Per le coppie che quest'anno festeggiano le Nozze D'Oro, l'invito cartaceo ricevuto rimane valido ma la possibilità di ingresso al museo di Palazzo Vecchio è prorogata fino al 30 giugno 2021. Sarà necessario però prenotare online la visita selezionando l'opzione "
gratuito" sul sito della biglietteria ufficiale dei
musei civici fiorentini
http://bigliettimusei.comune.fi.it presentandosi poi all'ingresso del museo invito alla mano.
Si ricorda che il sabato e i festivi sarà necessario prenotare con almeno un giorno di anticipo.
Palazzo Vecchio è il monumento simbolo della città e, da oltre sette secoli, sede del suo governo. Palazzo Vecchio reca testimonianze straordinarie di tutte le fasi salienti della storia e dell’arte di Firenze. Dai resti del teatro di età romana conservati nel sottosuolo, si passa ai sontuosi ambienti dei quartieri monumentali decorati da celebri artisti del XV e XVI secolo, per giungere infine agli spettacolari affacci panoramici del camminamento di ronda e della torre. Tra i capolavori presenti nell’edificio, la Giuditta di Donatello, le pitture di Bronzino nella Cappella di Eleonora e il Genio della Vittoria di Michelangelo.
Piano terreno - TRACCE DI FIRENZE (ingresso libero) Palazzo Vecchio, monumento simbolo della città, propone in questa sezione un breve racconto per immagini della storia di Firenze, attraverso una selezione di importanti opere d’arte delle collezioni comunali che ne documentano l’identità e lo sviluppo urbanistico dal primo Rinascimento all’epoca contemporanea.
Sottosuolo - PERCORSO ARCHEOLOGICO SCAVI DEL TEATRO ROMANO DI FIRENZE Palazzo Vecchio poggia le fondamenta sui resti del grandioso teatro della città romana Florentia, costruito nel I sec. a.C. e ampliato tra il I e il II sec. d.C.. La visita consente di ripercorrere, con l’ausilio di apparati multimediali, le porzioni dell’antico teatro e delle successive stratificazioni di strade ed edifici medievali che gli scavi hanno riportato alla luce.
Piano primo Il Salone dei Cinquecento che si apre a questo piano è l’ambiente più emblematico del palazzo. Costruito alla fine del Quattrocento per ospitare il Maggior Consiglio a fronte dell’ampliamento dell’assemblea legislativa fiorentina, divenuto con Cosimo I de’ Medici uno dei più sontuosi luoghi di rappresentanza del tardo Rinascimento, ancora oggi è la sede privilegiata delle cerimonie della città. Allo stesso piano lo Studiolo di Francesco I era, al contrario, uno scrigno di meraviglie molto riservato, accessibile solo al granduca e ai suoi più intimi ospiti. Sul lato opposto, il Quartiere di Leone X è in parte escluso dalla visita, perché destinato, dal 1871, a ospitare gli uffici del Sindaco di Firenze.
Piano secondo Qui si trova la maggior parte degli antichi appartamenti monumentali del palazzo. Il Quartiere degli Elementi è nel corpo di fabbrica costruito nella seconda metà del Cinquecento, per accogliere gli ospiti e le funzioni di governo del Granducato. Sul lato opposto si sviluppa il primo nucleo dell’edificio, eretto all’inizio del Trecento come sede del governo fiorentino, formato dai Priori delle Arti e dal Gonfaloniere di Giustizia. Questi avevano qui i loro alloggi privati e ambienti di uso comune, poi in parte trasformati nell’appartamento della duchessa Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo I de’ Medici.
Mezzanino Situato lungo la scala che collega le Sale dei Priori al piano terreno, è il quartiere che conserva maggiormente l’aspetto e l’atmosfera del palazzo medievale. Dal 1934 una raccolta di pregevoli opere d’arte di epoca medievale e rinascimentale, donata al Comune di Firenze dal collezionista americano Charles Loeser, rievoca in queste stanze l’arredo tipico delle antiche abitazioni signorili della città.
Torre e Camminamento di Ronda Il Camminamento di Ronda merlato che corre lungo il perimetro del nucleo più antico dell’edificio e l’elegante Torre che si eleva in aggetto sul fronte, fino a 95 m di altezza, servivano a proteggere dagli attacchi esterni gli esponenti del governo fiorentino che qui risiedevano, ma anche simboleggiavano la loro supremazia sulla nobiltà cittadina. Il percorso consente di accedere a queste antiche strutture di avvistamento, per godere di spettacolari vedute della città e dei suoi dintorni.
Per maggiori informazioni:
https://cultura.comune.fi.it