È disponibile in libreria e negli store digitali il libro "Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare, Storia di un'eccellenza italiana", dedicato alla storia e all'importanza dello stabilimento fiorentino. Il volume è edito da
Apice Libri, a cura del
Colonnello Antonio Medica, del
Primo Luogotenente Camillo Borzacchiello e del Dottor Matteo Cecchi. La prima
presentazione ufficiale si terrà online venerdì 26 febbraio 2021. L'evento rientra nella serie di appuntamenti dedicati alla
Giornata Mondiale delle Malattie Rare.Dagli albori dello stato italiano ad oggi, dall'intervento dopo le calamità naturali alle emergenze sanitarie odierne, nei contesti di guerra e di pace.
L'officina farmaceutica dello Stato italiano si racconta. Il nuovo libro
illustra la genesi, il trasferimento, lo sviluppo, le attività, l'importanza dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare. Ripercorre anche il profondo legame con la città Firenze, legame che si è visto soprattutto nel momento del bisogno, come dopo la tragedia dell'alluvione del 1996. Una lunga storia che rende lo stabilimento di via Reginaldo Giuliani
un'eccellenza fiorentina apprezzata a livello italiano e internazionale. Una storia che merita di essere conosciuta e riconosciuta.
"Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare, Storia di un'eccellenza italiana" è impreziosito, inoltre, dalla presentazione a cura del Sindaco di Firenze Dario Nardella, del Direttore Generale dell'Agenzia Industrie Difesa
Nicola Latorre e di
Nicola Sebastiani, Ispettore Generale di Sanità Militare e dalla postfazione redatta dalla nipote de "il Padre del Chinino di Stato"
Dott.ssa Emma Martinotti.ll Farmaceutico Militare è una realtà sempre in prima linea per tutte le emergenze, sia straordinarie, come dopo i terremoti del Friuli e dell'Irpinia, sia quotidiane. E le emergenze di oggi sono sì la lotta al Coronavirus, alla quale il Farmaceutico sta contribuendo attivamente fin dai primi mesi, ma anche le malattie rare. È proprio in questo campo che lo Stabilimento si è dimostrato oltremodo presente garantendo a molte persone la continuità terapeutica, grazie alla produzione e alla consegna di farmaci orfani come Niaprazina – Mexiletina – Tiopronina – D-Penicillamina. E la tempestività nell'assunzione di questi farmaci può fare la differenza. Proprio per rimarcare l'impegno nel garantire la continuità terapeutica,
domenica 28 febbraio 2021, in occasione della XIV Giornata Internazionale delle Malattie Rare, lo stabilimento di via Reginaldo Giuliani sarà illuminato. L'illuminazione è fornita dalla ditta fiorentina
SILFI S.P.A. con il Patrocinio del Comune di Firenze. Collabora all'iniziativa anche Teleidea Impianti.
Gli autori e i curatori
Matteo Cecchi è nato nel 1976 a Firenze, dove vive e scrive romanzi, saggi storici e monografie d'arte. Laureato in Estetica, collabora con le istituzioni cittadine. Fra i suoi libri: Il bicchiere peggiore possibile (2010), Giotto. Un nuovo concetto di spazio e di realtà (2011), Non sarò mai vecchio (2013), Rossano Bettini. Una bella storia italiana (2015), Palazzo di Valfonda. Delizia e magnificenza (2015), Palazzo Bartolini Salimbeni (Istimatissima architettura, 2015 – Bello oltra modo, 2020), Firenze romantica (2016), Rosss Opera (2017), Fondazione Biagioni Borgogni (2018), Ridere. Storia della comicità fiorentina da prima di Boccaccio a dopo Pieraccioni (2018), Lo Strippapelle. Storia comica della cucina toscana (2020) e Siamo (in) Tempo (2020). Per Apice Libri ha pubblicato Guida agli orrori di Firenze (2016), Foto Fiorenza (2016) e Domenico Ghirlandaio. Dalla natura fatto per esser pittore (2018).
Camillo Borzacchiello nasce a Sant'Antimo (NA) nel 1969. In servizio presso lo S.C.F.M. dal 1991, è Primo Luogotenente Supporto "Sanità" Infermiere dell'Aeronautica Militare. Nel 2017 è insignito dell'onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana. Oggi copre il ruolo di Capo Sezione Assistenza Sanitaria. È responsabile dell'unità operativa Richiesta Farmaci Orfani e Cannabis Terapeutica. È Capo sezione Immagine e Comunicazione istituzionale e rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. È membro del consiglio direttivo dell'Associazione Nazionale della Sanità Militare di Firenze. È autore di abstract e di monografie, organizzatore di conferenze informative sul servizio trasfusionale, sulle malattie rare e sui farmaci orfani, sulla sanità militare, sul ruolo strategico dello S.C.F.M. Nel 2000 organizza il primo seminario infermieristico "Nuove responsabilità per la professione infermieristica servizio sanitario interforze. Ruolo e compiti nel nuovo millennio". È membro del comitato organizzativo e scientifico del congresso nazionale sull'infermiere militare e le professioni sanitarie della Difesa, dal 2006 a oggi. È membro del Tavolo Tecnico presso il Ministero della Salute, per la stesura del nuovo Piano Sanitario Malattie Rare 2020-2022.
Antonio Medica nasce a Firenze nel 1964 da una famiglia di artigiani. Completati gli studi in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche nel 1990, compie il servizio militare come alpino nel Battaglione Alpini "Edolo" (Merano). Viene assegnato allo S.C.F.M. dove il direttore dell'epoca, i Generale Gianfranco Polidori, lo mette a disposizione del Tenente Colonnello Giocondo Santoni, poi diventato Generale e direttore dello Stabilimento dal 2004 al2014. Durante i mesi di servizio militare non solo impara molte cose del settore sanitario ma si innamora del Farmaceutico. Nel 1991, nominato Tenente, viene destinato allo Stabilimento. Nel 1992, gli viene assegnata la Sezione Studi ed Esperienze dove rimarrà fino al 2004, interessandosi di ricerca nei settori della tecnica farmaceutica e della chimica analitica strumentale, collaborando anche con le Università. Promosso Colonnello, nel 2015 diviene direttore dello Stabilimento. Nel corso di questi anni ha visto svilupparsi il Progetto Cannabis e consolidarsi le attività produttive dello Stabilimento, contribuendo all'immagine che questo ha guadagnato anche durante questo particolare periodo emergenziale, dovuto alla pandemia da Covid-19.
Maggiori informazioni:
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