Due mamme che si raccontano. Raccontano la forza, il coraggio, la condivisione del dolore, la voglia di tornare a riprendersi per mano la vita. Camilla e Giovanna sono due madri di Cerreto Guidi, in provincia di Firenze e di Vo’, in provincia di Padova, che hanno perso un figlio e si sono incontrate attraverso le pagine di un diario, in una condivisione diventata narrazione del coraggio e di sopravvivenza al dolore e, senza negarlo, andando oltre e ritrovando la vita. Scrivendosi, si sono “trovate”, hanno condiviso un dolore senza fine e sono testimonianze di coraggio. Il diario è diventato nel 2020 il libro “
Il filo sottile del coraggio” curato dalla giornalista
Gaia Simonetti, una degli autori di “
Sto a casa e vi racconto una storia”, iniziativa promossa dal
Centro Creatività Cultura di Firenze con le testimonianze in un incontro da remoto,
giovedì 27 maggio 2021 alle
ore 18.30. Introdotto e presentato da Emanuela Bavazzano e Gaia Simonetti.
Camilla e Giovanna, le due mamme, porteranno la loro esperienza e il loro coraggio.
Da Cerreto Guidi, in provincia di Firenze dove abita Giovanna a Montemerlo, in provincia di Padova, paese di Camilla, poco distante da Vo', i chilometri e le distanze si annullano con la scrittura. Il loro diario epistolare, che cresce con il supporto di mail e di whatsapp, prende vita in una domenica speciale, il 10 maggio 2020, nel giorno della festa della mamma. E’ inaspettato e inatteso.
“
L’idea della raccolta di lettere parte dalla telefonata di un’amica che mi ha parlato della storia di Camilla - spiega Gaia Simonetti -
che ha molte analogie con quella di Giovanna, che conosco per aver diviso una parte di dolore. Il cuore e il coraggio sono alleati fedeli. Insieme sono il punto di partenza. E di ripartenza”.
Si raccontano della torta di mele appena sfornata, della poesia imparata a memoria dal nipotino, dei preparativi per il matrimonio della figlia che si sono fermati a causa dell’emergenza socio-sanitaria dettata dal Covid-19, delle videochiamate con i familiari e del telefonino che fa i capricci. Parlano lo stesso linguaggio e scrivono di quanta strada hanno percorso “imbracciando “il coraggio. Hanno ancora occhi capaci di accarezzare il futuro, nonostante il passato continui a trascinare il bagaglio pesante di dolore che, senza remore e senza preavviso, apre la porta per riaffacciarsi nella loro esistenza. Arrivano a “conoscersi” attraverso le lettere e a promettersi un dono come l’abbraccio. Un abbraccio che riusciranno a darsi nel silenzio della campagna con il cuore che fa rumore e si fa sentire.
L’incontro si terrà su Google Meet:
https://meet.google.com/agn-iemm-xuq