In ottemperanza al DPCM del 3 novembre 2020 volto a contrastare l'emergenza Covid-19, a partire dal 5 novembre 2020, fino al 3 dicembre 2020, i musei civici fiorentini (compreso il Memoriale italiano di Auschwitz), e le mostre sono chiusi al pubblico.
Ogni sabato, domenica e lunedì sarà possibile fruire gratuitamente dell'accesso con
visita guidata al Memoriale Italiano di Auschwitz (Via Donato Giannotti, 75/81 - Firenze).
Monito per la memoria, simbolo tragico di una storia lontana che non deve tornare attuale, presso il centro Ex3 a Gavinana, il Memoriale italiano di Auschwitz, opera d'arte contemporanea collocata nell'ex campo di sterminio e poi smantellata, che qui ha trovato una nuova casa.
Le visite sono previste tutti i sabati e lunedì alle ore 10.00, 11.00, 12.00. E le domeniche alle ore 15.00, 16.00, 17.00.Il Memoriale degli Italiani fu voluto, progettato e collocato nel Blocco 21 del campo di Auschwitz dall'Aned (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti) grazie alla collaborazione di un eccezionale gruppo di intellettuali tra i quali spiccavano i nomi degli architetti
Lodovico e Alberico Belgiojoso, dello scrittore
Primo Levi, del regista
Nelo Risi, del pittore
Pupino Samonà e del compositore
Luigi Nono che produssero una delle prime installazioni multimediali al mondo.
Allestito ad Auschwitz nel 1979 e inaugurato nella primavera successiva, proprio 40 anni dopo è stato presentato a Firenze al termine di una lunga e dolorosa vicenda che ne ha portato prima alla chiusura al pubblico e poi alla minaccia di smantellamento da parte della direzione del museo.
Oggi quindi l'opera "è rinata" grazie a un complesso progetto che ha visto lavorare fianco a fianco Comune di Firenze, Regione, Ministero per i Beni e le attività culturali e la stessa Aned, proprietaria dell'opera, con il sostegno decisivo di organizzazioni come la Fondazione Cr Firenze, Firenze Fiera, Unicoop Firenze, Studio Belgiojoso, Cooperativa archeologia. K-Array, Tempo Reale.
L'Aned, infine, si è incaricata di progettare e realizzare una prima mostra sulla storia della memoria della deportazione italiana lungo i decenni, che ora è visibile al piano terra della struttura.Partecipazione gratuita su prenotazione:
info@muse.comune.fi.itC.B.