Nella storia bachiana dei Concerti per tastiera e archi, un capitolo a parte meritano i concerti per due, tre e quattro tastiere. Innanzitutto per la complessità dell’architettura dei suoni, non ultimo per l’imponente allestimento orchestrale che ne rende rara l’esecuzione. Da non perdere quindi il terzo e ultimo appuntamento di “
Universo Bach” dedicato proprio a queste pagine del compositore tedesco,
sabato 24 ottobre 2020 alle ore 21.00 all’
Auditorium di Santo Stefano al Ponte (Piazza di Santo Stefano, 5) a Firenze, nell’ambito dei "
Concerti della Liuteria Toscana".
Al fianco dell’Orchestra da Camera Fiorentina diretta da Mario Ruffini, si alterneranno giovani stelle del pianismo classico quali
Lorenzo Fiorentini, Pietro Iacopini, Lin Wang, Giacomo Innocenti, Ruggiero Fiorella, Leonardo Ruggiero, Fabio Fornaciari e Nicola Giaquinto. Il più giovane deve ancora compiere 18 anni, il più “anziano” ne ha 24, tutti provengono dal
Conservatorio Cherubini di Firenze, da Toscana Classica e da altri centri di formazione musicale della Toscana. Giovanissimi ma già lanciatissimi: alcuni ricoprono ruoli di docenza e nei loro curricula non mancano premi e riconoscimenti.
Aprono la serata i Concerti per due pianoforti e orchestra BWV 1060-1061-1062: il Concerto in do minore per due cembali BWV 1060 deriva dal Concerto per oboe e violino BWV 1060a, un fantasma del catalogo bachiano. Il Concerto in do maggiore per due cembali BWV 1061 è l’unico del gruppo a non attingere, con ogni probabilità, a lavori preesistenti: qui i due strumenti solisti operano uno stretto dialogo, limando spazio e importanza all’orchestra. Il Concerto in do minore per due cembali BWV 1062 deriva dal Concerto in re minore per due violini BWV 1043, ma forte è l’ordito della nuova tessitura strumentale: delizia sonora è il vasto Andante, uno di quei miracoli di semplicità incantata che costellano il catalogo bachiano.
Si aggiungono i due Concerti per tre tastiere, archi e continuo BWV 1063-1064, derivanti da Concerti per tre violini nello stile italiano. Il Concerto in re minore per tre cembali BWV 1063, trascrizione di un Concerto per tre violini perduto, è concepito nello spirito del concerto grosso e con procedimenti formali assunti in parte da Vivaldi e da altri maestri della scuola violinistica italiana. Il Concerto in do maggiore per tre cembali BWV 1064 deriva altresì da un precedente Concerto per tre violini: l’Adagio centrale si sviluppa su un “basso quasi ostinato” ed è uno dei più meditativi fra i tempi lenti dei concerti bachiani. Il finale, in stile fugato, vede al termine ciascuno dei tre strumenti solisti impegnato in una cadenza virtuosistica.
Per l’occasione, la sezione d’ archi dell’Orchestra da Camera Fiorentina suonerà strumenti storici della liuteria toscana, tra cui un violino Alfio Batelli del 1946.
Inizio concerto ore 21, biglietto 10 euro. Prevendite in corso nei punti
www.boxofficetoscana.it/punti-vendita e online e su
www.ticketone.it Il Festival dei concerti della liuteria toscana tra ‘700 e ‘900 è un progetto dell’Orchestra da Camera Fiorentina sostenuto da Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze. Il festival è realizzato grazie anche al contributo in “art bonus” di Intesa Sanpaolo. In collaborazione con Conservatorio di Musica Luigi Cherubini di Firenze, Centro Studi Luigi Dalla Piccola. Si ringraziano per l’ospitalità Comune di Firenze, Musei del Bargello, Auditorium di Santo Stefano al Ponte. Direzione artistica a cura di Giuseppe Lanzetta.
ProgrammaJohann Sebastian Bach
Concerto per due pianoforti e orchestra in Do minore BWV 1060
Concerto per due pianoforti e orchestra in Do maggiore BWV 1061
Concerto per due pianoforti e orchestra in Do minore BWV 1062
Concerto per tre pianoforti e orchestra in Re minore BWV 1063
Concerto per tre pianoforti e orchestra in Do maggiore BWV 1064
Per maggiori informazioni:
www.orchestrafiorentina.it -
info@orcafi.it