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mercoledì 25 dicembre 2024

"Archeologia invisibile a Firenze", le scoperte tra San Lorenzo, Santa Maria Novella e Fortezza

27-10-2020
"Archeologia invisibile a Firenze. Storia degli scavi e delle scoperte tra San Lorenzo, Santa Maria Novella e Fortezza da Basso" è il titolo del volume, a cura di Monica Salvini e Sara Faralli, pubblicato nel 2020 dalle Edizioni dell'Assemblea, la collana promossa e realizzata dal Consiglio regionale della Toscana.

Le testimonianze archeologiche rappresentano un livello di lettura delle città italiane la cui nascita risale nella maggioranza dei casi ad epoca pre-romana, romana o medievale. Le costruzioni o livelli di vita di epoca antica venuti in luce, oggi come in passato a seguito di lavori pubblici e privati, salvo rari casi, sono ricoperti, dislocati o rimossi diventando quindi invisibili alla comunità alla quale, invece, appartengono di diritto rappresentando il proprio background culturale. La non visibilità delle tracce antiche, che non deve essere comunque confusa con la perdita della loro memoria, dovrebbe piuttosto rappresentare la trama per la lettura dello sviluppo urbano. La perdita della memoria di ciò che si trova nel sottosuolo rappresenta una grave ferita alla cultura di una città. Proprio per questo gli sforzi degli archeologi e di chi si occupa di cultura, oltre la necessaria tutela, devono essere indirizzati a portare alla conoscenza di un più vasto pubblico quanto scoperto. A questo scopo è stato pensato il volume che illustra scavi recenti e recentissimi svoltisi nel settore della città compreso tra tre grandi poli: la basilica di San Lorenzo, la basilica di Santa Maria Novella e la Fortezza di San Giovanni. Ne è derivato una stratigrafia di “paesaggi” disposti fuori dalle mura, prima romane e poi medievali, occupati da una fitta rete stradale, da impianti industriali, artigianali e necropoli in epoca romana, dal tessuto urbano medievale compreso tra le due successive cinte murarie, duecentesca e trecentesca, nonché dalla “razionalistica” creazione di un vuoto urbano per far posto alla odierna stazione fiorentina.

Si tratta del secondo volume della trilogia "Firenze: vita e cultura dall’antichità a oggi", fortemente voluto dal Consiglio regionale per promuovere la conoscenza della storia del Palazzo Cerretani e di tutta l’area dove è collocato all’interno del centro storico della città. Questo testo, come tutta la trilogia, rientra nella sezione Studi, che comprende i volumi di massimo pregio, scritti da specialisti di settore o da accademici.

Per maggiori informazioni: www.consiglio.regione.toscana.it