Un mese alla scoperta di terrazze nascoste e inesplorate, bellezze della natura, strade della città, aneddoti storici e itinerari fotografici mozzafiato.
Tra gli appuntamenti di luglio con EnjoyFirenze, il calendario di visite guidate di Cooperativa Archeologia in compagnia di guide e archeologi esperti, si aggiungono due progetti realizzati in collaborazione con il Comune di Firenze e inseriti nel programma dell ’Estate Fiorentina 2021: le passeggiate fotografiche fuori dal centro de “L’altra Firenze” e le visite di “Firenze dall’alto”, la rassegna di altri punti di vista sul tema delle città, raccontati da inedite e privilegiate vedute dei tetti e delle terrazze di Firenze, di cui Cooperativa Archeologia è partner. Tutti gli eventi sono su prenotazione obbligatoria.
“
Siamo molto orgogliosi di partecipare a questo progetto che ci ha stimolato particolarmente perché va nella stessa direzione in cui noi lavoriamo da sempre, ovvero quella di indagare e scoprire la città partendo da punti di vista inediti. — dichiara
Marcella Vannozzi, archeologa e responsabile eventi culturali Cooperativa Archeologia e EnjoyFirenze —
La nostra idea di progettazione culturale nasce dalla voglia di sviscerare Firenze e il territorio della Toscana cercando sempre nuovi modi di raccontarne i valori e la storia. Come archeologi sondiamo e ricostruiamo i contesti antichi con un approccio stratigrafico, che comincia dagli strati più recenti per arrivare a ciò che è più antico: con la stessa impostazione realizziamo le nostre visite, in una sorta di narrazione stratigrafica degli infiniti racconti di cui la città e il territorio sono depositari”.
Ad aprire il ciclo di incontri giovedì 8 luglio, alle 19.00, l’evento gratuito della rassegna “Firenze dall’alto” sulla terrazza del Palazzo della Borsa. Il Palazzo della Camera di Commercio di Firenze sorge nel pieno centro di Firenze, in un’area ricca di storia, dove in epoca medioevale si trovava l’antico Tiratoio della Trave, gestito dall’Arte della Lana, e dove nel 1770 il Granduca Pietro Leopoldo II istituì la prima Camera in Italia, come superamento delle vecchie corporazioni e “stanza di compensazione” delle controversie commerciali. L’edificio nella sua forma originale fu distrutto da un incendio a metà del 1800. Il Palazzo che vediamo oggi fu realizzato negli anni Sessanta dell’Ottocento allo scopo di ospitare la Borsa di Commercio, o Borsa Valori, e la sede della Banca Nazionale Toscana, simboli di uno Stato moderno. Il progetto è di Michelangelo Majorfi che, con l’architetto De Fabris, disegnò anche il porticato neoclassico affacciato sull’Arno (l’attuale Lungarno Diaz), icona del nuovo centro economico-amministrativo del Granducato. Fu l’architetto Enzo Cerpi a realizzare il nuovo imponente progetto della sala della Borsa Valori, autentico biglietto da visita dell’intera struttura. Completamente liberata dalle successive sovrapposizioni, la sala ha oggi recuperato il suo aspetto originale con preziosi materiali come travertino e marmo bianco. La sommità del Palazzo è arricchita da due meravigliose terrazze, con vista a 360 gradi su tutto il centro storico di Firenze e sulle colline circostanti: un inedito punto di vista sul cuore della città. L’evento è organizzato in collaborazione con WorkinFlorence (
www.workinflorence.it ).
A seguire, giovedì 15 luglio, alle ore 20.30, l’appuntamento è con l’itinerario “All’ombra della Cupola”. Dopo oltre 600 anni dall’inizio della costruzione della cupola del Duomo questa rimane un emblema di Firenze nel mondo: era il 1420 quando Brunelleschi iniziò la sua impresa per la Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Vi è mai capitato di camminare per le strade di Firenze, che si snodano all’ombra di quella che per molti secoli è stata la più grande cupola del mondo, e di domandarvi cos’è quella targa, quel simbolo e perché si trovi proprio in quel punto preciso? Oppure, siete proprio sicuri di conoscere perfettamente ogni angolo di questa splendida città? Immaginate di percorrerla con la voglia di ritrovare la memoria del passato per riviverne le storie: un percorso nel centro storico cittadino alla scoperta delle storie più semplici e curiose di un tempo, spesso sconosciute agli stessi fiorentini. E con la complicità della sera il passato potrà trasformarsi in presente.
Per il terzo appuntamento della rassegna, martedì 20 luglio, alle ore 18.30, l’itinerario porterà alla scoperta di panorami mozzafiato sulla collina di Bellosguardo, nell’ambito del progetto “L’altra Firenze”: percorsi concepiti come passeggiate fotografiche, durante le quali esercitare creatività e scattare foto accompagnati da un fotografo esperto che insegnerà ai partecipanti ad “educare lo sguardo” e da una guida turistica che stimolerà l’immaginazione raccontando aneddoti e segreti storico-culturali di ciò che i nostri occhi stanno guardando. È proprio da questo colle che venne raffigurata Firenze nella celebre pianta della “Catena”, conservata in Palazzo Vecchio, in una veduta a volo d’uccello della città della seconda metà del Quattrocento. Bellosguardo è uno dei luoghi più affascinanti di Firenze, dove il paesaggio agreste abbraccia la storia: ulivi, cipressi e querce si frappongono fra le ville e i poderi che hanno ospitato personaggi illustri di ogni tempo, dai membri delle nobili famiglie fiorentine a Galileo Galilei, Giuseppe Garibaldi e Ugo Foscolo, ai molti intellettuali angloamericani, come Henry James, Robert Browing e la moglie Elizabeth Barret Browing. Ci soffermeremo davanti alla Chiesa di San Bartolomeo a Monte Oliveto, vero e proprio scrigno di tesori, nella cui sagrestia era collocata in origine l’Annunciazione di Leonardo da Vinci ora agli Uffizi, dopo esserci inoltrati nel parco di Villa Strozzi al Boschetto, che alla metà dell’Ottocento fu ristrutturato e riprogettato da Giuseppe Poggi, l’architetto di Firenze capitale.
Giovedì 22 luglio, alle 19.00, un nuovo evento di “Firenze dall’alto” alla scoperta del tratto all’estrema punta ovest del Parco delle Cascine, alla confluenza dell’Arno con il Mugnone, dalla terrazza della Palazzina Indiano Arte. Qui si tenne la cerimonia funebre di cremazione del principe indiano Rajaram Chuttraputti di Kolhapur, morto improvvisamente durante un soggiorno a Firenze nel 1870. Su richiesta del governo di Bombay venne eretto nel 1873 un monumento commemorativo del Rajia di Kolhapur: un’elegante edicola in ferro con al centro una statua del principe, opera dello scultore Fuller. Fu negli stessi anni che venne costruita la Palazzina, destinata inizialmente ad ospitare le guardie per il controllo di questo tratto appartato della cinta daziaria e poi le guardie campestri per la sorveglianza al monumento e al parco. Dopo molti anni di abbandono, questa è rinata a giugno del 2018, dopo un importante intervento di restauro, come PIA Palazzina Indiano Arte. È ora un luogo di sosta e di contemplazione, uno spazio creativo pronto ad accogliere ogni persona che voglia farne parte, per intessere nuovi e inaspettati legami fra danzatori, cittadini, ricercatori, studenti, amatori e pubblico. Uno spazio dove scoprire la storia di questo tratto del parco delle Cascine e un nuovo rapporto con uno spazio suggestivo recuperato alla fruizione della comunità. Sulla terrazza sarà possibile gustare un aperitivo al tavolo. L’evento è organizzato in collaborazione con Ristoro dell’Indiano-Palazzina Indiano Arte.
Giovedì 29 luglio, alle 19.00, per “Firenze dall’alto”, l’appuntamento è con una passeggiata alla scoperta della collina di Arcetri, e del territorio circostante passando per una serie di notevoli testimonianze storico artistiche. L’origine del nome del luogo è “Arcis veteris”; in ricordo di un’antica fortificazione. La zona è piena di ricordi che richiamano alla mente personaggi come Galileo, scrutatore dell’universo, e Michelangelo, che si adoperò ad innalzare le mura per difendere Firenze dall’assedio posto nel 1529 dalle truppe imperiali. La passeggiata inizia dal Piazzale del Poggio Imperiale, la villa che fu residenza di re e imperatori. Si potranno ammirare splendide ville, circondate da cipressi, stupendi panorami verso la vallata, l’Osservatorio di Arcetri, antiche torri e case coloniche sparse sulle collinette, in un continuo contatto con la natura. Gli occhi potranno contemplare nel silenzio la bellezza di un paesaggio senza pari.
Gli eventi sono organizzati nel rispetto delle normative in materia di Covid-19.
Gli appuntamenti sono su prenotazione obbligatoria allo 055-5520407 o a
turismo@archeologia.it