I concerti diretti da John Axelrod sono annullati, ma l'Orchestra della Toscana ha deciso comunque di trasmettere il concerto in streaming in chiaro, aperto a tutti. È in programma venerdì 30 ottobre 2020 alle ore 21.00 sul canale YouTube: https://www.youtube.com/user/FondazioneORT
Biglietti e abbonamenti * Chi ha acquistato il concerto in abbonamento, potrà usufruire di un ingresso gratuito sulla prossima stagione di concerti in programma da gennaio 2021.* Chi ha acquistato il singolo biglietto del concerto (per il 29 o 30 ottobre) alla biglietteria del Teatro Verdi potrà usufruire di un voucher di pari importo al titolo di acquisto. Per ricevere il voucher è necessario chiamare al numero 055 0681726 o scrivere una mail a teatro@orchestradellatoscana.it * Per chi ha acquistato il singolo biglietto del concerto (per il 29 o 30 ottobre) tramite la piattaforma di vendita online, Ticketone.it a breve comunicherà sul proprio sito le modalità di emissione del voucher di pari importo al titolo di acquisto. Consultare il sito internet di Ticketone per ulteriori aggiornamenti.Il voucher ha una validità di 18 mesi dal momento dell'emissione e può essere utilizzato per l'acquisto di un nuovo evento dello stesso organizzatore attraverso lo stesso canale di vendita utilizzato in precedenza.
Lo statunitense
John Axelrod dirige l’
Orchestra della Toscana al
Teatro Verdi di Firenze (Via Ghibellina, 99) in un programma dalle suggestioni slave con
Smetana e Dvořák, fino al Triplo Concerto che
Beethoven concepì per il suo allievo prediletto, l'arciduca Rodolfo d'Asburgo.
John Axelrod è un uomo dalle tante virtù, eclettico e contemporaneo,
rappresenta la nuova idea della musica, è infatti appassionato sostenitore delle nuove generazioni di musicisti. Non solo sta a suo agio sul podio (il mestiere gliel'hanno insegnato Leonard Bernstein e Ilya Musin, che in Russia ha sfornato una marea di fuoriclasse della bacchetta), ma è anche intenditore di vini, narratore brillante e talent scout. Per esempio è stato lui a scoprire in un piccolo locale di Chicago, nel 1990, gli Smashing Pumpkins: Billie Corgan, il fondatore della band, lo colpì anche come affabulatore nel momento in cui gli disse che, per lui, “la musica è come un proiettile nel cervello”. Propose il gruppo alla RCA, che rifiutò di prenderlo in scuderia per via del nome: poi, però, quei discografici per nulla lungimiranti si mangiarono le mani. All'epoca Axelrod non faceva ancora il direttore d'orchestra. Lavorava come manager musicale. In seguito divenne il boss di un'azienda californiana del settore enogastronomico. Una passione, quella per la tavola, che perdura: scrive di vini e ristoranti su diversi quotidiani (“Corriere della Sera”, “El Mundo”) e sul suo blog “I am Bacchus”.
Tutto questo senza che la carriera musicale ne risenta:
al momento Axelrod è direttore principale a Siviglia, direttore ospite a Kyoto, texano, classe 1966, è
uno dei direttori più apprezzati e presenti sulla scena internazionale: ha diretto infatti oltre 165 orchestre nel mondo, 30 titoli d'opera e 50 prime assolute. “Per essere un buon direttore – sostiene Axelrod – ci vogliono la maturità e l'esperienza, non solo musicale ma anche di vita, per comprendere meglio quello che c'è dietro le note. Ma non solo. Dirigere è un atto d'amore ma anche una sfida. Quello che s’instaura tra il direttore d'orchestra e i musicisti è, prima di tutto, un rapporto umano: un legame che, proprio come le relazioni d'amore, necessita di una profonda e intima fiducia reciproca. Il direttore deve essere anche un bravo psicologo, avere attenzione e rispetto per le idee e la sensibilità dei musicisti, ma anche guidarli nel migliore dei modi”.
Con l'Orchestra della Toscana propone l'ouverture dalla “Sposa venduta”, il melodramma più celebre
di Bedřich Smetana, esponente principale della scuola compositiva cèca nel romanticismo. Cèco, ma di una generazione successiva, quella della seconda metà dell'Ottocento, è anche
Antonín Dvořák, che nella
Sinfonia “Dal nuovo mondo” mette in musica memorie e impressioni del suo soggiorno americano come direttore del Conservatorio di New York. In più si ascolta il
Triplo Concerto di Beethoven, protagoniste due prime parti dell'Ort (la 'spalla' Daniele Giorgi e il violoncellista Luca Provenzani) insieme a Jin Ju, pianista cinese che da anni abita a Firenze. La sua parte nel Triplo, Beethoven la concepì per l'allievo prediletto, e suo mecenate, l'arciduca Rodolfo d'Asburgo: toscano di nascita in quanto figlio del granduca Pietro Leopoldo, destinato a divenire arcivescovo metropolita di Olomouc, nell'odierna Repubblica Ceca, oltreché cardinale di Santa Romana Chiesa.
John Axelrod direttore
Jin Ju pianoforte
Daniele Giorgi violino
Luca Provenzani violoncello
Smetana, "La sposa venduta", ouverture
Beethoven, "Triplo Concerto per pianoforte, violino, violoncello e orchestra op.56"
Dvorak, "Sinfonia n.9 op.95 Dal nuovo mondo"
Per maggiori informazioni:
www.teatroverdifirenze.itC.D.B.