Da giovedì 21 a domenica 24 Gennaio l'appuntamento annuale con Arte Fiera si trasferisce online e diventa "Playlist": non una fiera digitale, ma
uno sguardo trasversale sulle arti basato sull'idea di selezione d'autore. Una mostra digitale composta da libri, film, dibattiti, mostre. "Playlist" è un'iniziativa digitale basata sull'idea di "selezione a cura di". Generalmente, la parola "playlist" indica una sequenza di brani musicali compilata da un DJ o un musicista; per estensione, è stata usata per indicare un formato molto popolare nella cultura contemporanea, quello della "lista dei preferiti", in cui ciò che attrae è tanto il contenuto proposto, quanto chi lo propone.
La fruizione delle Playlist è gratuita: un omaggio di Arte Fiera al suo vasto pubblico - addetti ai lavori e semplici appassionati, neofiti e habitué.
L'iniziativa è trasversale:
sarà possibile trovare mostre d'arte moderna e contemporanea proposte dalle gallerie che hanno partecipato ad Arte Fiera 2020 (più alcuni ospiti) ma anche conversazioni, film, libri che parlano di arte; arte del presente e del passato, moda e design. Le figure che hanno proposto le loro playlist non sono solo critici, curatori e artisti, ma anche personalità della cultura in generale: un regista, uno scrittore, un'esperta di editoria per ragazzi, una collezionista di moda.
Le iniziativeIn mostra - "Zig Zag tra le opere in compagnia di Stefano Arienti"Stefano Arienti in occasione di "Playlist" ha esplorato - a distanza, sul suo computer - la collezione permanente del MAMbo (Museo d'Arte Moderna di Bologna), inclusa la parte non esposta, e
ha scelto un'ottantina di opere, dagli inizi del XX secolo ai giorni nostri, che lo hanno colpito. La sua selezione è introdotta dall'artista stesso. Le opere - molte delle quali poco note, insolite, curiose - sono suddivise in piccoli gruppi, non in base alla cronologia e alle scansioni della storia dell'arte, ma secondo criteri mutevoli e capricciosi: la ricorrenza di una forma, di un colore, di un tema, eccetera. Il carattere ludico di queste mini-sezioni si annuncia già nei loro titoli: "Cosmicomiche", "Baracche sopraffine", "Che cubo!" e molti altri. È un gioco, ma un gioco intelligente: un tentativo di guardare l'arte con immediatezza, senza le griglie interpretative della storia dell'arte e, come specifica l'artista nel titolo del suo percorso, "senza giudizio".
In libreria - "Letture on demand"Negli ultimi anni, il bookshop di Arte Fiera è stato curato da Librerie Corraini, progetto di un editore dal vasto catalogo (non solo di libri, ma anche di multipli) e libraio con il gusto per tutto ciò che stimola l'intelligenza. Che cosa vi piacerebbe vedere nel bookshop Corraini? Che titoli proporreste ad altri lettori, ugualmente appassionati d'arte? Queste sono le domande rivolte ad otto lettori d'eccezione: non solo un critico (
Paola Ugolini) e un direttore di museo (
Luca Lo Pinto), ma anche uno scrittore appassionato d'arte (
Tiziano Scarpa), un erudito poliedrico
(Luca Scarlini), un curatore specializzato nella storia del design (
Beppe Finessi), un visionario regista teatrale (
Romeo Castellucci), una collezionista d'arte e di moda (
Cecilia Matteucci), la exhibition manager della Bologna Children's Book Fair (
Elena Pasoli). Ciascuno di loro ha consigliato (e introdotto con un podcast) cinque titoli: saggi e monografie sull'arte, naturalmente, e poi, conformemente agli interessi dei selettori, titoli che parlano di arte applicata, di antropologia, di cinema, libri per bambini, romanzi… Quaranta libri che, nel loro insieme, costituiscono una biblioteca d'arte singolare ed eterodossa, capace di incuriosire e fornire nuovi spunti anche ai lettori più smaliziati.
In sala - "Visioni d'arte a 360°"Ogni giorno dell'iniziativa
il Direttore della Cineteca di Bologna, Gian Luca Farinelli, proporrà agli amici di Arte Fiera un lungometraggio in streaming, visibile gratuitamente negli orari indicati. Tutti i titoli scelti hanno a che fare con l'arte, tutti rientrano nella categoria del documentario, tutti hanno un legame più o meno diretto con l'Italia; a parte questo, sono profondamente diversi fra loro. Troviamo un ritratto di un grande artista della seconda metà del '900,
Emilio Vedova ("Emilio Vedova. Dalla parte del naufragio" di
Tommaso Pessina, 2019); una panoramica dell'arte in Italia in un decennio cruciale del dopoguerra ("La rivoluzione siamo noi" (Arte in Italia 1967/77) di
Ilaria Freccia, 2020); un viaggio nell'arte urbana a partire da un festival, quello che si è tenuto a Grottaglie, in Puglia, dal 2008 al 2012 ("Fame" di
Giacomo Abbruzzese e Angelo Milano, 2018); un ritratto-intervista a un artista iraniano in esilio a Roma, che Farinelli non esita a definire "
uno dei più bei film sull'arte che io abbia visto" ("Fifi howls from happiness" di
Mitra Farahani, 2013). In soli quattro titoli, una visione dell'arte eclettica, eterogenea, a 360°.
In conversazione - "Dialoghi a distanza"Nell'ambito di "Playlist" il programma di talk che
Flash Art cura da due anni per Arte Fiera si trasforma in un
palinsesto di video che testimoniano conversazioni avvenute a distanza fra i loro partecipanti; non solo critici d'arte ma anche attori della cultura contemporanea in generale. Le conversazioni si concentrano su alcuni temi venuti alla ribalta nell'anno appena trascorso e, a partire da questi, si interrogano su scenari futuri. Si parlerà del lascito intellettuale di
Germano Celant, scomparso proprio nel 2020, con
Luca Cerizza, Eva Fabbris e Italo Rota, moderati da
Andrea Viliani; dei legami sempre più fitti fra arte e moda con
Gea Politi e le designer
Giulia e Camilla Venturini del brand Medea; degli scenari post-Covid con
Stefano Boeri ed Emanuele Coccia, moderati da
Cristiano Seganfreddo; e infine di display, un concetto che accomuna discipline diverse, con
Anna Franceschini e Alessandro Bava, moderati da
Vincenzo di Rosa. In galleria - "Una vetrina digitale per gallerie"Ttutti gli espositori del 2020 sono stati chiamati a presentare contemporaneamente sul sito di Arte Fiera la loro mostra in corso, oppure l'ultima allestita, oppure ancora quella che stanno per inaugurare. Non è in alcun modo una fiera online; è un'iniziativa concentrata esclusivamente sulla programmazione delle gallerie nelle loro sedi. Una
"vetrina digitale" per ampliare la visibilità delle mostre, dopo un anno in cui, a causa della mobilità ridotta - o dell'impossibilità di spostarsi tout court - questa visibilità è stata drasticamente limitata. Dato il carattere inclusivo e "di servizio" dell'iniziativa, agli espositori di Arte Fiera 2020 si sono aggiunte per l'occasione una ventina di gallerie italiane (o straniere con una sede in Italia) invitate dal Comitato di Selezione di Arte Fiera.
Per maggiori informazioni:
www.artefiera.itC.B.