Città di Firenze
Home > Webzine > Oltrarno Libri Autori: "L'importanza della memoria", con Filippo Boni e Filippo Focardi
mercoledì 25 dicembre 2024

Oltrarno Libri Autori: "L'importanza della memoria", con Filippo Boni e Filippo Focardi

16-07-2021
Venerdì 16 luglio 2021, alle ore 18.30, è in programma l'incontro "L'importanza della memoria", con Filippo Boni (autore del libro "Muoio per te, Caviglia, 4 luglio 1944: un massacro nazista dimenticato" (Longanesi) e Filippo Focardi ( autore del libro "Nel cantiere della memoria, Fascismo, Resistenza, Shoah, foibe" (Edizioni Viella). Modera Marco Vichi (scrittore e creatore del Commissario Bordelli), per il nuovo appuntamento di "OLA - Oltrarno Libri Autori", la rassegna della Libreria Libraccio e La Chute in Piazza del Carmine per l'Estate Fiorentina. L'evento è in collaborazione con il Festival delle Scoperte.

Filippo Boni - Muoio per te – Cavriglia 4 luglio 1944 Longanesi
Una pagina oscura della storia italiana mai raccontata prima. Un atroce massacro perpetrato dalle truppe naziste in Italia. Tra il 4 e l’11 luglio 1944 a Cavriglia, un piccolo comune toscano, 192 civili maschi tra i 14 e i 95 anni furono massacrati dalle mitraglie naziste, senza alcuna spiegazione e senza alcuna giustizia. Le storie di quei 192 uomini ingiustamente dimenticati dalla Storia rivivono ora in "Muoio per te". Primavera 1996. Giuseppe Boni, 72 anni, macellaio in pensione, sta morendo, vinto da un cancro. Riempie con una certa premura le pagine di un diario che ricompongono una tragedia macchiata di rosso. Una tragedia di cui lui fu testimone e che solo pochissimi conoscono fuori dal borgo in cui vive. Una tragedia che si è consumata durante una tragedia ancora più grande e che, per questo, è stata dimenticata. La sua memoria va all’estate del 1944, quando compaesani, amici e parenti – il suo stesso padre – vennero rastrellati nelle proprie case, mitragliati e bruciati dai reparti tedeschi della Divisione Hermann Göring. Senza nessuna spiegazione. Senza nessuna giustizia. Giuseppe quel giorno si salvò, scappando nel bosco e nascondendosi vicino all’accampamento di alcuni partigiani. Suo padre, invece, convinto che il figlio fosse morto si consegnò ai tedeschi. Lo trovarono ricoperto di sangue, con la catena di un orologio a cipolla in tasca che Giuseppe ha custodito per tutta la vita. Perché il ricordo di tutto quel dolore non svanisca per sempre, Giuseppe il macellaio si fa narratore, e trasmette al nipote, l’autore di questo libro, l'accorata testimonianza di un atroce massacro di cui nessuno si era mai occupato.

Filippo Boni (1980) si è laureato in Scienze Politiche all’Università di Firenze con una tesi sui massacri nazisti in Toscana. Studioso del Novecento e degli anni di piombo e giornalista, ha pubblicato svariati saggi sulla Resistenza e sull’età contemporanea. Per Longanesi ha pubblicato nel 2018 Gli eroi di via Fani e nel 2019 L’ultimo sopravvissuto di Cefalonia.


Filippo Focardi - Nel cantiere della memoria Fascismo, Resistenza, Shoah, Foibe
Da decenni ormai, con la fine della guerra fredda e i mutamenti dello scenario internazionale, i processi di ridefinizione delle memorie pubbliche nazionali hanno innescato in tutta Europa delle vere e proprie “guerre di memoria”. In Italia, in particolare, i conflitti tra memorie contrapposte si affiancano a reiterati tentativi di ridefinizione dell’identità nazionale all’insegna della costruzione di presunte memorie condivise, alimentati da un intenso uso politico del passato. Si assiste così all’istituzione di nuove date del calendario civile, come la Giornata della Memoria per le vittime della Shoah e il Giorno del Ricordo per quelle delle foibe; al confronto fra revisionismo e anti-revisionismo su fascismo e Resistenza; a un dibattito sui crimini di guerra italiani nelle colonie e nei territori occupati durante il secondo conflitto mondiale; e all’impegno in prima persona dei presidenti della Repubblica (Ciampi, Napolitano, Mattarella) nel costruire una memoria pubblica nazionale lungo l’asse Risorgimento, Grande guerra, Resistenza, Unione Europea.
Ma, come mostra questo volume, dietro gli attuali processi di rielaborazione del passato vi è – come sempre – una più ampia posta in palio, che tocca le prospettive future della democrazia in Italia e in Europa.

Filippo Focardi insegna Storia contemporanea presso l’Università di Padova. Tra i suoi libri ricordiamo La guerra della memoria (Laterza, 2005); Il cattivo tedesco e il bravo italiano (Laterza, 2013). Per Viella ha curato Memoria e rimozione (con G. Contini e M. Petricioli, 2010); L’Europa e le sue memorie (con B. Groppo, 2013); Le ombre del passato (con F. Berti e J. Sondel-Cedarmas, 2018); Italia e Germania dopo la caduta del muro (con M. Fioravanzo e L. Klinkhammer, 2019).

Per ulteriori informazioni: www.libraccio.it