15 delle foto che compongono il libro
"Firenze 61" di Matteo Mascotto sono in esposizione da
sabato 8 agosto 2020 nella
libreria Libraccio di Firenze, in Via de' Cerretani 16r.
Le foto di Mascotto hanno una forza dirompente, una capacità, quasi metafisica, di farci confrontare con una parte nascosta di noi, costringendoci a riflettere e ripensare idee, valori, attitudini che credevamo eterni e immutabili: la pandemia di COVID 19 ha cambiato non solo noi, ma anche tutto ciò che ci circonda, spingendoci a cercare un nuovo senso al nostro agire, al nostro vivere, è un taglio slabbrato e sporco che ci divide da ieri.
Le sue immagini ci mettono di fronte, a volte in modo brutale, il senso della perdita che abbiamo vissuto in questi 61 giorni: perdita di luoghi, di vite umane, perdita di legami e rapporti affettivi, perdita di un mondo coi suoi rituali, che a volte permanevano, ma svuotati del loro senso perché invece che sulla prossimità, anche fisica, si basavano dalla mediazione di uno schermo.
Il fotografo vuole capire cos’è accaduto, aiutarci a ricordare quei giorni e le sensazioni conseguenti, soprattutto la solitudine che ad un certo punto sembrava essersi impossessata di noi. Vuole però anche che si ricordi come ne siamo usciti, come questo periodo c’ha arricchito, contribuendo a riscoprire qualcosa che sembrava perduto, qualcosa di così semplice che correvamo il rischio di darlo per scontato e dimenticarlo: il rapporto vero e reale con gli altri esseri umani.
La consapevolezza dell’altro e della sua importanza, dei legami di prossimità declinabili in mille sfaccettature, la gioia della condivisione della quotidianità in tutti i suoi piccoli gesti, sono proprio questi i valori di cui abbiamo riscoperto la centralità durante il lockdown forzato, riassaporandoli con la giusta lentezza.
E la speranza rinasce in ciascuno di noi, la speranza di un futuro migliore.
Matteo Mascotto si appassiona al mondo del cinema e della fotografia al termine del suo corso di laurea. Trasferitosi a Firenze, tra il 2013 e il 2020 scrive e dirige tre cortometraggi e un mediometraggio di cui l’ultimo, Mia, viene prodotto dalla società di produzione cinematografica Fair Play.
Per maggiori informazioni:
www.libraccio.it