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mercoledì 25 dicembre 2024

Oltrarno Libri Autori: "Tre gocce d'acqua", incontro con Valentina D’Urbano

12-07-2021
Lunedì 12 luglio 2021, alle ore 18.30, è in programma l'incontro con Valentina D’Urbano, autrice del libro "Tre gocce d'acqua" (Mondadori). Verrà intervistata dalla giornalista de La Nazione Olga Mugnaini, per il nuovo appuntamento di "OLA - Oltrarno Libri Autori", la rassegna della Libreria Libraccio e La Chute in Piazza del Carmine per l'Estate Fiorentina.

Celeste e Nadir non sono fratelli, non sono nemmeno parenti, non hanno una goccia di sangue in comune, eppure sono i due punti estremi di un’equazione che li lega indissolubilmente. A tenerli uniti è Pietro, fratello dell’una da parte di padre e dell’altro da parte i madre. Pietro, più grande di loro di quasi dieci anni, si divide tra le due famiglie ed entrambi i fratellini stravedono per lui.

Celeste è con lui quando cade per la prima volta e, con un innocuo saltello dallo scivolo, si frattura un piede. Pochi mesi dopo è la volta di due dita, e poi di un polso. A otto anni scopre così di avere una rara malattia genetica che rende le sue ossa fragili come vetro: un piccolo urto, uno spigolo, persino un abbraccio troppo stretto sono sufficienti a spezzarla. Ma a sconvolgere la sua infanzia sta per arrivare una seconda calamità: l’incontro con Nadir, il fratello di suo fratello, che finora per lei è stato solo un nome, uno sconosciuto. Nadir è brutto, ruvido, indomabile, ha durezze che sembrano fatte apposta per ferirla. Tra i due bambini si scatena una gelosia feroce, una gara selvaggia per conquistare l’amore del fratello, che preso com’è dai suoi studi e dalla politica riserva loro un affetto distratto. Celeste capisce subito che Nadir è una minaccia, ma non può immaginare che quell’ostilità, crescendo, si trasformerà in una strana forma di attrazione e dipendenza reciproca, un legame vischioso e inconfessabile che dominerà le loro vite per i venticinque anni successivi. E quando Pietro, il loro primo amore, l’asse attorno a cui le loro vite continuano a ruotare, parte per per uno dei suoi viaggi in Siria e scompare, la precaria architettura del loro rapporto rischia di crollare una volta per tutte.

Al suo settimo romanzo, Valentina D’Urbano si conferma un talento purissimo e plastico, capace di calare i suoi personaggi in un’attualità complessa e contraddittoria, di indagare la fragilità e la resilienza dei corpi e l’invincibilità di certi legami, talmente speciali e clandestini da sfuggire a ogni definizione. Come quello tra Celeste e Nadir, che per la lingua italiana non sono niente, eppure in questa storia sono tutto.

Valentina D’Urbano è nata nel 1985 a Roma, dove vive e lavora. Ha esordito nel 2012 con Il rumore dei tuoi passi, seguito da Acquanera (2013), Quella vita che ci manca (2014), Alfredo (2015), Non aspettare la notte (2016) e Isola di Neve (2018), tutti pubblicati da Longanesi. I suoi romanzi sono stati tradotti in diversi paesi e hanno vinto numerosi premi letterari tra i quali il premio Rapallo Carige, il premio Stresa e il Prix Cezam in Francia.

Per ulteriori informazioni: www.libraccio.it