimonio conservato dal Sistema Museale dell'Ateneo fiorentino: dalla coppa di quarzo diaspro che porta incise le iniziali LAURMED (Lorenzo de’ Medici), al mantello di penne di Ibris rubra indossato dai sacerdoti del culto del dio Sole della popolazione precolombiana dei Tupinamba donato alla famiglia Medici; dalla coppia di scimmie leonine - raccolte da Giuseppe Raddi in Brasile nel 1817, inviato dal Granduca al seguito della principessa Leopoldina d’Asburgo, promessa sposa del principe ereditario Don Pedro di Braganza -, alle grandi tele ad olio di Bartolomeo Bimbi che raffigurano fiori e frutti, documentazione dell’affascinante connubio di arte e scienza di cui è stata testimone Firenze. Un’ampia sezione del percorso è dedicata alle famosissime cere de “La Specola”. Oltre a quelle anatomiche, sono esposte anche alcune pregiate cere botaniche. Alcune delle cere e dei tessuti esposti sono stati restaurati col contributo di Fondazione CR Firenze che si è anche impegnata nel sostenere i lavori di riqualificazione degli altri sotterranei della Basilica per renderli fruibili al pubblico.
Uno spazio speciale è dedicato alla figura del Beato Niccolò Stenone, vescovo e scienziato sepolto a San Lorenzo, le cui collezioni sono conservate dal Sistema Museale di Ateneo.
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