Sabato 13 marzo 2021, alle ore 11.00, l'attore e scrittore
Giuseppe Cederna parlerà del '
Viaggio' nel nuovo incontro del ciclo "
Le Parole del Vieusseux", promosso in occasione delle celebrazioni per il bicentenario della storica fondazione ospite di Palazzo Strozzi a Firenze.
Nel rispetto delle nuove normative anti-covid, l'appuntamento si svolgerà online sulla piattaforma virtuale Più Compagnia del Cinema La Compagnia, per poi rimanere disponibile per una settimana. I video saranno in seguito consultabili sulla pagina YouTube del Gabinetto Vieusseux, dove sono già disponibili tutti gli incontri precedenti.
Partiamo per un viaggio con Giuseppe Cederna che ci porterà dalla Cina alla Grecia, dalla Giordania all'India, attraverso le Alpi e il mar Mediterraneo. Ci prepariamo alla partenza, ci prepariamo al ritorno, mettiamo nello zaino le parole di poeti e scrittori: Chatwin, Herbert, Bouvier, Rimbaud... Cominciamo a vedere il viaggio come un amico, un compagno che nutriamo e incoraggiamo a crescere e a cambiare con noi. '
Anche un viaggio - dice infatti Cederna -
cresce, invecchia e poi, forse, muore. Ma appena nato è già grande. Capace di usare la testa, di farci e disfarci a suo piacimento. Fra un’ora il nostro viaggio, dopo mesi di gestazione, vedrà finalmente la luce. Ci riconoscerà? Assomiglierà almeno un po’ anche a noi? Ci vorrà bene? Ci aspettiamo grandi cose da lui.'Giuseppe Cederna è attore, scrittore e viaggiatore. Tra i protagonisti del film “Mediterraneo” di Gabriele Salvatores, premio Oscar 1992, in cinema ha lavorato con Scola, Bellocchio, Comencini, Monicelli, i fratelli Taviani, Soldini, Brizzi, Rob Marshall, Gianni Amelio. In teatro ha interpretato testi classici e moderni: da “Amadeus”, al “Giardino dei Ciliegi”, da Brecht alla Prima Guerra Mondiale in “L’ultima estate dell’Europa”, da “Mozart il sogno di un Clown”, alle migrazioni mediterranee di Gianmaria Testa in “Da questa parte del mare”, fino all’Odissea di Omero. Senza dimenticare le sue passioni poetiche e transumanti dall’Himalaya alle isole dell’Egeo passando per Leopardi, Kavafis, John Berger, Wislawa Szimborska e Whalt Whitman. Nell’ultima stagione Giuseppe Cederna è in scena con il “Tartufo” di Moliere regia di Roberto Valerio. Dalla fine degli anni Novanta si dedica anche alla scrittura: Il Grande Viaggio e Piano Americano ed. Feltrinelli e Ticino. Le voci del fiume, storie d'acqua e di terra, ed. Excelsior 1881.
Prima di stabilirsi a Firenze, Giovan Pietro Vieusseux viaggiò per i suoi commerci nell'Europa del Nord e in Tunisia, e al suo innato cosmopolitismo e la sua idea di progresso appariva ben chiaro quanto queste relazioni mercantili avessero implicazione nella cultura e nella specifica antropologia dei popoli. Su questi temi restano scritti e appunti di un certo interesse soprattutto nella rivista "Antologia", edita mensilmente da Vieusseux dal 1821 al 1833, dove viene riservato ampio spazio a relazioni geografiche, resoconti di viaggio, esplorazioni, descrizioni di usi e costumi di popoli de lontani paesi.
Ogni conferenza del ciclo "
Le Parole del Vieusseux" è dedicata a una illustrazione attualizzata di quanto espresso da ogni parola, con lo scopo di mostrare il percorso compiuto in quegli ambiti della vita civile dove la modernità della visione culturale di Giovan Pietro Vieusseux aveva inteso operare. Non tanto un contributo di ricerca storica, ma una dissertazione agile e comunicativa sul significato attivo di quelle parole nella società contemporanea, con esempi e riferimenti dettati dalla specifica identità del relatore e dei suoi interessi.
Il
Gabinetto Vieusseux è un'istituzione che da due secoli forma generazioni di lettori, a partire dall'apertura di una biblioteca che metteva a disposizione dei cittadini libri e riviste nelle varie lingue europee. La divulgazione e lo studio sono stati i mezzi scelti dal suo fondatore per sostenere le varie forme di progresso: civile, economico, scientifico, culturale. A volere il Gabinetto fu Giovan Pietro Vieusseux, un commerciante ginevrino colto e intraprendente, che decise di creare nella Firenze cosmopolita dell'epoca un luogo dedicato alla lettura dove trovare periodici italiani ma soprattutto pubblicazioni "d'oltre mare e d'oltre monte", tradotte per favorirne la diffusione. Il Gabinetto divenne il luogo per eccellenza in cui discutere, confrontarsi, conoscere e in breve tempo Vieusseux, grazie anche alla sua modernissima passione per la divulgazione e a una buona dose di determinazione, fu in grado di coinvolgere nel progetto le figure più brillanti dell'epoca, competenti non solo di letteratura, ma anche di scienza, agraria, pedagogia. É dunque sulle sue orme che si celebrano i 200 anni di attività, attraverso le parole più emblematiche della storia del Gabinetto Vieusseux e il loro significato nel nostro tempo.
Per maggiori informazioni e programma:
www.vieusseux.it -
www.cinemalacompagnia.it