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giovedì 21 novembre 2024

Firenze Jazz Festival: dieci concerti in Oltrarno e tra le colline

17-09-2020

Fino a poche settimane fa sarebbe stato impensabile progettare una quarta edizione, seppur ridotta, del Firenze Jazz Festival. Eppure, nonostante le difficoltà, il Festival Jazz della Città di Firenze torna dal 17 al 20 settembre 2020 con 10 appuntamenti in 7 luoghi simbolo. Ciò per ribadire, con tutte le precauzioni che questi tempi esigono, l'importanza della cultura, della musica e della socialità.

La rassegna prende il via giovedì 17 settembre per le strade dell'Oltrarno con L'Orchestrino: una brass band d'eccezione che si muove con la stessa facilità dal jazz di New Orleans all’improvvisazione libera che padroneggia col medesimo rigore storico sia blues Ellingtoniani che ritmi afro-cubani. Nato in seno alla fertile Livorno musicale, L’Orchestrino è composto da musicisti molto attivi nella scena jazzistica – in senso esteso – italiana, con interessi e collaborazioni illustri (Gianluca Petrella, Roy Paci, Amiri Baraka, James Newton, Tim Berne, Bobby Previte, John Tchicai, per citarne alcuni) in ogni genere musicale. Questa tendenza musicale onnivora permette al gruppo di spaziare moltissimo abbracciando con la stessa autorevolezza ogni stile, con un approccio fresco e creativo ed un forte riferimento storico e sonoro verso le classiche brass band del jazz. L'ensemble partirà davanti a Palazzo Pitti verso le ore 17.00 e farà una prima tappa alle 19.30 presso il Santa Rosa Bistrot e poi, alle 21.30, presso il Circolo La Rondinella del Torrino.

La prima giornata di rassegna prevede un ulteriore appuntamento presso il ristorante Le Tre Rane di Ruffino. Alle 20.00 una cena nella corte della locanda con prosecuzione alle 21.00 in compagnia del Nico Gori Hard Bop Trio. L'ensemble nasce intorno alla figura del clarinettista e sassofonista Nico Gori, musicista di levatura internazionale che vanta collaborazioni del calibro di Stafano Bollani, Fred Hersch, Vienna Art Orchestra, e molti altri; a completare la formazione un'affiatata ritmica composta da Manrico Seghi all’organo hammond e Vladimiro Carboni alla batteria. Il trio affronterà un repertorio di standards americani, proponendo un viaggio fra i vari stili del jazz senza farsi mancare incursioni (cena con concerto a 25 € su prenotazione ai numeri +39 3783050219/+39 055 6499712 oppure alla mail Hospitality@ruffino.it ).

Alle 21:15 in Sala Vanni spazio al Roberto Ottaviano UK Legacy (ingresso 13€ in prevendita/20 € alla porta). U.K. Legacy è il tributo di Roberto Ottaviano al sax, Michele Campobasso alle tastiere, Pierpaolo Martino al basso e Pippo D'Ambrosio, alla scena musicale inglese del jazz e del rock progressive anni '60 e '70. La Swinging London era una mecca attorno a cui gravitavano registi e attori cinematografici, scrittori, personaggi della moda e della pubblicità, punte d'avanguardia del vecchio continente che mescolandosi tra loro finivano per influenzarsi a vicenda. Nomi legati alla scuola di Canterbury come Robert Wyatt ed i Soft Machine, al rock visionario dei King Crimson, il British Jazz di Mike Westbrook e Keith Tippett e quello degli esuli sud africani, hanno segnato una stagione indimenticabile i cui frutti sono ancora freschi nella musica del secondo millennio, e ci ricordano ancora come certe dinamiche ed una forza appassionante non conosce l'affronto del tempo.

Venerdì 18 settembre gli appuntamenti proseguono presso Villa Strozzi: con ingresso gratuito alle 19.30, sul palco esterno della Limonaia si esibirà il Francesco Zampini Trio. Il giovane chitarrista toscano, da anni attivo sulla scena italiana e internazionale, a dicembre 2019 è stato selezionato come unico semifinalista italiano per il prestigioso International Guitar Competition, concorso promosso dall’Herbie Hancock Institute of Jazz. Si è esibito in Europa, Stati Uniti e Russia, ed ha al proprio attivo tre produzioni discografiche, delle quali due a suo nome. Con lui due musicisti di assoluto valore: Michelangelo Scandroglio, contrabbassista, compositore e band-leader e Mattia Galeotti, che da anni si esibisce in tutta Europa, vantando collaborazioni con grandi nomi del jazz internazionale. Tutti i brani in concerto, principalmente originali, sono collegati tra loro in quello che risulta essere un repertorio vario ed intrigante. La solida intesa tra Scandroglio e Galeotti arricchisce e completa gli arrangiamenti, e le composizioni, del leader Francesco Zampini. L’evento sarà ad ingresso gratuito, fino ad esaurimento posti.

La serata si conclude alle 21.30 nell’Anfiteatro di Villa Strozzi con Tinissima Quartet, un progetto di Francesco Bearzatti, accompagnato da Giovanni Falzone alla tromba, Danilo Gallo al basso elettrico e Zeno De Rossi alla batteria. Dopo progetti di grande impegno sia musicale che culturale che gli sono valsi i più alti riconoscimenti della critica (X – Suite for Malcolm del 2010 e Suite for Tina Modotti del 2008), Francesco Bearzatti ha rispolverato col suo Tinissima Quartet i tempi scapigliati, le sonorità dirompenti, gli arrangiamenti da attacco all’arrembaggio di alcune sue opere solistiche precedenti come Virus e Stolen Days. In seguito ai successi delle suite dedicate a Tina Modotti, Malcolm X, Woody Guttrie e dell'originalissimo Monknroll, il Tinissima 4tet di Francesco Bearzatti presenta una nuova biografia musicale: ZORRO. Le avventure dell'uomo mascherato più amato nel mondo che combatte il potere e si schiera con il popolo, suonate dal gruppo più passionale e militante degli ultimi 10 anni (ingresso 13 € in prevendita/20 € alla porta).

Sono ambientati nel magnifico scenario di Villa Bardini gli eventi in programma sabato 19 settembre. Alle 19 è protagonista il trio di Alessandro Lanzoni, con Enrico Morello e Gabriele Evangelista. Lanzoni è ormai una delle più importanti rivelazioni del jazz italiano e già da una decina di anni è all’attenzione di critica e pubblico per la profondità con cui esprime la sua poetica musicale.

Alle 20, mentre sarà in funzione il punto ristoro, Danilo Rea incontrerà il pubblico presentando il suo libro “Il jazzista imperfetto” , conduce la presentazione Alessandra Cafiero. La serata si conclude alle 21:30 con il concerto “solo piano” del sopracitato Rea, con il suo percorso nella canzone italiane da Morricone a De Andrè, interpretato con la consueta maestria. In questa dimensione il pianista trova il momento ideale per dare forma al proprio universo espressivo e al suo talento naturale per l’improvvisazione: le idee che convergono nelle performance sono delle più varie, dai capisaldi del jazz, passando per le canzoni italiane, fino alle arie d’opera (Alessandro Lanzoni Trio: ingresso 10/8€, se abbinato al secondo concerto 5€. Presentazione Libro: ingresso libero fino a raggiungimento capienza. Danilo Rea: ingresso 20€ + d.p.)

La chiusura del Festival, prevista per domenica 20 settembre, sarà condotta della coinvolgente e vivacissima Girlesque Street Band presso il Parco Villa Demidoff. Girlesque è la prima e unica street band italiana tutta al femminile. Si tratta di un progetto innovativo e accattivante nel panorama delle marching band il cui fenomeno dimostra una indiscutibile e graduale ascesa. Girlesque mantiene il format efficace del connubio fra sound e movimento ma lo reinterpreta con il linguaggio delle donne. Venti giovanissime musiciste sparse per tutta la Toscana che strizzano l'occhio alla Burlesque ma solo con qualche lontana reminescenza. Suonano ballano e giocano con la grinta e l'entusiasmo tipici di una street band che si rispetti ma senza scordare la grazia e l'eleganza del loro universo femminino (inizio ore 17.00 – ingresso gratuito).

Tutti i concerti avranno luogo nel pieno rispetto delle norme in vigore relative all’emergenza Covid. Sarà possibile seguire tutti gli eventi in diretta Facebook e Instagram grazie alla conduzione, come intervistatrice ed "inviata di backstage", di Alessandra Piscopo: attrice di teatro e cinema, nonchè presentatrice del Firenze Jazz Festival 2019. Un'iniziativa per conoscere al meglio gli artisti, le location ed le attività del festival giorno per giorno.

La documentazione fotografica del FJF è affidata ad Alessandro Cinque, fotoreporter attualmente con base Lima, che ha vissuto a lungo a Firenze. Nel 2019 ha ottenuto il primo posto nella categoria Issue Reporting Picture Story del POYi (Pictures of the Year International). Nello stesso anno è stato selezionato come finalista dello Eugene Smith Grant e dell'Alexia Foundation Grant. A dicembre 2019 è iniziata la sua collaborazione con Reuters mentre nel 2020 ha vinto il “Focus on the story” Grant.

Il FJF è realizzato in collaborazione con il Comune di Firenze – Estate Fiorentina 2020 e con il contributo della Fondazione CR Firenze e degli sponsor Ruffino e Prinz. Organizzato da Centro Spettacolo Network con la direzione artistica di Enrico Romero, in partenariato con Music Pool e Musicus Concentus, gode del Patrocinio della Città Metropolitana di Firenze.

L'immagine grafica del FJF 2020 – realizzata da Chiara De Marchis Garofalo - è un omaggio alle origini del jazz che affonda le sue profonde radici nel dolore e nella schiavitù della comunità afroamericana. Dolore ancora oggi troppo presente per essere ignorato. Le quattro donne nere, le voci femminili delle cantanti jazz più grandi di tutti i tempi - Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan, Nina Simone e Billie Holiday - ci ricordano che la lotta intersezionale al razzismo e al sessismo ha ancora molta strada da fare.

Per maggiori informazioni: www.firenzejazzfestival.it