Quello della violenza è un problema reale, che, però, solo in tempi recenti ha acquistato dignità giuridica. Ma che cos’è, esattamente, la violenza? Come si espleta? Come si contrasta? Come si può intervenire onde evitare una tragica deriva? Quali sono i comportamenti da adottare nei confronti delle vittime? E nei confronti dei carnefici? "
Vittime di violenza, storie di ordinaria quotidianità", il libro di
Elisa Caponetti edito da
Albatros, nel rispondere a queste domande e attingendo ai fondamentali contributi dell’Avv. Maria Letizia Sassi e del Questore Ricifari, offre notevoli spunti di riflessione e importanti testimonianze, intese, in particolare, a comprendere che cosa spinga tante donne e uomini a non denunciare e come si possa fare prevenzione in un ambito così complesso.
In un’epoca in cui tutto sembra essere permesso, consentito ed addirittura sollecitato, diventa sempre più difficile differenziare ciò che è normale da ciò che non lo è. E così delimitare un confine tra normalità e patologia diviene a volte davvero arduo e labile. Assistiamo ormai quotidianamente a talmente tante e diverse forme di violenza che sembriamo esserne quasi assuefatti, ritenendo alcuni agiti normali quando invece non lo sono. L’aggressività fa talmente tanto parte dei nostri giorni che diventa difficile riconoscerla in tutte le sue forme e riuscire a ribellarsi. Basti anche pensare ad alcuni testi delle canzoni che inneggiano a soprusi e atti di ferocia inauditi o a quanto accade per strada, dove le scene di prepotenza sono all’ordine del giorno, dove taluni automobilisti alla guida sono facili alla perdita di controllo, o ancora, a ciò che accade troppo spesso nelle scuole, in tv, in famiglia, sul lavoro, verso i soggetti ritenuti più fragili e deboli, individualmente o in gruppo, sul web in anonimato o a volto scoperto e in alcune chat dove si incute un vero e proprio terrore esaltando agiti di odio e aggressività. 13 Eh, già! Ormai ogni giorno assistiamo a fatti di cronaca delittuosi, dove si consumano agiti violenti, tra entrambi i sessi, in tutte le culture ed a tutte le età. Bambini bulli, adulti stalker, uomini che rappresentano le Istituzioni e che commettono azioni delinquenziali (vedi i recenti fatti dei carabinieri della caserma di Piacenza, accusati di gravissimi reati), infanticidi, uomini maltrattanti e via di seguito. Pur trattandosi di forme diverse di violenza, vanno tutte condannate. L’aggressività deve ritenersi un atto criminale contro l’intera collettività oltre che verso il singolo individuo che la subisce. Spesso, invece, si è incapaci di distinguere il bene dal male, il giusto dall’ingiusto. Nulla sembra essere chiaro e definito. E a volte chi deve proteggere non lo fa.
Elisa Caponetti è laureata in Psicologia e specializzata in Psicoterapia di Coppia e Familiare. Da sempre appassionata alla Psicologia Giuridica e alla Criminologia, per questo ha arricchito il suo percorso di studi coltivando una formazione integrata su più livelli e dando ampissimo spazio alla propria preparazione e maturazione professionale. Tantissimi sono gli studi specialistici, i corsi di formazione effettuati e i master, consapevole che per poter garantire un livello di professionalità elevata, sono estremamente importanti l’aggiornamento e la formazione costante. La solidità del sapere e della conoscenza sono elementi imprescindibili. Svolge l’attività di Consulente Tecnico d’Ufficio e Perito del Tribunale. È Consulente Tecnico di Parte nei procedimenti Civili, Penali e Minorili. Pratica attività di Psicoterapia rivolta ad adulti, coppie e famiglie. Nel corso della sua carriera ho svolto diversi incarichi Istituzionali e collaborato con la Polizia di Stato. Ha effettuato interventi volti alla tutela, cura e riabilitazione psichica dei minori vittime di maltrattamenti ed abusi. L’impegno costante nel percorso lavorativo le ha permesso di sviluppare e incentivare competenze specialistiche di elevato e rigoroso profilo scientifico. Cerca costantemente di tutelare e promuovere la professione dello Psicologo, salvaguardandone la specificità e la qualità della carriera. Contribuisce dinamicamente al dibattito scientifico italiano sui diversi temi della psicologia, sia attraverso pubblicazioni che organizzando convegni e giornate di studio, cercando di promuovere e diffondere una maggiore cultura della professione, convinta della necessità di un confronto tra Colleghi e consapevole del valore aggiunto che da ciò ne consegue. Da tantissimi anni è ospite dei più importanti programmi su tv nazionali (Rai, Mediaset, La7, Sky) e radio. Interviste su quotidiani e settimanali nazionali.
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