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mercoledì 25 dicembre 2024

Estate a San Salvi: Acquaviva con "My sweet George" e "L'inquisitore" di Chiantese

02-09-2021
Continua senza soste l’Estate a San Salvi dei Chille de la balanza, mentre si avvicina il Festival Storie differenti, che sarà inaugurato sabato 4 settembre 2021 da Antonio Rezza con il suo imperdibile “IO”. Intanto, ritornano nel delizioso teatrino all’aperto dell’ex-città manicomio giovedì 2 settembre 2021 Franco Acquaviva che presenta con il suo Teatro delle Selve “My sweet George” e venerdì 3 settembre 2021 Francesco Chiantese di Accademia minima con “L’inquisitore”.

Acquaviva, spesso presente con successo a casa Chille – ricordiamo i suoi emozionanti omaggi a Marco Cavallo e Giuliano Scabia, e recentemente al poeta Dino Campana – è in scena con Mario Raffaele Conti e Elia Perboni: un trio teatrale davvero eccentrico. Se Acquaviva è attore e regista di solida formazione ed esperienza (allievo di Eugenio Barba), Conti e Perboni sono principalmente giornalisti e scrittori, autori fra l’altro del libro “Yogananda mi ha cambiato la vita”, Ananda Edizioni, a cui è ispirato il testo dello spettacolo: nell’occasione sono prestati con piacere al Teatro… essendosi innamorati di questo singolare progetto.

Così Acquaviva presenta My sweet George.
Un uomo si sveglia in un luogo che non riconosce, non ha più ricordi, non sa chi è. Ad assisterlo due personaggi che a poco a poco, con l’ausilio di racconti e di immagini, lo aiutano a ricostruire la sua vita. Immagini e racconti che ci riportano in quella fase della storia occidentale in cui sembrò di essere sulla soglia di un grande risveglio spirituale diffuso: il movimento hippie, la Summer of Love di San Francisco, e soprattutto la musica e la scoperta delle tradizioni spirituali dell’India. Ci fu un momento nella storia del rock in cui questa musica così terragna e sensuale sembrò ricercare l’incontro con una dimensione spirituale a essa radicalmente opposta. Questo afflato prendeva corpo a partire dalla presenza concreta di alcuni Guru indiani che avevano scelto la terra americana per diffondere gli insegnamenti dei Veda. Per esempio Parahmansa Yogananda e Bhaktivedanta Prabhupada. Questo cortocircuito stimolò e accese non poche grandi personalità del rock mondiale; due esempi su tutti: Elvis Presley (già, chi se lo sarebbe mai aspettato?), ma soprattutto George Harrison. Anche di My Sweet Lord, audace e riuscitissimo tentativo di far convivere gli stilemi della pop song con l’afflato verso il divino, e del suo autore racconta questo spettacolo, nel cinquantenario della pubblicazione della canzone-mantra di Harrison”.
Testo, drammaturgia e regia sono di Franco Acquaviva, mentre Mario Raffaele Conti firma il video-editing e la regia audio-luci è di Stefano Acquaviva.

Venerdì 3 settembre è in scena “L’inquisitore. Sulla solitudine del potere come possibilità”, uno studio di Francesco Chiantese, prodotto da Accademia Minima.
Così Chiantese presenta questa sua ultima creazione: “Un uomo solo è in scena; in piedi, davanti ad altri uomini. In sé tutte le possibilità; esso è il potere. E’ solo come un uomo che fa domande ad un Dio che traccia segni nella sabbia, invece di rispondere. Accanto a lui gli strumenti per amplificare sé stesso; le proprie giustificazioni, i propri alibi, per costruire l’immaginario del mondo dove scegliere liberamente in forma di costrizione”.

Nell’occasione, Chiantese legge un suo testo originale che non sarà mai completato; si rinnoverà ad ogni recita stratificandosi. Inglobando riscritture, reazioni, elementi che provengono dal quotidiano; il riferimento centrale, tanto che lo spettacolo può esserne considerato una riscrittura, è alla “Leggenda del grande inquisitore” contenuta de “I Fratelli Karamazov“ di Fëdor Dostoevskij.

Gli spettacoli iniziano alle ore 21, i posti sono limitati, la prenotazione è obbligatoria e naturalmente per partecipare occorre il green pass o un tampone rapido fatto entro le 48 ore.
L’ingresso intero costa 10€, il ridotto 8€.

Informazioni e prenotazioni tel. whatsapp 335 6270739, mail info@chille.it