Una fanciulla bella, un inverno troppo freddo, la paura che diffonde il suo contagio. La storia di una donna troppo libera, la storia di una strega.
Venerdi 26 marzo 2021, alle ore 18.30, in diretta dalla
Libreria Libraccio Firenze si terrà la
presentazione online del libro "
Sortilegi" di
Bianca Pitzorno (Bompiani Edizioni) sulla pagina Facebook Libraccio:
www.facebook.com/Libraccio “
Tre nei segnavano la sconosciuta sulla gota destra, come tre stelle oscure su un cielo color del latte...”.
Quando la sua mamma e il suo babbo le hanno detto che avrebbe dovuto cavarsela da sola, Caterina non ha avuto paura: lei non sa leggere né scrivere, ma sa orientarsi nel bosco, accendere un fuoco, mungere la capra. Il babbo, la mamma, le sorelle non sono più tornati, ma Caterina non sa che i monatti se li sono portati via: pensa che non ci sia più nessuno intorno a lei, nella grande vallata di Vallebuja. Però le è rimasta la capretta, e poi c’è il merlo indiano: che parla con la voce di suo padre e non la fa mai sentire sola. Quando Lorenzo, lo scrivano, sceso fino al greto del fiume vede la fanciulla biondissima bagnarsi in quelle acque, rimane folgorato e non riesce a tacere la sua emozione.
Ma ecco che tutti in paese s’indignano: ecco chi è responsabile della carestia, della peste, di tutte le disgrazie che li colpiscono! C’è una strega a Vallebuja, e il solo modo per spezzare il suo sortilegio è catturarla...Bianca Pitzorno (Sassari 1942) ha pubblicato dal 1970 a oggi circa 50 tra saggi e romanzi, per bambini e adulti, che in Italia hanno superato i due milioni di copie vendute e sono stati tradotti in moltissimi Paesi. Ha tradotto Tolkien, Sylvia Plath, David Grossman, Enrique Perez Diaz, Töve Jansson, Soledad Cruz Guerra e Mariela Castro Espìn. Tra i suoi titoli più noti: Extraterrestre alla pari; La bambina col falcone; Vita di Eleonora d’Arborea; Ascolta il mio cuore; La bambinaia francese; Le bambine dell’Avana non hanno paura di niente; Giuni Russo; La vita sessuale dei nostri antenati e Il sogno della macchina da cucire, uscito per Bompiani nel 2018. “‘Chi siete? Chi siete? Chi siete?’ domandò il merlo indiano. ‘Sono Cate’ rispose la bambina, nel dubbio che l’altro capisse. [...] Quanto a lei, con grande dolore aveva capito d’essersi ingannata. Non c’era suo padre, non c’era più nessuno al casale, come non c’era nessuno laggiù nella casa della vecchia Gostanza. Erano andati tutti via. Non c’era più nessuno al mondo. Era rimasta sola. Ma perlomeno era nella sua casa, con i suoi animali. Il cane le premette il naso umido contro il palmo della mano.”
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