Martedì 22 settembre 2020, presso il
PARC Performing Arts Research Centre Firenze (p.le delle Cascine, 7), è in programma "
Some disordered interior geometries" della
Compagnia Xe, con coreografia e interpretazione della coreografa e danzatrice
Paola Bedoni e con la partecipazione di
Clara Consolandi. A seguire il
Dance Wall, un'idea di
Maurizia settembri e curata dal visual designer
Tommaso Arosio.Di seguito il programma della serata organizzata da
Fabbrica Europa nel dettaglio:
Ore 21.00 - "
Some disordered interior geometries" (parafrasi sul ritrovamento di un corpo) si ispira al lavoro della fotografa
Francesca Woodman e ne indaga le principali sfumature artistiche come pretesto di studio e traduzione attraverso la danza. Il mimetismo, l’autoritratto, le citazioni all’arte classica, i riferimenti iconografici e cinematografici divengono spunto creativo ed emergono via via sul corpo di un’unica donna. Uno studio del corpo come strumento espressivo attraverso il quale filtrare l’immaginario e il mondo interiore del performer, trovare la reale necessità drammaturgica di un corpo, la sua urgenza creativa e raccontarla in modo essenziale. La coreografia è ritmo, spazio, respiro. È la restituzione di un gesto che nasce dal sentire e che si mostra come testimonianza reale di una storia.
La Compagnia Xe, diretta da Julie Ann Anzilotti, è sostenuta da Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, Regione Toscana e Comune di San Casciano Val di Pesa (FI).
Biglietti - intero 7€; ridotto 5€ Prevendite - Online su www.ticketone.it o presso PARC (P.le delle Cascine 7, Firenze) mar>dom ore 18.00-20.00.
Ore 22.00 > 23.00 - Dance Wall, un’installazione di video mapping immersiva ideata da Maurizia Settembri che Fabbrica Europa produce per la sala del PARC Performing Arts Research Centre.
E' il risultato di un processo di stratificazione e relazione ritmica dei materiali visivi elaborato da un software appositamente programmato. L’installazione attinge in tempo reale dai contenuti presenti nell’archivio storico del Festival, e li riproietta componendo e scomponendo le immagini, associandole per ricercare consonanze, interazioni inedite e nuovi ritmi. Dance Wall è un gioco di scambi tra il materiale performativo e gli automatismi della macchina: il palcoscenico si sposta sulle pareti ed entra in interazione sinergica con il linguaggio visivo secondo le logiche generative, in un dialogo costante ma sempre mutevole.
Ingresso libero
Per maggiori informazioni:
www.fabbricaeuropa.net
E.D.