Nonostante le difficoltà che attanagliano il mondo dello spettacolo dal vivo, il Firenze Jazz Festival torna anche quest'anno e lo fa con una proposta musicale in grado di coinvolgere oltre 100 artisti. La rassegna - organizzata da Centro Spettacolo Network Soc. Coop. inserita nel cartellone dell'Estate Fiorentina e diretta da Francesco Astore con il coordinamento artistico di Enrico Romero, in partenariato con Music Pool e Musicus Concentus – dall'8 al 12 settembre 2021 proporrà oltre 30 eventi in 10 location diverse grazie al contributo del Ministero della Cultura, dell'Estate Fiorentina del Comune di Firenze e di Fondazione CR Firenze. Sono inoltre sponsor del Festival: Gucci, Ruffino, Prinz, Heineken, Perrier e bibite San Pellegrino.
Inserito nella top 10 dei festival jazz italiani per le riviste del settore, Il FJF, attraverso un processo volto a incentivare sempre più realtà a divenire promotrici di eventi artistici, coinvolge ville storiche, sale da concerto e chiostri rinascimentali, agriturismi, circoli e locali, rivolgendosi sia ad un pubblico colto che ad un pubblico più generalista.
Tra i big di quest'anno spiccano i sassofonisti statunitensi James Brandon Lewis (di scena con due nuove produzioni originali) ed il veterano e vincitore del Grammy Award David Murray, entrambi considerati dalla critica internazionale vere e proprie punte di diamante della scena musicale afroamericana; ed ancora, sempre dall’America, due veri fuoriclasse della batteria come Hamid Drake e Jim Black. Tra i molti italiani, in un cartellone che affianca grandi nomi affermati e giovani emergenti, troviamo due dei migliori pianisti europei ed eccellenze assolute del jazz italiano, Franco D’Andrea e Rita Marcotulli, nuovi talenti dal futuro sicuro, come Ferdinando Romano (classificato come “Miglior Nuovo Talento Italiano” dal referendum Top Jazz 2020), che si presenta con i suoi Totem insieme ad un ospite veramente speciale: Ralph Alessi, uno dei migliori trombettisti del jazz USA.
E poi ancora gruppi storici, come i Nexus che hanno da poco festeggiato i loro primi 40 anni insieme, e gruppi rivelazione, come i Dark Dry Tears ed i Tell No Lies, entrambi protagonisti di due degli album più belli del jazz italiano dello scorso anno.
Punto di riferimento per reperire tutte le informazioni più aggiornate sul Festival saranno il sito www.firenzejazzfestival.it e i canali social Facebook e Instagram. Per accedere agli spettacoli del FJF, come previsto dalle nuove norme anti-covid, sarà necessario esibire il green pass.
I concerti dei big già in prevendita
Giovedì 9 settembre
NEXUS 6T (Italia)
Sala Vanni – Piazza del Carmine 14, Firenze ore 19,30
Nexus nasce nel 1981 da un’idea di Daniele Cavallanti, e nel giro di poco tempo diventa un gruppo diretto a quattro mani dallo stesso Cavallanti e da Tiziano Tononi. L’attività del gruppo conta ormai quattro decadi, nelle quali Nexus si è esibito su alcuni tra i più importanti palcoscenici in Italia e in Europa, e negli Stati Uniti, ha prodotto undici dischi, e realizzato collaborazioni internazionali di assoluto prestigio, ricordiamo quelle con Glenn Ferris, Enrico Rava, Mark Dresser, Herb Robertson e Roswell Rudd. In quarant’anni di avventure in musica, molti sono stati i cambiamenti di organico e i musicisti che si sono avvicendati nel gruppo, ma questo non ha mai impedito che Nexus avesse, e continui ad avere a tutt’oggi, un suo suono unico, peculiare e sempre molto riconoscibile, riconducibile da un lato ad una stagione particolarmente fertile della storia recente del Jazz, dall’altro ad una originalità dell’approccio, sempre e comunque disincantato, e aperto ad accogliere i molti cambiamenti intervenuti in questi molti anni.
giovedì 9 settembre
DANILO GALLO “DARK DRY TEARS” (Italia /USA)
Villa Strozzi (anfiteatro) – Via Pisana 77, Firenze ore 21,30
Danilo Gallo, bassista ecclettico, trasversale, creativo, rischiatutto, sempre pronto e curioso verso nuove avventure, forma questo quartetto, a cavallo tra jaz e rock underground, che vede il fuoriclasse batterista Jim Black, uno dei più grandi artefici del "downtown newyorkese", Francesco Bearzatti, amico di mille peripezie col Tinissima 4et, Francesco Bigoni (Danimarca), co-avventuriero del collettivo El Gallo Rojo, entrambi al sax tenore e clarinetto - quindi una frontline praticamente "doppiata" nelle voci .
Con questo gruppo Danilo Gallo dà suono alla sua anima più recondita, malinco-punk-retrorock-grunge-melodica, usando il linguaggio universale del jazz.
Venerdì 10 settembre
JAMES BRANDON LEWIS,THOMAS SAYER ELLIS & ALEXIS MARCELO: “The Dead Lectures: dedicated to Jean Michel Basqiat” (USA) Sala Vanni – Piazza del Carmine 14, Firenze ore 19,30
James Brandon Lewis è ormai considerato una delle punte di diamante del nuovo jazz statunitense, quello più vitale e coraggioso, erede dei suono dei maestri John Coltrane, Archie Shepp, Albert Ayler, Sonny Rollins ed Ornette Coleman. Esordisce discograficamente nel 2014 ed è titolare di una decina di album. Al Firenze Jazz Festival si presenta con due diversi progetti. Nel primo, “The Dead Lecturers” è al fianco dell’amico Thomas Sayers Ellis, dotatissimo poeta, intellettuale, scrittore e fotografo con il quale condivide già da qualche anno la formazione degli Heroes Are Gang Leaders, vero e proprio collettivo che fonde insieme poesia militante, jazz, spoken poetry e hip hop. Il loro concerto alla sala Vanni conterrà anche una dedica all’arte ed alla bellezza umana di Jean-Michel Basquiat.
Venerdì 10 settembre
“BRAVE NEW WORLD TRIO”:
DAVID MURRAY, BRAD JONES, HAMID Drake (USA)
Villa Strozzi (anfiteatro) – Via Pisana 77, Firenze ore 21,30
David Murray è nato nel 1955 a Oakland, in California.
Nel 1975 si trasferisce a New York ed entra presto in contatto con Cecil Taylor e poi con Dewey Redman, Sunny Murray, Anthony Braxton, Don Cherry, Lester Bowie. Nel 1976 fonda il leggendario World Saxophone Quartet con Oliver Lake, Hamiet Bluiett e Julius Hemphill ed inizia un’attività discografica che poi proseguirà a buon ritmo anche negli anni seguenti (sono oltre 100 solo i dischi a suo nome). Dalla fine anni 70 in poi sono moltissimi i suoi progetti da leader, spesso con produzioni molto impegnative e ricercate, e nel frattempo collabora anche con Max Roach, Randy Weston, Mc Coy Tyner, Elvin Jones, Jack DeJohnette, ma anche con Jerry Garcia e i Grateful Dead, Macy Gray, Gregory Porter, Kip Hanrahan e moltissimi altri.
Avendo come riferimento stilistico principale Albert Ayler, Murray è partito dal free per approdare a un jazz più ‘ecumenico’ che ingloba il mainstream più moderno, la world music, la fusion, tenendo saldi i legami con l’Africa ed il Sudamerica. Tra i numerosi riconoscimenti che gli sono stati attribuiti ci sono un Grammy Award per il suo tributo a John Coltrane (1989) ed il danese Jazzpar (1991).
A Firenze si presenta alla testa dei “Brave New World”, un trio che è una vera e propria “All Stars”: con lui il contrabbasso di Brad Jones (già con Ornette Coleman, Marc Ribot, Elvin Jones, ma anche con Sean Lennon, David Byrne, Elvis Costello) e Hamid Drake, da anni uno dei migliori batteristi al mondo, un musicista che mette il cuore in ogni suo colpo di bacchetta e che riesce a fare la differenza in tutti i progetti musicali in cui è coinvolto. Ha suonato in oltre 400 dischi, al fianco, tra gli altri, di Don Cherry, Herbie Hancock, Archie Shepp, Peter Brötzmann, Pharoah Sanders, Bill Laswell, William Parker, Ken Vandermark, David S.Ware.
Venerdì 10 settembre
FRANCO D’ANDREA NEW THINGS TRIO (Italia)
Villa Bardini – Costa San Giorgio 2-4, Firenze ore 21,30
Insieme a Enrico Rava, Paolo Fresu e Stefano Bollani, di gran lunga il più famoso e prestigioso nome del nostro jazz, in Italia ed all’estero.
Con ben 18 premi Top Jazz vinti nella sua carriera Franco D’Andrea è ormai considerato uno dei migliori pianisti contemporanei e rappresenta l’eccellenza che il jazz italiano ha saputo partorire negli ultimi 50 anni.
Un’unicità la sua, testimoniata da più di duecento brani composti, autorevoli riconoscimenti accademici, centinaia di collaborazioni con musicisti di tutto il mondo, masterclass tenute in diverse scuole e accademie.
Franco D’Andrea ha tracciato con i suoi dischi, i suoi concerti e la sua attività didattica un percorso tutto personale nel jazz, portando avanti una ricerca profonda nell’ambito della musica afroamericana.
Nato a Merano nel 1941 (quest’anno festeggia gli 80 anni), D’Andrea incomincia a suonare il piano a 17 anni, avendo suonato in precedenza tromba e sax soprano. La sua attività professionale ha inizio nel 1963, con Nunzio Rotondo alla Rai di Roma. Nel 1964 incide il suo primo disco con Gato Barbieri, col quale collabora per anni e con cui inciderà anche la colonna sonora di “Ultimo Tango a Parigi” di Bernardo Bertolucci. Successivamente entra nel gruppo jazz rock progressive “Perigeo” con cui incide 7 album e con cui passa anni in Tour in tutta Europa, ma anche in USA ed in Canada.
Attualmente dirige vari gruppi variabili e flessibili, dai due agli 11 elementi, ed ha iniziato anche a collaborare con l’elettronica di DJ Rocca.
Al Firenze Jazz Festival si esibirà nello splendido scenario di Villa Bardini alla testa del suo nuovo trio, NEW THINGS, insieme alla tromba di Mirko Cisilino ed alle chitarre di Enrico Terragnoli.
Sabato 11 settembre
FERDINANDO ROMANO TOTEM + RALPH ALESSI (Italia / Usa)
Villa Bardini – Costa San Giorgio 2-4, Firenze ore 19,00
Ferdinando Romano, contrabbassista e compositore, si è classificato al primo posto nel Top Jazz 2020 di Musica Jazz come “Miglior Nuovo Talento Italiano” e il suo disco Totem si è posizionato ai primi posti nella categoria “Miglior Disco Italiano” dello stesso anno.
La formazione dell’album vede insieme alcuni dei più interessanti musicisti e improvvisatori della nuova generazione e la partecipazione straordinaria di un fuoriclasse del jazz USA, il grande trombettista Ralph Alessi, musicista di punta della ECM.
Il disco ha ricevuto ampi consensi internazionali, recensito in tutto il mondo da importanti riviste e magazine online come Musica Jazz, All About Jazz (USA), Jazz Views (UK), Marlbank (UK), UK Vibe (UK), Jazztrail (USA), Jazzport (CZ), SKJazz (SK), Jazzflits (NL), Jazzlocal32 (New Zealand), JazzIT (IT), Alias, Blogfoolk, Musiczoom e molti altri.
E’ stato inoltre inserito da Il Giornale della Musica nella selezione di Enrico Bettinelllo delle migliori uscite discografiche del mese ed è stato presentato anche in molte trasmissioni radiofoniche in tutta Europa e negli Stati Uniti.
Sabato 11 settembre
TELL NO LIES QUINTET (Italia)
Sala Vanni – Piazza del Carmine 14, Firenze, ore 19,30
La musica di Tell No Lies si snoda tra incendiari frangenti improvvisativi e suggestivi incastri melodici, proposti in modo coraggioso e autentico da un quintetto i cui musicisti, attraverso l'attività in gruppi, collettivi e associazioni, contribuiscono ad alimentare la scena jazzistica e sperimentale a partire dagli anni '90. Giunti a riconoscimenti significativi nei rispettivi progetti, con concerti in Europa, Russia, Sud Africa, Cina e Stati Uniti, i lavori che li vedono coinvolti sono pubblicati dalle principali edizioni di settore. Il loro recente “Anasyrma”, secondo album in studio preceduto da un rovente bootleg dal vivo, esce per la berlinese Aut Records nel quinto anno di attività della formazione e suscita da subito numerosi apprezzamenti, che trovano conferma presso importanti testate (il Manifesto, il Giornale della Musica, Internazionale, Alias, Musica Jazz, Blow Up), venendo segnalato tra i migliori dischi del 2020 e confermando la cifra stilistica di un gruppo affiatato e coeso che "riesce a coniugare cantabilità, immediatezza, energia e libertà espressiva" (Battiti – RaiRadio3).
Sabato 11 settembre
TRI(o)KALA con Rita Marcotulli, Alfredo Golino e Ares Tavolazzi
Villa Bardini – Costa San Giorgio 2-4, Firenze ore 21:30
Il TRI(o)KALA è il progetto originale che riunisce la pianista e compositrice Rita Marcotulli, il noto Ares Tavolazzi al contrabbasso e Alfredo Golino, star mondiale della batteria, che oltre ad una brillante carriera nel mondo del jazz è uno dei batteristi preferito delle star italiane della musica Pop, come Eros Ramazzotti, Laura Pausini.
Quando la musica si mischia all'amicizia, quando le note si intrecciano con i sentimenti, ecco che nasce il TRI(o)KALA. Dopo molti anni di palcoscenici condivisi, insieme a formazioni che li hanno visti accompagnare grandi artisti, Rita Marcotulli al pianoforte, Alfredo Golino alla batteria e Ares Tavolazzi al contrabbasso hanno deciso di unirsi per divertirsi e regalarci forti emozioni.
Il TRI(o)KALA è un discorso sul Pop che si trasforma magicamente in Jazz; il Trio interpreta grandi brani pop rivisitati in chiave unica, con sonorità nuove che solo tre artisti di questo calibro riescono a dare.
Sabato 11 settembre
MACK (Italia / Etiopia)
Villa Strozzi (anfiteatro) – Via Pisana 77, Firenze ore 21,30
Mack è un cuore pulsante di hip hop, funk, jazz, neo-soul ed elettronica ideale per gli appassionati delle sonorità di quella tradizione black che da J Dilla arriva fino ai classici della Brainfeeder di Flying Lotus.
Mack è una creatura mutevole e ibrida tra mondo black ed elettronica contaminata.
Il nuovo singolo "Ice Dreamer" accoglie elementi funk-nu metal di chiara eredità 90s dove l'incendiario flow del rapper Avex si avventura in una tempesta perfetta di batterie furiose e synth acidi. "
Il progetto è nato da un'idea di due grandi talenti del jazz italiano contemporaneo, il batterista forlivese Marco Frattini (C’mon Tigre, Lucifour M) e il pianista mantovano Federico Squassabia (Friedrich, Indy Dibongue). I due che hanno collaborato e suonato per tantissimi maestri del genere, in questo progetto elettronico sono affiancati dal produttore Mattia "Matta" Dallara degli Amycanbe e attualmente di base come producer e sound engineer al Deposito Zero Studios.
Il primo omonimo EP è uscito nel 2019 per la Irma Records 6 tracce trascinanti per 5 ospiti differenti: oltre ad AVEX, Devon Miles e Rachel Doe alle voci, Federico Pierantoni al trombone ed Enrico Terragnoli alla chitarra.
Le performance live di MACK sono state tante e su molti palchi differenti. Meritano una menzione: September Calling a Roma 2020 (Montreux Jazz Artists Foundation), Vancouver Jazz Festival 2019 (Canada), Fano Jazz Festival 2018, BAUM Festival 2018, Trentino Jazz 2019, Museo della Musica di Bologna 2020, Live Rock Festival 2020 in Toscana.