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martedì 23 aprile 2024

"Balagàn Cafè", ultimo appuntamento estivo al giardino della Sinagoga di Firenze

02-09-2021
Giovedì 2 settembre 2021 si concluderà la nona edizione del "Balagàn Cafè", la rassegna estiva caratterizzata da incontri, musica e sapori, organizzata dalla Comunità e dal Museo ebraico di Firenze con il sostegno di Rete Toscana ebraica e della Regione Toscana e il contributo di Fondazione CR Firenze e realizzata in collaborazione con il Comune di Firenze nell’ambito del calendario dell’Estate Fiorentina.

La kermesse culturale estiva (ingresso libero da via Farini, 6 a partire dalle ore 19, per accedere è necessario avere un green pass valido) terminerà con la formula ormai consolidata: visite guidate (per piccoli gruppi) della Sinagoga e del Museo ebraico, tenute da operatori dedicati dalle ore 18 alle 20 (per partecipare al costo di 10 euro a persona è necessario prenotare al numero 055290383).

La serata avrà inizio con l’aperitivo musicale: dalle ore 19,30 il “Muzika Shelanu”, una vetrina delle produzioni di giovani musicisti della Comunità Ebraica, che vedrà il gradito ritorno della “Tingo Band”. L’apericena sarà a cura di Ruth's (i posti sono limitati ed è obbligatoria la prenotazione su https://www.jewishflorence.it/mostre-ed-eventi/ offerta di partecipazione a partire da 10 euro). Nel menù verranno serviti i falafel, note polpettine fritte di ceci nate nelle cucine di strada del Medio Oriente e poi approdate in Israele attraverso i suoi abitanti arabi; i fefta di pesce, polpettine tradizionali turche e del Maghreb giunte fino in Israele, servite con la salsa tahina. A seguire ci sarà l’hummus, il famosissimo purè di ceci nato nel Medio Oriente arabo è diventato uno dei simboli della cucina israeliana. Per finire la caponata, in una versione rivisitata ed arricchita del piatto siciliano, nato nelle cucine ebraiche di diversi secoli fa. La melanzana in effetti fu diffusa prima in Sicilia e poi in Italia dagli arabi e dagli ebrei.

Come sempre il tutto sarà accompagnato da bevande e aperitivi dalle mille tradizioni ebraiche a cura del Balagan Bistrot Cafè.

La serata vedrà poi Jean Michael Carasso presentare alle 20.30 il cooking show dello chef Simone Bocca, detto “il Pè”. Si parlerà di cacciucco alla livornese e delle sue origini ebraiche. Sarà un racconto che si trasforma in cena, ed a parlarne come aspetto della storia culturale ebraica sarà Ariela Cassuto, presidente di Bene Berith Toscana. Livorno, patria del cacciucco, come Pisa, furono le uniche due città toscane di età moderna che non conobbero mai il ghetto e si aprirono così ai tantissimi ebrei europei e a quelli provenienti dal mondo ottomano. Ciò fece sì che la Toscana medicea divenisse un porto sicuro, e terreno fertile per lo sviluppo della società multietnica voluta dai Granduchi che dava frutti di crescita economica, sociale e culturale, ivi compresa quella culinaria.

Il concerto delle 21,30 vedrà l’esibizione di Giovanni Seneca Trio con Vento del sud. Giovanni Seneca chitarrista e compositore diplomatosi al conservatorio Gioacchino Rossini di Pesaro si è esibito nelle maggiori città e teatri italiani come anche a Parigi, Berlino, New York, Washington, Chicago, Philadelphia, Tel Aviv, Sarajevo, Belgrado, Smirne, Durazzo, Hammamet, Alexandria, il Cairo, Istanbul, Zagabria, Atene e Wellington. Insieme a Giovanni Seneca (voce, chitarra classica e battente, composizioni e arrangiamenti) si esibiranno Anissa Gouizi (voce e percussioni) e Frida Neri (voce e percussioni). I tre porteranno nel Giardino della Sinagoga di Firenze musiche e canti ispirati alle diverse culture del mediterraneo e al dialogo tra i popoli. Nello spettacolo, s’intrecciano composizioni originali a canti tradizionali che abbracciano l'insieme delle tradizioni mediterranee in varie lingue e dialetti: arabo, ladino, greco, serbo-croato, napoletano, pugliese, abruzzese e marchigiano. In un continuo vagare e mescolarsi di suggestioni musicali idealmente ispirate al mare e al mediterraneo, si incontrano suoni e colori diversi. Protagoniste sono le voci e le corde del mediterraneo. Di particolare interesse l’utilizzo della chitarra battente, tipica della tradizione del sud Italia fin dal XIV secolo. Il suono di questo antico strumento è inconfondibile ed è diametralmente opposto a quello delle normali chitarre ed è più simile ad un clavicembalo o un saz.

Per informazioni: firenzebraica@operalaboratori.com - 055290383 - www.firenzebraica.it