Mercoledì 9 settembre 2020 alle
ore 21.00, nel giorno del
Controanniversario dell’apertura del manicomio di San Salvi (via di San Salvi 12),
Franco Corleone presenta con l'autore
Antonio Esposito il libro "
Le scarpe dei matti", all'interno del festival "
Storie differenti".
Tra i seminterrati dell’ex manicomio civile di Aversa, si danno allo sguardo centinaia di scarpe accatastate. Cumuli di scarpe senza lacci, pezzi di storie smarrite, testimonianza di sentieri interrotti, abbandonati in quell’Altrove.
Nel libro il tentativo di riflettere su problematiche che intersecano i destini biografici di milioni di persone, le loro sofferenze e solitudini ma anche le istituzioni, i saperi, la gestione.
Nell'occasione, i Chille annunciano anche il vernissage di una singolare esposizione: saranno in mostra i disegni originali realizzati dai loro spettatori in occasione dell'evento on-line del 1° maggio. Ogni anno infatti in occasione del Calendimaggio, gli spettatori sansalvini erano invitati a disegnare un manifesto numero unico da far affiggere sui muri della città. Quest'anno, impossibilitati all’incontro fisico per il lockdown l'iniziativa è stata realizzata on line, con la partecipazione di quasi cento persone che hanno creato liberamente disegni, pitture, collage. Dall'apertura del Festival tutti sono invitati a portare materialmente i loro originali, per Ri-Creare Comunità! E per esproli, quale data migliore del giorno Contro-anniversario della nascita del manicomio?
Il manicomio a San Salvi fu inaugurato il 9 settembre 1890, anche se poi realmente operativo solo l'anno successivo. Nel settembre del 1890 il Dr. Algeri scriveva: "
Anche la colta e gentile capitale della Toscana ha un nuovo e grandioso manicomio, che venne inaugurato il giorno 9 del settembre u.s., e che, in omaggio alla memoria del grande alienista empolese, porta il nome di Vincenzo Chiarugi. Il vecchio Ospitale di Bonifazio che, se un tempo poté essere considerato come modello pel ricovero dei malati di mente, ora col numero straordinariamente accresciuto dei malati, e colle cresciute esigenze della tecnica manicomiale, non rispondeva più al suo scopo, era divenuto ognor più di disadatto o, diciamolo pure, non conveniente ad una città o ad una provincia come quella di Firenze, che ha così profonde il culto del bello e del buono, ed ha il vanto di tante e belle istituzioni di beneficenza."
Ingresso libero. Prenotazione consigliata: whatsapp 335 6270739; mail
info@chille.itPer ulteriori informazioni:
https://www.chille.itC.B.