È la piazza di Santa Croce a Firenze il luogo-simbolo che ospiterà lunedì 7 giugno 2021 alle ore 21.00 "A riveder le stelle", il grande racconto dell'Italia di Dante, presentato da Aldo Cazzullo con la partecipazione straordinaria di Piero Pelù. Una tappa di avvio che il
Comune di Firenze e l'Opera di Santa Croce hanno scelto di sostenere nell'ambito delle iniziative per l'anno dantesco, partendo da una stretta collaborazione istituzionale che guarda alla
tutela e alla valorizzazione di un luogo unico della memoria che vive nel presente attraverso l'utilizzo di forme artistiche e linguaggi contemporanei.Dante è il poeta che ha inventato l'Italia. Non ci ha dato soltanto una lingua: ci ha dato soprattutto un'idea di noi stessi e del nostro Paese.
"A riveder le stelle", tratto da "A riveder le stelle, Dante il poeta che inventò l'Italia" di A. Cazzullo (Mondadori 2020), grande successo editoriale da 250.000 copie vendute,
vuole essere un racconto teatrale sul più grande poeta della storia dell'umanità, Dante, e sulla sua opera più famosa. Un racconto, quello di Aldo Cazzullo, che avrà proprio come la Divina Commedia due guide: un narratore - interpretato dallo stesso Cazzullo - accompagnato dalle letture "ROCK" della Divina Commedia di Piero Pelù.
«In questi mesi è stato sviluppato uno strettissimo legame tra Amministrazione e Opera di Santa Croce in nome di una unione di intenti volta alla valorizzazione del complesso monumentale all'interno della cornice cittadina -
dichiara l'assessore alla cultura del Comune di Firenze Tommaso Sacchi - e questo spettacolo si inserisce proprio in questo percorso comune che mira alla maggiore visibilità, conoscenza e fruibilità del bene. Siamo certi che l'evento che debutta proprio a Santa Croce saprà far rivivere Dante e le sue opere grazie al racconto di Aldo Cazzullo e alla musicalità di Piero Pelù. Da Firenze il tour proseguirà svelando un pezzo dell'opera e della vita del nostro concittadino più illustre in tutta Italia e aggiungendo un nuovo tassello alle celebrazioni per il 700esimo anno dalla morte». In Santa Croce tutto parla di Dante: la statua del poeta sul sagrato, il memoriale dentro la basilica, le innumerevoli opere d'arte che ci riportano alla Firenze del tempo dell'Alighieri.
«Dante è un maestro di vita per l'uomo contemporaneo e Santa Croce è un luogo speciale in cui la memoria viene conservata con cura per parlare al presente -
sottolinea la presidente dell'Opera di Santa Croce, Irene Sanesi –
ci riconosciamo nel progetto di Aldo Cazzullo proprio perché salda l'arte, la poesia e la storia con la contemporaneità, per incontrare, nel nome di Dante, le donne e gli uomini del Terzo Millennio. Questa iniziativa vuol essere anche un segnale positivo per Firenze, è una testimonianza del patto di prossimità che vede impegnata Santa Croce con l'intera città in un comune progetto per la ripartenza».Aldo Cazzullo ha ricostruito parola per parola il viaggio di Dante nell'Inferno e ne ha scelto - in questo che è anche un percorso tra le innumerevoli bellezze d'Italia -
gli incontri più noti, con frequenti incursioni nella storia e nell'attualità. Dante è, infatti, severo con i compatrioti: denuncia i politici corrotti, i Papi simoniaci, i banchieri ladri, gli usurai e tutti coloro che antepongono l'interesse privato a quello pubblico. Ma, nello stesso tempo, esalta la nostra umanità e la nostra capacità di resistere e rinascere dopo le sventure, le guerre, le epidemie.
Aldo Cazzullo entra a La Stampa come praticante nel 1988.[1] Nel 1998 si trasferisce a Roma. Nel 2003, dopo quindici anni a La Stampa, passa al Corriere della Sera dove è inviato speciale ed editorialista. Ha raccontato i principali avvenimenti italiani e internazionali degli ultimi 25 anni, in particolare le elezioni di Chirac, Erdogan, Bush, Abu Mazen, Netanyahu, Sarkozy, Obama, Cameron, Hollande, Trump, Macron, Sanchez, Johnson, oltre ai referendum sull'Europa, da quello francese su Maastricht (1992) alla Brexit. Ha seguito cinque edizioni dei Giochi Olimpici (Atene 2004, Torino 2006, Pechino 2008, Londra 2012, Rio 2016) e cinque Mondiali di calcio, compresa la vittoria degli Azzurri in Germania nel 2006. Ha intervistato Bill Gates, Steven Spielberg, Keith Richards, Jacques Le Goff, Don De Lillo, Mario Vargas Llosa, Daniel Day Lewis, Gérad Depardieu, Nigel Farage, Marine Le Pen e Rafael Nadal oltre ai protagonisti della vita pubblica italiana. Ha dedicato oltre venti libri alla storia e all'identità italiana, sia in chiave critica - come Outlet Italia (2007), L'Italia de noantri (2009) - sia in difesa della storia e delle potenzialità del nostro Paese. Viva l'Italia! (2010), Basta piangere! (2013), Possa il mio sangue servire (2015), Metti via quel cellulare (2017), scritto con i figli, hanno tutti superato le centomila copie; La guerra dei nostri nonni le duecentomila. Dal 10 gennaio 2017 è titolare della rubrica delle lettere del Corriere della Sera, succedendo a Sergio Romano[3]. Il 19 settembre 2018 esce Giuro che non avrò più fame. L'Italia dell Ricostruzione, edito da Mondadori. Nel 2020 pubblica "A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l'Italia", un grande successo editoriale destinato a diventare uno spettacolo teatrale portato in scena con il cantante Piero Pelù a partire da giugno 2021.
Piero Pelù è compositore, autore, produttore, perfomer rock e attore, co-fondatore dei mitici Litfiba, ha pubblicato 20 album in studio e 7 album live vendendo oltre 7 milioni di copie. Ha collaborato in studio e on stage con artisti come Teresa De Sio, Gianna Nannini, Pavarotti, Mina, Ligabue, Jovanotti, Anggun, la PFM, Bennato, gli Afterhours, Andrea Appino (Zen Circus), Greta Thunberg ed Erri de Luca. Ha studiato Scienze politiche, musica, teatro, mimo e cinema. Ha pubblicato due autobiografie Perfetto Difettoso (Mondadori 2000) e Identikit di un ribelle (Rizzoli 2014) e il romanzo " Spacca L'infinito" ( Giunti, 2021).
Per maggiori informazioni:
www.santacroceopera.it C.B.