Cos’è oggi un museo, quali sono i target a cui i musei si riferiscono e qual è il ruolo della tecnologia nella fruizione e nello sviluppo degli stessi. Sono questi i temi trattati nel volume
“Musei, pubblici, tecnologie” edito da Pisa University Press e curato da Valentina Gensini per Mus.e, storica dell’arte e attuale direttore artistico del MAD - Murate Art District di Firenze, con l’introduzione di Roberto Ferrari e il contributo di artisti, studiosi e ricercatori che lavorano in istituzioni museali italiane e straniere.Il volume, la cui pubblicazione è promossa dal Comune di Firenze, nasce a seguito di un convegno tenutosi al Museo Novecento di Firenze nel dicembre 2016 – periodo in cui Valentina Gensini era alla guida del Museo - e
si articola in modo problematico intorno ai tre grandi temi, di estrema attualità, riportati nel titolo: musei, pubblici, tecnologie.“I musei, luoghi fondamentali di conservazione del patrimonio, apprendimento, intrattenimento, oggi sono letti soprattutto come luoghi di riconoscimento e creazione di una comunità: museo al plurale, oltre l’abusata – e ormai obsoleta – antitesi tra museo tempio e museo forum – spiega Valentina Gensini nel suo saggio all’interno del testo -.
I pubblici, giacché il museo nasce per un pubblico e l’arte nasce per un fruitore: una comunità che ancora una volta non è singolare e univoca ma plurale, portatrice di ricchezza, cultura, valori globali, sensibilità locali, di genere e generazionali. Le tecnologie, molte e varie, costituiscono oggi un medium nuovo e imprescindibile per la valorizzazione della cultura, da usare con grande consapevolezza e grande cautela”.Nel trinomio Musei Pubblici Tecnologie il tema fondamentale che emerge con grande forza e attualità è quello dell’accessibilità, con i suoi molteplici significati: l’accesso al Patrimonio, bene comune da preservare e valorizzare in una logica inclusiva, che lo renda fruibile fisicamente, ma anche intellettivamente, attraverso la lettura e la comprensione delle opere e dei documenti, con un percorso di abbattimento delle barriere non solo architettoniche ma anche culturali; lo sviluppo del pubblico (audience development) non come mission quantitativa, ma nel segno di una cultura che rivendica il diritto di qualunque essere umano ad avere accesso all’arte e alla conoscenza; il coinvolgimento del pubblico (audience engagement) non all’insegna di un banale ampliamento dell’utenza, ma al fine di stimolare i visitatori come protagonisti di un’esperienza (estetica e intellettuale) attentamente costruita dagli storici dell’arte che curano il museo e il suo patrimonio.
I tre macrotemi del titolo sono articolati all’interno del volume in tre diverse sezioni: la prima, introdotta da Maria Vittoria Marini Clarelli - Storica dell’arte e Direttore servizio I - Ufficio studi. Direzione generale educazione e ricerca del MiBACT - pone interrogativi di natura metodologica e ontologica sul rapporto tra musei e tecnologie. La sezione introdotta dal contributo di Francesca Velani, Direttore del LuBeC - Lucca Beni Cul- turali, presenta casi studio e approcci adottati in diversi contesti nella sperimentazione delle tecnologie all’interno di musei, con il fondamentale contributo di esperti ICOM e dell’Università.
L’ultima sezione, introdotta da Valentina Gensini, affronta infine il tema trasversale della presenza degli artisti quali mediatori di singolare intelligenza tra il patrimonio e il pubblico. I contributi all’interno del volume sono firmati da: Patrizia Asproni, Lucia Cataldo, Maria Vittoria Marini Clarelli, Alberto Del Bimbo, Irene Di Ruscio, Perla Gianni Falvo, Vincenza Ferrara, Alessandra Ferrini, Manuela Fusi, Valentina Gensini, Antonella Guidazzoli, Maria Chiara Liguori, Anna Maria Marras, Paolo Mazzanti, Elena Mazzi, Sarah Dominique Orlandi, Robert Pettena, Cesare Pietroiusti, Alfredo Pirri, Dario Scarpati, Antonia Silvaggi, Anna Soffici, Maria Rosa Sossai, Francesca Velani, Valentina Zucchi.
Per maggiori informazioni:
www.murateartdistrict.it C.D.B.