Da venerdì 11 giugno a domenica 11 luglio 2021, la danzatrice e coreografa francese di origini malgasce
Soa Ratsifandrihana sarà in
residenza artistica per il nuovo progetto "
Groove", sul suo rapporto con la danza e la musica, al
PARC - Performing Arts Research Centre di Firenze (Piazzale delle Cascine, 4).
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Sin dall’infanzia il mio immaginario si è costruito intorno alla musica. Ho sempre amato quei momenti in famiglia in cui ci divertivamo a interpretare le nostre canzoni preferite. Lo facevamo con piccoli gesti sofisticati, amplificati dall’attenzione che ricevevano. I nostri corpi in fiore riempivano con disinvoltura i silenzi e anticipavano audacemente gli accenti della musica. In altre parole, cercavamo di entrare nel “groove”.Io ho continuato a coltivare questa danza da sola, nei momenti in cui mi mettevo a fantasticare. Oggi consacrare del tempo a questa pratica diventa naturale. Da qui è nata l’urgenza di scrivere una danza con i movimenti che amo.Con questo solo voglio condividere il mio rapporto con la danza e la musica partendo da un concetto per me essenziale, anche se non del tutto definito, quello del groove. Cos’è il groove?Forse una cultura della trasmissione informale, una scienza senza manuali né formule, che utilizziamo ma non sappiamo spiegare. È qualcosa che ha a che fare con i sensi e con l’intuizione. Ed è per questo che non è mai diventato un “sapere”. Per me, comunque, il “groove” ha una sua parte di sapere.Il groove è prima di tutto una questione di ritmo. È la capacità di articolare un ritmo in modo da ottenere un equilibrio piacevole all’ascolto e alla vista. È un fenomeno di abbellimento. In effetti, “groove” è un termine specifico del jazz, apparso alla fine degli anni ’30 e significa letteralmente nel solco o nel taglio del disco.In che modo un lavoro coreografico potrebbe metterlo in scena? Il groove può essere scritto?"
Soa Ratsifandrihana
Danzatrice e coreografa,
Soa Ratsifandrihana si forma al Conservatoire National Supérieur de Musique et de Danse de Paris. In seguito lavora con diverse compagnie e con importanti coreografi quali James Thierrée (in Tabac Rouge), Salia Sanou (in Du désir d’horizons) e Anne Teresa de Keersmaeker / Rosas, con cui danza in Rosas Danst Rosas, Rain, e in due dei movimenti di Fase, Drumming e Violin Phase, in cui riprende il solo danzato in origine dalla stessa de Keersmaeker. Parallelamente continua a portare avanti i suoi progetti, collaborando con Darrifourcq e Ronan Courty in Tendimite. Nel 2017 viene invitata dal Festival “Le Printemps des Poètes” di Grenoble a presentare un suo breve solo. Attualmente lavora a Bruxelles alla sua creazione G r oo v e.
Per maggiori informazioni:
https://parcfirenze.net