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giovedì 21 novembre 2024

Il Ritratto di Dante del Bronzino in mostra alla Certosa di Firenze

11-10-2020
Domenica 11 ottobre 2020 alle ore 17.00 si inaugura la mostra "…con altra voce ritornerò poeta. Il Ritratto di Dante del Bronzino alla Certosa di Firenze". L'esposizione proseguirà fino al 31 Dicembre e sarà visitabile tutti i giorni (escluso il lunedì e la domenica mattina) dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00.

In netto anticipo sul fitto programma di appuntamenti che nel 2021 celebreranno il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri, nella suggestiva Pinacoteca della Certosa del Galluzzo (Via del Ponte di Certosa 1) la mostra propone in esclusiva l'esposizione del Ritratto allegorico di Dante Alighieri, dipinto nel 1532-1533 dal Bronzino e proveniente da una collezione privata fiorentina.

Il Ritratto allegorico di Dante campeggerà sul fondo della Pinacoteca della Certosa che sul lato sinistro ospita anche i cinque affreschi del Pontormo (dipinti intorno al 1523) raffiguranti le Scene della Passione, alla realizzazione dei quali collaborò appunto il Bronzino, mentre Firenze era ammorbata dalla peste. Sempre nella sala della Pinacoteca si potranno ammirare anche le copie in scala ridotta eseguite su tela da Jacopo da Empoli e da altri pittori fiorentini dell'Accademia delle Arti del Disegno intorno al 1582.

Si tratta quindi dell'imperdibile occasione sia di ammirare un'opera poco visibile - poiché proveniente da una collezione privata - in un ambiente coinvolgente e storicamente attinente, sia di riscoprire il fascino della Certosa fiorentina in cui per quasi sette secoli arte e devozione, cultura umanistica e Fede si sono sedimentate rendendolo un luogo dove «Quella quiete, quel silenzio e quella solitudine» tanto cari a Pontormo, fanno pari con la bellezza e l'indubbio interesse che suscita. Senza contare che, come sottolinea il curatore Antonio Natali, la mostra costituisce «una maniera per celebrare Dante ricordando con lui artefici illustri che nel Cinquecento ne furono ammiratori appassionati».

La mostra è ideata da Antonio Natali (già Direttore della Galleria degli Uffizi), con Alessandro Andreini, e organizzata sotto l'egida dell'Arcidiocesi di Firenze dalla Comunità di San Leolino, dall'Opera di Santa Maria del Fiore e dall'Opera di Santa Croce.

La Certosa del Galluzzo nacque per volontà di Niccolò Acciaiuoli nel 1342 ed era un palazzo adibito all'educazione culturale e religiosa di giovani fiorentini che si volgessero agli studi umanistici. Per questo motivo, per la mostra del Ritratto allegorico di Dante, si è scelta la Certosa di Firenze, che oggi tende a recuperare il ruolo di centro di formazione così come la vocazione umanistica.
L'opera esposta, è uno dei ritratti del poeta più lirici e vibranti, il Bronzino lo dipinse nei primissimi anni Trenta del Cinquecento per Bartolomeo Bettini, intellettuale fiorentino che aveva commissionato all'artista anche l'effigi (di cui al momento non c'è notizia certa) di Petrarca e di Boccaccio. In pratica, le tre voci eminenti d'una cultura letteraria che era già umanistica a tutti gli effetti. Inoltre la decisione d'esibire questo ritratto del Bronzino non è stata determinata solo dal suo tenore qualitativo ragguardevole: sulla risoluzione di farne il fulcro d'una memoria per Dante hanno pesato anche le relazioni forti che legarono il pittore alla Certosa.

Biglietti: 5 euro; nel prezzo è compresa anche la visita guidata della Certosa.

Maggiori informazioni: www.certosadifirenze.it

C.B.