Venerdì 16 Aprile alle ore 17.00 si terrà il primo incontro della nuova iniziativa "Parole Alate" della compagnia teatrale Chille de la Balanza, residente nell'ex-manicomio fiorentino di San Salvi. L'evento avrà luogo sulla
pagina Facebook dei Chille (
www.facebook.com/chilledelabalanza) e consisterà in un
webinar intitolato "Art Brut: parole e immagini".Le "Parole Alate" sono quelle degli écrits brut, scritti grezzi analoghi alle opere dell'Art brut, ma meno conosciuti e dibattuti. Art brut,
"arte grezza", è il nome dato da Jean Dubuffet nel 1945 ad opere spontanee di autori culturalmente impreparati, estranei alle scuole e ignari di canoni. Outsider art, arte irregolare sono altri nomi con significato più o meno simile.
Gli écrits bruts - manoscritti raccolti soprattutto negli ospedali psichiatrici -
hanno fino a poco fa trovato difficoltà ad integrarsi nel campo letterario: stanno uscendo ora dal cono d'ombra con pubblicazioni in tutt'Europa.
Si tratta di testi irregolari che possono avere un valore estetico al pari delle immagini, ma sono di più difficile accesso in molti sensi. Le collezioni museali di art brut e altri testi ubicati rappresentano un vasto giacimento virtuale, di cui in Italia non sono state esplorate sistematicamente né l'estensione né le potenzialità.
I Chille de la balanza lavorano da molti anni sull'Art brut e dal 2019 sugli écrits brut. Hanno realizzato un primo
studio teatrale a cura di Matteo Pecorini a partire dal ritrovamento di singolari scritti di RC. Da qui l'esigenza di
chiamare a confronto, in ben 9 appuntamenti da aprile a dicembre, linguisti, antropologi, neuropsichiatri, psichiatri di tutt'Italia e non solo. Una pratica molto frequente tra gli artisti brut e outsider consiste nell'inserimento di parole, numeri, lettere in un disegno o dipinto, o perfino ricamo, con risultati di grande valenza estetica. Non si tratta di illustrazioni, ma di una
fusione tra parola e immagine, dove la parte scritta è visivamente protagonista, anche quando accompagna la figura con funzione narrativa o elencale. In alcuni autori il grafema può presentarsi del tutto scollato dal senso, almeno di quello che a noi fruitori è dato percepire, acquistando quindi un valore puramente visuale. Si tratta di veri e propri "iconotesti".
In questo caso, ai relatori/trici esperti di Art Brut, che proporranno alcuni esempi, case studies, si affiancano studiosi di semiotica e di neuroestetica. L'incontro,
moderato da Claudio Ascoli regista dei Chille, si apre con la
visione di un trailer video del già citato studio teatrale, intitolato "Il giorno che è sprovvisto il maggior penetro".Tante e prestigiose le presenze previste. Innanzi tutto Alfio Cantini, neurologo clinico ed ex primario ospedaliero a Prato, coordinatore dell'intero progetto. Poi
Eva Di Stefano, già docente di Storia dell'arte contemporanea all'Università di Palermo, fondatrice e direttrice di "Osservatorio Outsider Art", unica rivista italiana dedicata all'arte fuori dagli schemi. E ancora
Lucienne Peiry, storica dell'arte e specialista internazionale di Art Brut, già direttrice della Collection de l'Art Brut di Losanna: tra i suoi numerosi libri l'imprescindibile L'Art Brut e il recente Écrits d'Art Brut. Graphomanes extravagants (Seuil, Parigi 2020).
Saranno presenti infine Daniela Rosi - curatrice di mostre e studiosa di Outsider Art, dirige il LAO (Laboratorio artisti outsider) e insegna "Progettazione per la pittura" all'Accademia di Belle Arti di Verona,
Lorenzo Madaro - curatore d'arte contemporanea e docente di Storia dell'arte contemporanea all'Accademia di Belle Arti di Catania,
Tiziana Migliore - professore associato di Semiotica all'Università degli Studi di Urbino, e infine
Enrico Grassi, neurologo, coordinatore nazionale del gruppo di ricerca di Neuroestetica della SNO.
Un incontro da non perdere, per il quale i Chille aprono sul loro sito un
forum per fare domande a cui risponderanno i tanti esperti impegnati nel progetto. Per maggiori informazioni:
www.chille.it -
info@chille.itC.B.