Città di Firenze
Home > Webzine > FloReMus: PassiSparsi, Lilium Cantores, Gian Luca Lastraioli e gran finale con L’Homme Armé
mercoledì 25 dicembre 2024

FloReMus: PassiSparsi, Lilium Cantores, Gian Luca Lastraioli e gran finale con L’Homme Armé

10-09-2021

La quinta edizione del festival internazionale «FloReMus. Rinascimento Musicale a Firenze» prosegue fino a domenica 12 settembre 2021 in vari luoghi della città. Il programma, incentrato sull’importante ricorrenza dei 500 anni dalla morte di Josquin Desprez, si articola come gli altri anni in Concerti serali, Concerts à boire, Conversazioni e un Laboratorio.

Venerdì 10 settembre 2021 alle 19.30 al MAD -Murate Art District (Piazza delle Murate; biglietti: € 5; info e prenotazioni https://hommearme.it) il PassiSparsi Ensemble (Martha Rook, soprano; Cora Mariani, mezzosoprano; Neri Landi, tenore; Lorenzo Tosi, basso) presenta Cantar per scherzo. Musiche di Orlando di Lasso dal Libro de villanelle, moresche et altre canzoni in lingua italiana. “Cantar per scherzo” mostra il lato più scanzonato e autoironico della retorica rinascimentale, dove temi aulici come l’amor cortese si deformano in bocca ad una realtà sociale fatta di “maschere” marcatamente popolaresche, assumendo spesso tonalità grottesche ed esilaranti.

Sabato 11 settembre 2021 alle 19.30 nella Chiesa di Santa Maria a Peretola (Piazza G. Garibaldi 12, Firenze; ingresso libero) l’Ensemble Lilium Cantores diretto da Umberto Cerini in Levita Laurentius. I libri della scuola di musica di San Lorenzo. Scuola romana e autori fiorentini nei volumi redatti tra Sei e Settecento per la Scuola e per la Cappella “di casa”. Musiche di Pierluigi da Palestrina e Marco da Gagliano.

Domenica 12 settembre 2021 alle 18, presso l’Auditorium Folco Portinari della Fondazione CR (Via Folco Portinari, 5, Firenze) Il paesaggio musicale di Dante, conversazione con Gian Luca Lastraioli. Sono numerosi gli indizi e le citazioni rintracciabili nelle opere di Dante che ci permettono di ricostruire quello che possiamo definire il paesaggio musicale entro il quale il Poeta stesso visse e operò e del quale fu sicuramente profondo conoscitore e, talvolta, diretto protagonista. Gian Luca Lastraioli ci conduce attraverso una ricognizione “organizzata”4 di questi indizi, proponendo una ricostruzione del mondo musicale dal quale Dante fu circondato e/o del quale Dante stesso fu, in più di un'occasione, epicentro.

La quinta edizione del festival internazionale «FloReMus. Rinascimento Musicale a Firenze» si conclude domenica 12 settembre 2021 all’Auditorium di Sant’Apollonia (Via San Gallo 25, Firenze, Firenze; ingresso 18 euro, ridotto 15; necessario Green Pass; prenotazioni su https://hommearme.it) con L’Homme Armé in Ave…Virgo serena. Architetture musicali nella produzione sacra di Josquin Desprez. L’ensemble, diretto da Fabio Lombardo, è formato da Elena Bertuzzi, Mya Fracassini e Matteo Pigato: cantus; Massimo Altieri e Andrés Montilla: altus; Paolo Borgonovo e Riccardo Pisani: tenor; Guglielmo Buonsanti e Gabriele Lombardi: bassus.

La relazione tra musica e architettura vanta una lunga tradizione e può essere declinata da vari punti di vista, primo fra tutti quello matematico che esprime le proporzioni tra gli elementi acustici fondamentali della musica e tra quelli geometrici della progettazione architettonica. Entrambe si occupano della concezione e dell’esecuzione, e un aspetto sul quale spesso si insiste nei trattati del Quattrocento è proprio quello dell’idea, della concezione, della visione che sovrintende alla progettazione dell’insieme e alla creazione dei significati, anche arricchiti anche da possibili valenze simboliche. L’architettura e la musica creano un “ambiente”, caratterizzato principalmente dal tempo-spazio nella prima e dal tempo-suono nella seconda. Da molti decenni gli studi musicologici si sono concentrati sulla ricerca e interpretazione di possibili proporzioni numeriche nelle composizioni di alcuni autori franco-fiamminghi almeno dalla seconda metà del Quattrocento in poi, ma nella musica di Josquin Desprez questi aspetti sembrano caratterizzare una porzione decisamente predominante della sua produzione: la concezione si manifesta proprio per l’uso di procedimenti strutturali che hanno una valenza simbolica. Nella sua musica possiamo riconoscere con particolare chiarezza le “campate” musicali, che sono contraddistinte da punti di appoggio ben precisi, da simmetrie e ripetizioni. E in questo senso la presenza a volte pervasiva di procedimenti canonici e imitativi contribuisce alla coesione e all’equilibrio delle parti, consolidando quella funzione retorica cui questo “ambiente” sonoro doveva mirare.

Il programma di questa sera copre quasi tutto l’arco della vita compositiva di Josquin. Una parte delle sue composizioni sono costruite su cantus firmus, cioè su una melodia pre-esistente, che viene distribuita nel corso dell’intera composizione in una forma ritmicamente dilatata: è il caso dei brani dalla Missa “l’homme armé super voces musicales” o dello Stabat mater. Altri brani sono costruiti con procedimenti canonici molto pervasivi, in cui almeno due delle sei voci sono costantemente in canone: Preter rerum seriem, Pater noster/Ave Maria. In tutti i brani i procedimenti imitativi sono usati in modo pressoché costante, a partire dall’Ave Maria, virgo serena, una composizione ascrivibile alla sua prima produzione. Un caso a sé è quello dei brani dalla Missa “la sol fa re mi”, una sorta di continua variazione contrappuntistica su quelle cinque note, un vero tour de force dove viene fuori anche l’aspetto un po’ ossessivo dell’autore. La misura e la proporzione tra questi procedimenti, riconosciuti o meno da chi ascolta, è alla base delle perfette costruzioni di Josquin. Per più ragioni è stato inserito anche un brano di un altro autore contemporaneo: per suggerire un elemento stilisticamente differente, e in particolare quello di un “concorrente”, Heinrich Isaac; perché il tenor su cui è costruito il Credo è basato sulla melodia della chanson Comme femme desconfortée la stessa che Josquin usa nello Stabat mater, in stretta analogia con il lamento della Madonna.

Il Festival Internazionale FloReMus. Rinascimento Musicale a Firenze è il primo festival interamente dedicato alla musica del Quattro-Cinquecento, collocato nella città che ha maggiormente influito sulla cultura rinascimentale nelle sue varie sfaccettature, artistico-visive, letterarie, musicali, filosofiche, scientifiche e politiche. Il Rinascimento rappresenta un periodo di grandi movimenti politici, sociali, artistici e scientifici, un periodo che, per certi versi, potrebbe avere delle analogie con altri periodi storici, compreso quello attuale; ma lo stesso si può dire per il panorama della musica del Rinascimento, che presenta varie analogie con quello attuale.

Tutte le iniziative si svolgeranno nel rispetto dei protocolli anti-covid. Necessari mascherina e Green Pass (ai sensi dell’art. 13 comma 4 del DPCM 17 giugno 2021, il personale del Festival potrà richiedere l'esibizione di un documento di identità); in tutti gli spazi verrà garantito il distanziamento sociale.
A fronte della riduzione della capienza delle sale e per consentire una migliore organizzazione, è raccomandata la prenotazione sul sito https://hommearme.it