Continua senza soste l’
Estate a San Salvi dei
Chille de la balanza, mentre si avvicina il
Festival Storie differenti, che sarà inaugurato
sabato 4 settembre 2021 da
Antonio Rezza con il suo imperdibile “
IO”. Intanto, ritornano nel delizioso teatrino all’aperto dell’ex-città manicomio
giovedì 2 settembre 2021 Franco Acquaviva che presenta con il suo Teatro delle Selve “My sweet George” e
venerdì 3 settembre 2021 Francesco Chiantese di Accademia minima con “L’inquisitore”.
Acquaviva, spesso presente con successo a casa Chille – ricordiamo i suoi emozionanti omaggi a Marco Cavallo e Giuliano Scabia, e recentemente al poeta Dino Campana – è in scena con Mario Raffaele Conti e Elia Perboni: un trio teatrale davvero eccentrico. Se Acquaviva è attore e regista di solida formazione ed esperienza (allievo di Eugenio Barba), Conti e Perboni sono principalmente giornalisti e scrittori, autori fra l’altro del libro “Yogananda mi ha cambiato la vita”, Ananda Edizioni, a cui è ispirato il testo dello spettacolo: nell’occasione sono prestati con piacere al Teatro… essendosi innamorati di questo singolare progetto.
Così Acquaviva presenta My sweet George.
“
Un uomo si sveglia in un luogo che non riconosce, non ha più ricordi, non sa chi è. Ad assisterlo due personaggi che a poco a poco, con l’ausilio di racconti e di immagini, lo aiutano a ricostruire la sua vita. Immagini e racconti che ci riportano in quella fase della storia occidentale in cui sembrò di essere sulla soglia di un grande risveglio spirituale diffuso: il movimento hippie, la Summer of Love di San Francisco, e soprattutto la musica e la scoperta delle tradizioni spirituali dell’India. Ci fu un momento nella storia del rock in cui questa musica così terragna e sensuale sembrò ricercare l’incontro con una dimensione spirituale a essa radicalmente opposta. Questo afflato prendeva corpo a partire dalla presenza concreta di alcuni Guru indiani che avevano scelto la terra americana per diffondere gli insegnamenti dei Veda. Per esempio Parahmansa Yogananda e Bhaktivedanta Prabhupada. Questo cortocircuito stimolò e accese non poche grandi personalità del rock mondiale; due esempi su tutti: Elvis Presley (già, chi se lo sarebbe mai aspettato?), ma soprattutto George Harrison. Anche di My Sweet Lord, audace e riuscitissimo tentativo di far convivere gli stilemi della pop song con l’afflato verso il divino, e del suo autore racconta questo spettacolo, nel cinquantenario della pubblicazione della canzone-mantra di Harrison”.
Testo, drammaturgia e regia sono di Franco Acquaviva, mentre Mario Raffaele Conti firma il video-editing e la regia audio-luci è di Stefano Acquaviva.
Venerdì 3 settembre è in scena “L’inquisitore. Sulla solitudine del potere come possibilità”, uno studio di Francesco Chiantese, prodotto da Accademia Minima.
Così Chiantese presenta questa sua ultima creazione: “
Un uomo solo è in scena; in piedi, davanti ad altri uomini. In sé tutte le possibilità; esso è il potere. E’ solo come un uomo che fa domande ad un Dio che traccia segni nella sabbia, invece di rispondere. Accanto a lui gli strumenti per amplificare sé stesso; le proprie giustificazioni, i propri alibi, per costruire l’immaginario del mondo dove scegliere liberamente in forma di costrizione”.
Nell’occasione, Chiantese legge un suo testo originale che non sarà mai completato; si rinnoverà ad ogni recita stratificandosi. Inglobando riscritture, reazioni, elementi che provengono dal quotidiano; il riferimento centrale, tanto che lo spettacolo può esserne considerato una riscrittura, è alla “Leggenda del grande inquisitore” contenuta de “I Fratelli Karamazov“ di Fëdor Dostoevskij.
Gli spettacoli iniziano alle ore 21, i posti sono limitati, la prenotazione è obbligatoria e naturalmente per partecipare occorre il green pass o un tampone rapido fatto entro le 48 ore.
L’ingresso intero costa 10€, il ridotto 8€.
Informazioni e prenotazioni tel. whatsapp 335 6270739, mail
info@chille.it